Dino Radja riapre lo scontro con Rick Pitino: E’ un bugiardo!

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Dichiarazioni pesantissime quelle di Dino Radja nei confronti di Rick Pitino.

In un’intervista col sito greco Sport24 la leggenda croata non ha usato mezzi termini nei confronto del Coach newyorchese.

«L’unica ragione per cui ho lasciato i Boston Celtics è stata Rick Pitino. E’ un bugiardo. Ti dice una cosa e poi accade il contrario. Non gli ho mai più parlato e non ho intenzione farlo».

Il campione croato arrivò nel 1993 dopo mille peripezie contrattuali tra il 1989 ed il 1992.

Dopo due anni giocati in quello che è stato probabilmente il più grande contenitore di talento del basket europeo dello scorso millennio, ovvero la Jugoplastika campione d’Europa dal 1989 al 1991 (l’ultimo anno senza Dino), si recò fisicamente a Boston per forzare il suo club a lasciarlo giocare in NBA. A seguito delle pressioni slave, si accordò per tornare l’anno seguente (1990) e coronare il suo sogno da Celtic.

Con piacere ricordo gli anni del reclutamento dei Celtics avendo avuto il privilegio e l’onore di portare in giro per l’Italia in quel periodo, Fordy Anderson, scout che studiò il giocatore ripetutamente insieme al sottoscritto (ed a qualche bicchiere di whisky…) dal salotto di casa mia sulle frequenze di Capodistria. Regista di quella mia fantastica settimana da autista Coach Dan Peterson, che volle perfino che portassi il suo amico Fordy a Pesaro, andata e ritorno in serata, solo per conoscere Valerio Bianchini. Dettaglio non insignificante? Pesaro quella sera non giocava contro la Jugoplastika. Immaginate lo stupore di Mr Anderson, arrivati in Via dei Partigiani, dopo aver appreso che 400km sulla mia Uno 60 non sarebbero stati utili a seguire dal vivo le gesta di Radja…

Tornando alle vicende contrattuali, di fronte all’offerta stratosferica del Messaggero Roma, dove si parlava di un salario da oltre 1,8 mln di € (3,6 miliardi di lire allora) per alcuni addirittura superiore a quanto prendessero gente come Maradona e Baggio, il suo grande amore per la franchigia del Massachusetts si raffreddò, per concretizzarsi solo due anni dopo.

Già nel 2005 il centro nativo di Spalato aveva parlato del 1997 e di un colloquio con Pitino che non ebbe gli effetti desiderati.

«Mi disse che sarei stato il fulcro dei suoi Celtics e che in ogni gioco il pallone sarebbe passato dalle mi mani. Cinque giorni dopo mi scambiarono ai 76ers. O Pitino mentiva, oppure qualcosa di fondamentale era accaduto».

Quella trade non fu mai finalizzata per presunti problemi alla cartilagine di un ginocchio. Dopo lunghe trattative i Celtics accettarono di pagare al giocatore un buyout per i restanti tre anni di contratto garantiti ed il giocatore tornò in Europa la Pana.

Il suo rapporto coi greens si concluse dopo uno scontro con, indovina un po’…, un giovane Dimitrios Giannakopoulos, attuale proprietario, allora figlio del presidente. Il focoso Dimitrios si confrontò duramente con Radja dopo avere insultato pesantemente coach Slobodan Subotic. Il centro croato non sapeva, allora, che la persona con cui stava litigando fosse il figlio del presidente…

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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