2014: Il Maccabi di Blatt, la squadra del destino

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Sei anni fa, nell’ormai lontano 2014, le ultime Final Four giocate su territorio italiano.

Al Forum avrebbe potuto esserci la squadra di Luca Banchi se quella maledetta gara 1 fosse andata diversamente, con qualche libero a segno in più e un antisportivo in meno.

Ma nel destino del Maccabi Tel Aviv c’era Milano, ed è apparso subito evidente.

DUE SEMIFINALI ESTREMAMENTE DIVERSE

Le due semifinali non hanno nulla in comune l’una con l’altra. Va in scena il Clasico, l’attesa è incalcolabile (anche se ricordo giornalisti spagnoli essere più in ansia per Barcellona-Atletico Madrid che il giorno dopo avrebbe assegnato il titolo di campioni di Liga) ma delude ampiamente le aspettative.

Pochissimi tifosi catalani sugli spalti (sicuramente il calcio ha vinto il confronto), il Barcellona tiene botta nel primo tempo con un solido Ante Tomic (saranno 16+8 per lui) ma delude la prestazione di Navarro (solo 3 punti) non al meglio delle condizioni.

Dall’altra parte la fa da padrone il Chacho Rodriguez con 21+6 aiutato da un Nikola Mirotic inarrestabile che a breve avrebbe tentato il salto Nba. In doppia cifra anche Rudy, Reyes e Sergio Llull, mentre il secondo tempo è a senso unico per i Blancos con un parziale da 55-25 che non lascia scampo.

Ma é nell’altra semifinale che sbocciano le emozioni, il Forum si trasforma in una marea gialla, David Blatt è osannato dal pubblico come se fosse Dio in terra e il Forum era già stato terra di conquista per gli israeliani. Ma il Cska è il Cska e con Ettore Messina al timone i russi sognano di tornare sul podio d’Europa con un roster di livello clamoroso trascinato da Teodosic-Weems-Kaun.

La sfida è tesa, ma il Cska sembra avere qualcosa in più. Nel secondo e terzo quarto allunga fino al +10 con i punti di Teodosic e il dominio fisico a rimbalzo che recita 46-30, praticamente senza storia.
Ma il Maccabi non molla, tiene botta e resta vicino con le triple di Blu e le incursioni di Ricky Hickman, e nell’ultimo quarto succede l’impensabile. Come già visto in tante altre occasioni il Cska si spegne e subisce un parziale di 23-12 nell’ultima frazione, semplicemente irreale.

A 30 secondi dalla fine Blu firma a tripla del -1 ma il Cska può chiudere la questione con un buon ultimo possesso. Micov schiaccia un passaggio per Khryapa che pasticcia e perde il pallone, Rice ci si avventa e corre tutto il campo trovando un appoggio (con molto contatto ma ben assorbito) per il +1. Il Cska ha tempo per un tiro e lo trova piedi per terra con Weems che però sbaglia, è delirio giallo al Forum. Il tifosi sono indemoniati, Messina è scuro in volto (non oso immaginare i suoi pensieri in quel momento) mentre in campo i giocatori festeggiano come se avessero già vinto la coppa. La squadra del destino.

ATTO FINALE

Dopo l’inutile finalina (Cska terzo) arriva il momento della finale, ma più che Milano sembra di essere a Tel Aviv. Nel pomeriggio in Duomo si sono visti tifosi israeliani comprare i biglietti per oltre 1000 Euro pur di esserci, e infatti il Forum è completamente giallo, preda di un tifo incontrollabile fatto di striscioni cori e fumogeni.

La sfida rimane in equilibrio dall’inizio alla fine, con un Rodriguez fiammante aiutato da un Rudy totale, mentre stecca dal punto di vista realizzativo (ma con 8 assist) Sergio Llull che mette a segno uno 0/6 dall’arco molto pesante.

Dall’altra parte una totale prova di squadra, dove Rice è il leader ma l’energia di Tyus Smith e Hickman fa totalmente la differenza. Il finale è pura poesia.

A un minuto dalla fine Rice mette a segno un floater irreale scavalcando tutta la difesa e pareggiando il punteggio, e avrà poco dopo anche il tiro vittoria che però si spegnerà sul ferro, ma la sensazione è che l’inerzia sia diventata tutta per il Maccabi.

L’overtime infatti è a firma israeliana con un parziale 25-13 dove il punto esclamativo è una schiacciata al volo di Tyus che per poco non stappa il ferro dal canestro.

È fatta! Il Maccabi è campione d’Europa in un mix di emozioni indescrivibili, e lo diventa superando le due favoritissime Real Madrid e Cska, Rice è l’uomo del destino e infatti viene premiato con l’MVP ma è la squadra il vero valore aggiunto, sotto la gestione impeccabile di un maestro come David Blatt.

Un sostegno cosi dal pubblico non l’avevo mai visto e David Blatt non dimentica di farlo presente nel post partita: “Questa coppa l’ha vinta il Maccabi, ma appartiene a tutti voi perchè ve lo meritate. Grazie per il vostro sostegno, per il vostro amore e per il vostro cuore Giallo”

Mi piace ricordare queste Final Four non solo perchè sono le prime a cui ho assistito ma anche perchè dopo questo Maccabi non c’è più stata una “underdog” in grado di spiazzare tutti e vincere a sorpresa, complice il nuovo formato. Succederà di nuovo in futuro?

About Post Author

Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
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