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La spettacolare gara 6 di finale 2015 tra Sassari e Reggio Emilia

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Il nostro ormai consueto appuntamento, in questo periodo di pandemia, con una partita del passato, ci riporta ad occuparci di un confronto del nostro campionato.

Nello specifico torniamo al 24 giugno 2015 e a gara 6, di finale scudetto, tra Dinamo Sassari e Pallacanestro Reggiana.

Le due squadre, rispettivamente targate Banco di Sardegna e Grissin Bon, scendevano in campo sul punteggio di 3-2 per gli emiliani.

Attraverso i canonici cinque punti di Eurodevotion torniamo all’estate 2015.

PRIMA VOLTA:la prima volta non si scorda mai“, sensazione che hanno provato entrambe le formazioni in questa finale. Sia Sassari che Reggio erano infatti all’esordio in un atto conclusivo di campionato e l’unica certezza, prima di questa serie, era che si sarebbe avuta una nuova squadra nell’ambo d’oro della competizione.

OBIETTIVO TRIPLETE: Il Banco di Sardegna, in quella stagione, aveva già conquistato due trofei: la Supercoppa Italiana, nella finale disputata in casa, e la Coppa Italia nella Final8 di Desio superando in finale sempre l’Olimpia Milano. Curiosamente i meneghini sono stati eliminati dagli uomini di Meo Sacchetti, anche in semifinale scudetto, concludendo a bocca asciutta una stagione in cui erano nettamente favoriti.

FISICITA’ E LUCIDA FOLLIA: parlando qualche settimana fa con Jack Devecchi il giocatore ha raccontato di quanto atletismo e pazzia regnasse in quella Dinamo Sassari e come Sacchetti fosse l’allenatore perfetto per gestire uno spogliatoio talentuoso ma anche con caratteri non semplici. La spina dorsale di quella Sassari era composta da Logan, Sanders, Brooks, Lawal, Dyson a cui si aggiugevano dalla panchina soprattutto Sosa e Kadji. Un roster a forti tinte straniere.

ANIMA ITALIANA: Reggio Emilia era invece una squadra con una chiara impronta italiana ed ha mantenuto questa caratteristica per qualche stagione. Una programmazione, quella emiliana, che per certi versi ricorda quella di Venezia delle ultime stagioni. Il roster con Cinciarini, Della Valle, Mussini, Polonara, Cervi racconta quanto di azzurro ci fosse in quel gruppo e anche alcuni stranieri, come Kaukenas, Diener e ad inizio stagione Lavrinovic (sostituito poi nel corso della stessa dal fratello) avevano un lungo chilometraggio nella nostra serie A. Due stili, due costruzioni di squadra completamente diversi tra le due società.

DIENER: il grande ex di quella serie era Drake Diener. L’americano, giunto in Italia nel 2006 a Castelletto Ticino ha praticamente giocato sempre nel nostro paese vincendo anche uno scudetto a Siena. L’estate del 2014 si era trasferito da Sassari a Reggio Emilia dopo tre stagioni in Sardegna. L’ultimo anno a Sassari è stato MVP e miglior marcatore della Serie A.

Foto Copertina: sportfair.it

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