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2011: Il Pana di Obradovic cala il poker e risale sul tetto d’Europa

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Sono passati già 9 anni da questa bellissima ed entusiasmante finale. Era esattamente l‘8 maggio 2011 quando al Palau Sant Jordi di Barcelona, il Maccabi Tel Aviv di coach David Blatt e il Panathinaikos di Zeljko Obradovic si sfidarono per la vittoria finale, dopo aver eliminato in semifinale rispettivamente il Real Madrid e la Montepaschi di Siena. 

70-78 il punteggio finale in favore dei greci.

Attraverso i nostri consueti cinque punti ripercorriamo il successo della squadra greca.

Le due squadre

Se si fa un rapido conto e si calcola quante volte queste due compagini hanno partecipato  alle F4 oppure hanno addirittura vinto il trofeo, allora non si rimane neanche stupiti dal fatto che fossero lì per l’ennesima volta.

Infatti, per gli israeliani questa fu la quinta partecipazione ad un Final Four, dopo le vittorie ottenute consecutive contro la Fortitudo Bologna nel 2004 ed il Tau Ceramica (attuale Baskonia) l’anno seguente. Mentre con il CSKA Mosca di Ettore Messina arrivarono due k.o. 

Per il Pana questa fu la quarta finale di Eurolega da quando c’è il format delle F4 ed è davvero curioso scoprire che i Greens non abbiano mai perso in finale.

Dopo aver aver battuto la Virtus Kinder Bologna di Ettore Messina, gli uomini di Obradovic vinsero nuovamente la coppa nel 2007 e 2009 contro il CSKA Mosca e sulla panchina dei russi c’era neanche a farlo apposta proprio l’allenatore catanese.

Zeljko Obradovic

Ci sono allenatori che sono dei veri e propri maestri di questo bellissimo gioco. Tra essi sicuramente il coach serbo.

In 13 anni vissuti sulla panchina del Panathinaikos, Obradovic ha disputato ben 8 volte le F4 e vincendo come già detto sopra in quattro occasioni (2000, 2007, 2009 ed appunto 2011).

Insomma, non ci sono proprio dubbi: quando si parla di Turkish Airlines EuroLeague e di allenatori vincenti non si può non parlare di Zeljko.

Mike Batiste e Dimitris Diamantidis 

In questa finale furono loro due i grandi protagonisti di serata che contribuirono e non poco alla vittoria della propria squadra.

Il pivot americano chiuse con 18 punti (7/10 da 2 e 4/7 TL) con 21 di valutazione in 23′. 

La guardia greca dopo aver messo a segno solo otto punti nella sfida contro Siena, ne segnò 16 con 9 assist e 24 di valutazione, conquistando anche il premio di MVP delle F4. 

I due punirono la difesa avversaria con parecchi pick and roll e a mio avviso furono una delle coppie più forti di questa manifestazione.

Eidson Chuck, David Blu, Lior Eliyahu e Jeremy Pargo

Al Maccabi Tel Aviv non bastarono i 17 punti del classe ’80 ad evitare la sconfitta.

Dopo essere stato protagonista assoluto con il Real Madrid con 19 punti e 33 di valutazione, la guardia americana disputò un’altra grandissima partita.

Oltre a lui chiusero in doppia cifra David Blu con 14 punti, Lior Eliyahu e Jeremy Pargo rispettivamente con 12. 

Il predestinato 

Non tutti hanno avuto la fortuna di poter essere stati l’assistant coach di un allenatore vincente e carismatico come Obradovic. 

Dopo aver ricoperto questo ruolo al KK Zagabria, Paok Salonicco e al Panionios, nel 1999 Dimitris Itoudis viene chiamato dal Panathinaikos. 

L’attuale allenatore del CKSA Mosca rimarrà ad Atene per 13 anni, riuscendo anno dopo anno ad immagazzinare i cosiddetti trucchi del mestiere.

Dopo questa bellissima avventura, nell’annata 2013-2014 verrà chiamato in Turchia sulla panchina del Bandirma. 

Dal 2014 è il capo allenatore della squadra moscovita con il quale ha vinto 5 VTB League e già due volte la Turkish Airlines EuroLeague. 

A volte il destino è proprio strano, ma la prima volta che conquistato questo prestigioso trofeo lo ha fatto proprio contro il suo maestro in quella notte magica di Berlino.

Se Dimitris Itoudis è diventato uno dei migliori allenatori d’Europa lo deve anche proprio a Zeljko Obradovic. 

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