Mercato: Shane Larkin ed un rinnovo che diventa un romanzo a puntate

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E’ il miglior giocatore della stagione di Turkish Airlines Euroleague, probabilmente lo è già dall’inizio del 2019, ed ovviamente sta catalizzando l’attenzione di tutto il mondo del basket del vecchio continente e non solo.

Shane Larkin ha contratto in scadenza, con tanto di opzione di rinnovo per l’Efes ed uscita NBA a suo favore. I dettagli non sono noti (questa è una cosa su cui EL dovrà lavorare) ma certamente è chiaro a tutti quello che sta succedendo attorno al nome del giocatore, attualmente a Miami in quarantena/isolamento.

Rinnovo? NBA? Un bel “boh” è probabilmente la risposta più chiara.

Le prime voci arrivano dalla Turchia e vengono riprese dalla stampa spagnola durate la scorsa settimana.

Il Mundo Deportivo, nella giornata del 14 aprile, riporta le parole del giornalista turco Oykum Kanbir: vi sarebbe un rinnovo biennale da 1+1, con l’abituale uscita per la NBA a fine 2021.

Da parte nostra contattiamo le nostre fonti turche e riceviamo una secca smentita: la voce arriverebbe da un giornalista che all’Efes conoscono pochissimo, più legato al calcio che alla pallacanestro.

Pochi giri dopo è il GM dell’Efes, Alper Yilmaz a parlare di tagli e perdite:  27-28% i mancati introiti della stagione e 30-40% la previsione di riduzione del budget per la stagione 2020/21.

Ovviamente il nostro pensiero, come quello di tutti, va a Larkin. Come si può conciliare una tale situazione con il rinnovo dell’MVP di Eurolega? Sarà quindi NBA?

Inizia una nuova settimana ed arriva Sportando, che riporta il sito greco SDNA: rinnovo biennale per un totale di 7,7 milioni di dollari.

Detto senza nessuna esitazione che se una notizia arriva da Sportando la riteniamo assolutamente credibile, ci mettiamo in moto per avere conferme, certi che l’ufficialità è di questi tempi la cosa più impossibile da trovare. Il nostro dubbio è legittimo ed è sempre legato all’intervento di pochi giorni fa del GM Alper Yilmaz: non vediamo un legame logico tra quanto dichiarato dal bravissimo dirigente turco e quanto sarebbe avvenuto col fenomeno americano (sì vabbè, turco…) pochissimi giorni dopo.

E rieccoci allora a scatenare i nostri contatti, che questa volta sono meno convinti nel negare, pur riconfermando che non vi sono certezze su questo rinnovo.

Quanto siamo logicamente in grado di comunicare è che la situazione dell’Efes, come di tantissimi altri club, dovrà tenere conto della catastrofe finanziaria che seguirà il dramma del coronavirus. Nulla sarà più come prima ed è probabile che la cosa riguardi anche i contratti milionari di diversi giocatori. Pensare che oggi si metta nero su bianco un impegno da oltre 7 milioni, sebbene spalmati su due anni, diventa un po’ difficile. Interessante, nel frattempo, valutare che con l’abituale gentilezza e professionalità che ne caratterizza la comunicazione, non vi sia stata da parte di Efes la disponibilità a parlare della situazione, come da noi richiesto.

In sostanza, tralasciando alcune uscite di una certa stampa turca, spesso dettate dalla voglia di protagonismo («Qui se uno vuole inventarsi un articolo dal nulla molti giornali glielo lasciano fare» ci ha detto di recente un protagonista dello sport nazionale turco) di alcuni personaggi che magari col basket hanno pochissimo a che fare, è chiaro che l’Efes stia lavorando alla questione ritenendola fondamentale per il propio futuro, ma non possa esporsi più di tanto vista la situazione.

Probabilmente la situazione si trascinerà ancora per diverse settimane, a meno di clamorose accelerazioni che di questi tempi sono abbastanza improbabili. Ma è il mercato, le dinamiche cambiano e sono spesso incomprensibili: figuriamoci in uno scenario come quello attuale.

 

 

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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