La notte che diede l’immortalità alla Kinder Bologna del 2001

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Parte oggi una nuova rubrica su Eurodevotion dedicata come sempre al mondo della Turkish Airlines EuroLeague.

In queste settimane ripercorreremo le finali della massima manifestazione europea a partire dalla stagione 2000-2001, fino ad arrivare a quella dello scorso anno a Vitoria. 

Era il 10 maggio 2001 e in un Palamalaguti sold-out, la Virtus Kinder Bologna e il Tau Ceramica (l’attuale Baskonia) si sfidarono nella partita decisiva (G5), che avrebbe assegnato l’EuroLega. Quella fu l’ultima volta in cui si giocarono le finali al meglio delle cinque partite.

Ad uscire vincitrice fu la squadra bolognese che si impose con il punteggio di 82-74 e vinse così la serie per 3-2. 

 

 

In stile Eurodevotion analizzeremo il successo dei bianconeri in cinque punti.

I due coach  

Su una panchina troviamo coach Ettore Messina (Virtus Kinder Bologna), mentre su quella del Tau Ceramica siede Dusko Ivanovic. 

In quell’occasione, l’allenatore siciliano vinse per la seconda volta l’EuroLega dopo il successo ottenuto nel 1998 sempre con la Virtus Bologna ai danni dell’Aek Atene.

A distanza di 19 anni, i due allenatori sono ancora in attività; Ettore Messina è l’attuale capo allenatore e Presidente delle basketball operations dell’AX Armani Exchange Milano, mentre l’allenatore montenegrino in questa stagione neanche a farlo apposta è tornato per la terza volta al Baskonia. 

Come diceva Antonello Venditti nelle sua celebre canzone “Amici Mai”:Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano”…

Antoine Rigaudeau – Emanuel Ginobili 

In quella vittoria furono loro i grandi protagonisti di serata.

La guardia francese fu il miglior realizzatore in casa Bologna con 18 punti (2/4 da 2, 2/4 dalla lunga distanza e 8/9 dalla lunetta) in 29′.

Antoine Rigaudeau disputò una partita davvero di gran livello, segnando un paio di canestri che diedero il là alla fuga della sua squadra.

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Insieme a lui non si può non parlare della gara che giocò il suo compagno di squadra Manu Ginobili.

L’argentino chiuse con 16 punti e venne nominato MVP delle finali. A distanza di così tanto tempo possiamo dire che già all’epoca Ginobili era un giocatore di grande intelligenza, che sapeva sempre prendere la scelta giusta. 

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Elmer Bennett 

Tra le fila della squadra basca, da evidenziare la grandissima prova della guardia americana.

Il classe 1970 fu il top scorer della finale con 24 punti realizzati in 39′.

Fu una vera e propria spina nel fianco per la difesa bianconera, ma non riuscì comunque  con la sua performance a regalare la vittoria ai suoi.

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Luis Scola

Se si da un’occhiata al referto si può notare che nei 12 a referto del Tau Ceramica, troviamo un giovanissimo Luis Scola. 

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E’ curioso notare che il 39enne calca ancora il parquet e che dopo aver giocato per sette stagioni in EuroLega con la maglia dei baschi, ora gioca ancora nella massima manifestazione europea ma con la canotta dell’Olimpia Milano, dove neanche a farlo apposto c’è coach Ettore Messina. 

Il percorso delle V nere e dei baschi 

A Bologna sponda Virtus, la stagione 2000-2001 è certamente un’annata che tutti i tifosi bianconeri ricordano con molto piacere, perchè coincide con  il famoso “triplete” (Coppa Italia, Scudetto ed appunto EuroLega). 

In Europa lo score tra regular season e playoff fu di 19-3.

Nella prima fase perse una sola partita e fu esattamente la prima contro i greci dell’Aek Atene di un solo punto (78-77). 

Invece, le sconfitte che subì nella seconda fase furono contro il Tau Ceramica in G1 ed in G4. 

La Virtus Kinder Bologna per arrivare a giocarsi l’ultimo dovette eliminare l’Adecco Estudiantes (2-0), l’ Union Olimpija Ljubljana (2-0) e la storica rivale  PAF Bologna con un secco (3-0). 

Il percorso del Tau Ceramica fu leggermente diverso. Gli uomini di Ivanovic chiusero l’Eurolega con uno score di 15 W e 7 L.

In stagione regolare conquistarono 6 successi e collezionarono 4 k.o, mentre nei playoff arrivarono 9 vittorie e 3 sconfitte, eliminando consecutivamente tre squadre greche (Peristeri, Olympiacos ed Aek Atene), per poi arrendersi in G5 di finale  appunto contro la Virtus. 

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