MERCATO: La guida ai free agent, dai più ricercati a quelli da non dimenticare

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Non si gioca, completare la stagione pare una chimera, nonostante non si abbandoni lo studio di tentativi che ad oggi paiono molto difficilmente realizzabili, quindi è abbastanza ovvio che le squadre di Turkish Airlines Euroleague siano al lavoro, più o meno sotto traccia, per la formazione del roster che affronterà il prossimo torneo.

Va premesso che sarà un mercato molto particolare, che subirà dei contraccolpi non da poco per diverse ragioni: la riduzione abbastanza inevitabile dei compensi, i problemi legati alle controversie contrattuali che emergeranno in queste settimane e le reali condizioni economico-finanziarie dei club, anche quelli che siamo abituati a vedere come i più ricchi e stabili.

Senza entrare nel dettaglio dei suddetti problemi in questa sede, vediamo quali sono i giocatori in scadenza di contratto più appetibili, quelli che saranno oggetto delle maggiori attenzioni in generale. Senza dimenticare anche nomi che non sono sulla bocca di tutti ma che forse meriterebbero una possibilità ad alto livello.

SHANE LARKIN – Free agent atipico, perchè ha contratto sino al 2021 ma ha un’uscita a giugno per la NBA. Senza alcun dubbio MVP della stagione, ha dimostrato di poter dominare in questa lega più di chiunque altro. La crescita cominciata ad inizio 2019 è costante e sembra non avere limiti. E’ giocatore che calza a pennello anche per il campionato di Adam Silver, ma quando vi è stato, tra Dallas, New York, Brooklyn e Boston, non ha mai inciso. Troverà nuovi estimatori? Difficile, se non accadrà, vederlo in Eurolega con una maglia diversa da quella dell’Efes. Da non trascurare il fatto che abbia sposato la Turchia come “sua” nazionale.

MIKE JAMES – Altra situazione particolare per chi è stato, con Mirotic, l’unico possibile rivale di Larkin per il titolo di MVP. La scelta del Cska, per alcuni una scommessa, si è rivelata vincente. Le parole recenti di Itoudis e Vatutin vanno nella direzione del rinnovo pluriennale, di cui vi abbiamo riferito la scorsa settimana. Stagione straordinaria, ambiente che calza a pennello: se resterà in Europa sarà solo Mosca, ma gli estimatori NBA non mancano, più di quanti ne abbia Larkin.

ALEXEY SHVED – Stagione con rendimento a sprazzi, decisamente in crescita nelle ultime settimane. Rinnovarlo sino a ieri voleva dire svenarsi ma oggi sono pensabili contratti di tale portata. Rimane uno degli attaccanti più devastanti della lega, in grado di creare parecchio anche per i compagni, più dei due che lo precedono (6,23 assist contro poco più di 4 per Larkin e James). Muoversi dal Khimki avrebbe senso, per lui, solo in caso di chiamata di una delle big: arriverà? Non facilissimo, perchè è giocatore che caratterizza la squadra con la sua sola presenza.

NIKOLA MILUTINOV – Senza dubbio è il vero pezzo pregiato disponibile. Lo scorso anno ci provò il Barcellona, poi in maniera molto più decisa il Cska, ma l’Oly rifiutò un “buyout” da ben oltre un milione. «Tutti vogliono Milutinov!» ci ha detto un Coach di altissimo livello. E ci mancherebbe che non lo volessero… Nettamente primo per PIR tra i centri con un 19,2 che è avvicinato dal solo Dubljevic, è il centro più completo d’Europa sui due lati del campo. Se a gennaio ci risultava decisamente avanti l’Olimpia, oggi qualcosa potrebbe essere cambiato ed il Cska sembra voler riprovare molto forte. In tutto ciò va valutata la posizione chiara di Bartzokas che ha precisamente chiesto alla sua dirigenza la conferma del centro serbo e di Papanikolaou: difficile pensare che i “reds” possano trattenere entrambi.

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GREG MONROE – Altro “big man” di assoluto valore, cresciuto molto nel corso della stagione dopo un fisiologico periodo iniziale di adattamento. Lo sciagurato rendimento del Bayern non gli ha permesso di primeggiare contro i più forti, ma le caratteristiche del giocatore non sono passate certamente inosservate. Passatore notevole, ha un punto debole nel fatto di essere abbastanza facilmente attaccabile sulla mobilità: in un basket da “pick and roll” non è un problema da poco. Andrebbe accoppiato al meglio con un mastino in posizione di guardia. Resta profilo di alto livello a cui anche la NBA potrebbe ripensare, sebbene non sia cosa probabilissima.

DEVIN BOOKER – E’ il miglior tiratore dall’arco tra i centri, ha un atletismo di un certo livello che ogni tanto dimentica per strada. 4,82 rimbalzi a gara non è un dato accettabile per un corpo così dotato. Probabilmente meglio come cambio che come titolare, che poi è quello che avrebbe dovuto fare dietro a Mozgov, se il russo fosse stato della partita.

GUSTAVO AYON – A nostro parere un colpo che non dovrebbe essere tralasciato da nessuno. Ok i 35 anni, che sono tanti, ma a livello di comprensione del gioco siamo una spanna sopra tutti. Come passa la palla lui in Eurolega non c’è nessuno, come sa gestire il post alto nemmeno, in un mondo che ha dimenticato quella caratteristica a causa delle spaziature. Quando mette il suo corpo spalle a canestro in post basso è un playmaker aggiunto, dotato di suo anche di una mano straordinariamente educata. Non potrà più essere il titolare di una squadra da F4, ma per chi vuole competere, averlo in uscita dalla panchina, magari accoppiato ad un pari ruolo molto atletico, può voler dire fare tombola.

DERRICK WILLIAMSTalento straordinario, pericoloso dai 7 metri come al ferro, ha caratteristiche che gli permettono di essere una minaccia continua e costante. L’unico dubbio può essere legato all’adattabilità ad un grande sistema, rispetto a contesti dove può primeggiare come accaduto lo scorso anno al Bayern. La stagione turca non può dare reali riscontri, ma certamente è profilo che ha mercato ad alto livello. Milano ci provò forte, ma lui scelse Obradovic. Situazione tutta da scrivere, senza dimenticare la NBA.

TREY THOMPKINS – Ad inizio stagione pareva quasi fuori dalle rotazioni del Real Madrid, poi l’abituale capacità di Laso di lavorare costantemente su tutto il roster lo ha riportato in campo, dove ha mostrato le note caratteristiche molto positive. E’ un 4 moderno fatto e finito, può evoluire anche da 5 ed ha tutto per poter esser giocatore di un sistema importante. La sua permanenza a Madrid è legata principalmente ad una questione economica: nella situazione odierna, è impossibile fare previsioni in questo senso.

PIERRIA HENRY – I mille problemi del Baskonia, insieme al Maccabi la più colpita dagli infortuni, non ci hanno permesso di vederlo al 100%. Atleta completo sui due lati del campo, ha il limite di qualche amnesia, ma ha quel che serve per essere tassello di un mosaico importante. Il tiro da tre è un altro punto debole, ma l’attività sui 28 metri è notevole. Piace molto ad Obradovic, che lo aveva messo nelle sua “wishlist” lo scorso giugno. Non è giocatore che sottovaluteremmo, soprattutto per completare un backcourt polivalente.

EDGARAS ULANOVASIl più bel post basso d’Europa. Maestro senza rivali in una posizione in cui diventa creatore di gioco ed è in grado di entrare sotto pelle all’avversario di turno. Sa metterla anche dall’arco ed ha ormai una maturità che appartiene al livello più alto. Che piaccia da morire a Messina non è un segreto: per il gioco del Coach catanese sarebbe semplicemente perfetto.

KALEB TARCZEWSKI – Crescita esponenziale negli ultimi tre mesi dopo un inizio difficile e stagioni precedenti non certo dominanti. ha caratteristiche moderne e può essere il cambio perfetto di un centro tecnico. Per valere di più deve costruire qualcosa spalle a canestro. Sta bene a Milano, difficile che l’Olimpia oggi lo perda, ma qualche estimatore non mancherà.

NEMANJA NEDOVIC – Il giocatore non si discute, da guardia moderna perfettamente adattabile alla maggior parte dei sistemi di Eurolega. Il punto di domanda, grandissimo, riguarda il fisico: due stagioni maledette ed una fragilità che mette ovviamente paura in relazione al fatto che non viene via esattamente gratis…

PATRICIO GARINO – I Mondiali e l’inizio della stagione lo hanno consacrato come un esterno in grado di fare male anche come 4. Poi è saltato il ginocchio ed allora l’appuntamento è per la prossima stagione. Se riprende al meglio è pezzo pregiato, cosa che di solito, a Vitoria, non si lasciano scappare troppo facilmente. Importante capire come lo valuta Ivanovic, che non l’ha mai avuto.

DARRUN HILLIARD – Stagione positiva confermandosi oltre il 40% dall’arco. Itoudis lo ha reso molto più completo ed oggi può tranquillamente essere parte di una quadra che guarda molto in alto. Il Cska sta lavorando in grande anticipo rispetto allo scorso anno sui rinnovi, quindi sapremo la verità molto rapidamente.

DANILO BARTHEL – Un bel giocatore, un 4 assai moderno che appartiene legittimamente ad un livello di lotta Playoff. L’ipotesi rinnovo al Bayern è la più probabile, ma un po’ di mercato può averlo.

THOMAS WALKUP – Altro pezzo pregiato, dopo la cura Jasikevicius. Non è un segreto che diverse squadre di alto livello lo stiano valutando per completare un “backcourt” multiforme. Ha imparato a giocare bene a pallacanestro grazie ad un Coach che insegna prima di allenare. Ha uscita a giugno a suo favore: una storia tutta da scrivere in estate.

QUINCY ACY – Giocatore notevole che a Tel Aviv ha fatto molto bene. Il Maccabi lo mollerà solo e soltanto se dovesse arrivare ai profili importanti su cui sta lavorando: da TJ Leaf a Papanikolaou.

JAYCEE CARROLLL’ipotesi ritiro è la più probabile, come ha inopinatamente annunciato pubblicamente la moglie, tuttavia gli ultimi mesi, spettacolari, potrebbero portare ad un ripensamento.

KYLE KURIC – Il nuovo Jaycee ha dimostrato di valere un ruolo determinante in una squadra che ambisce al titolo. E’ un profilo che chi guarda in alto deve avere, il tiratore letale di striscia che apre le partite in pochi minuti. Se il Barça non sommuove può essere asta.

NIKOLA KALINIC – Nella controversa stagione del Fener è difficile fare valutazioni, ma la poliedricità tra 3 e 4 che ha il serbo ce l’hanno in pochi.

KEVIN PANGOS – Doveva essere la stagione della consacrazione, è stata quella in cui non si è mai visto in campo. Il rientro previsto a gennaio è stato rimandato, creando non qualche dubbio tra i suoi estimatori. Ai livelli dello Zalgiris che arrivò a Belgrado è atleta notevole, soltanto da verificare in un sistema in cui non sia il punto di riferimento.

ADRIEN MOERMAN, TIBOR PLEISS E JAMES ANDERSON – Li mettiamo insieme perchè sono parte di una squadra che ha dimostrato nei fatti di porre la continuità del roster come condizione prioritaria. L’Efes di solito fa presto, quindi c’è da attendersi qualche rinnovo a breve. Il francese, in particolare, dopo un lungo infortunio può tornare ad essere pezzo pregiatissimo.

ANDREW ALBICY – Ha dimostrato a tutti di essere di alto livello. Profilo perfetto dalla panchina anche in una big. Energia, intensità ed anche un 35,2% dall’arco già discreto che, se migliorato, può portarlo al piano di sopra.

LORENZO BROWN – Superati i dubbi fisici, ha giocato una stagione di alto livello. Difficile che la Stella Rossa possa trattenerlo di fronte ad offerte importanti. Guardia moderna e completa, sa fare male dove richiesto dai sistemi di gioco attuali.

STRATOS PERPEROGLOULa conoscenza del gioco notevole può renderlo appetibile anche per completare un quadro in ala che ambisca a grandi traguardi. L’età è un limite.

MARTIN HERMANNSSON – Stagione da incorniciare, da perfetto sconosciuto al mondo di EL. Passa molto bene, la mette con una certa continuità ed ha ritmo nella testa che lo rende un assai moderno conduttore di gioco. Tutto da verificare fuori dal sistema Aito e con pressioni ben differenti.

TONYE JEKIRI – E’ stato la sensazione fisica a rimbalzo per diversi mesi, prima che il rientro di Adrian Payne lo mettesse un po’ (colpevolmente) da parte. E’ un dato che con lui più coinvolto l’Asvel fosse cosa ben superiore. Non da trascurare, soprattutto se spalle a canestro costruisse qualcosa in estate.

JOCK LANDALE – Alti e bassi ma in un crescendo figlio della miglior progressiva comprensione del gioco di Jasi. Si trova nel limbo, tra essere questo e poter diventare molto di più. Profilo su cui lavorare perchè può fare bene, da 5, tra il ferro e l’arco.

TYLER CAVANAUGH – Gli infortuni ce lo hanno regalato a meno di metà, ma le caratteristiche da 4 moderno ci sono tutte ed andrebbero esplorate su un periodo ed in una condizione fisica più credibili.

ALEC PETERS – E’ forse quello che ha brillato meno nel sistema imbattibile dell’Efes, ma ha caratteristiche per inserirsi in diverse squadre ambiziose. La mano dall’arco ha pochi rivali, quello che manca è sulla totalità 28 metri.

ANTE TOMIC – Come potrebbe il Barça privarsi del Capitano, fondamentale anche nei giorni più recenti come guida dell’intero gruppo?

JOFFREY LAUVERGNE – Due stagioni da dimenticare, tra infortuni e scelte tecniche mal digerite. Molto difficile rivederlo in un ambiente con cui ha legato poco. Attenzione però, perchè il giocatore c’è.

ANTHONY GILL – 3/4 di ottimo livello, può stare bene in diversi sistemi, anche di chi vuole il titolo. Certamente ambito tra chi vuole rester in quota Playoff.

OTHELLO HUNTERDifficile pensare che l’opzione sul secondo anno non venga esercitata da Maccabi. Il centrone, cresciuto esponenzialmente in carriera, sarà uno dei punti di riferimento di Sfairopoulos anche la prossima a stagione.

JOHN DIBARTOLOMEO –  Il Capitano è fermo da tempo per un problema ai muscoli addominali. Un’estensione è molto più che probabile, visto il legame con l’ambiente.

ANGELO CALOIARO – Da separato in casa a uomo decisivo nel momento del bisogno recente. Il popolo israeliano lo ama, ma il Maccabi sul mercato fa sul serio, quindi se arrivassero altri profili nel ruolo potrebbe essere libero.

TYLER DORSEY – Stagione in crescendo, soprattutto nella propria metà campo offensiva, in pieno stile Sfairopoulos. E’ potenzialmente un dominatore a queste latitudini: se lo possono lasciar  scappare a Tel Aviv?

VASSILIS SPANOULIS – L’ipotesi ritiro non è certamente remota, ma un’ultima stagione in cui l’Europa intera gli rendesse gli onori meritati sarebbe la cosa migliore. Impensabile vederlo lontano dal Pireo.

TYRESE RICE – Il solito Rice, croce e delizia, tra (poche) gare dominanti ed altre in cui è dannoso. Firmarlo o meno dipende da un Coach che ci possa credere. Certo, tornasse quello delle Final 4 del Forum…

NICO LAPROVITTOLA – Ha inciso a sprazzi, ma il giocatore è di ottimo livello. La scelta è anche sua: ambiente vincente dove essere meno protagonista o accettare offerte, che non mancano, per provare a prendere in mano una squadra di Eurolega?

SALAH MEJRI – Ai margini delle rotazioni di Laso. Futuro in grande dubbio, anche se è profilo che può certamente far bene. Magari ad un piano inferiore.

ZACH LEDAY – Titolare di un 1+1 che Kaunas vorrebbe rinnovare certamente, ma siamo nel club che ha già praticamente annunciato un 33% di riduzione di budget. Difficile restare insieme a meno di una completa disponibilità del giocatore.

 

 

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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