Eurolega: il giorno delle scelte o quello dell’attesa?

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Ed alla fine il primo grande giorno delle decisioni è arrivato.

Oggi si riunisce, ovviamente in video conferenza, il board di Euroleague Basketball, dal quale sono attese le scelte che accompagneranno il futuro nel breve termine delle due maggiori competizioni europee, ovvero la Turkish Airlines Euroleague e la 7Days Eurocup.

Ad oggi entrambi i tornei sono sospesi sino all’11 aprile, sebbene appaia più che ovvio che una ripresa dell’attività subito dopo quella data sia del tutto impossibile, vista la diffusione del coronavirus nel continente e le dovute restrizioni agli spostamenti in corso.

L’organizzazione di Euroleague ha sempre sostenuto, sinora, di voler provare tutto quanto possibile per portare a termine la stagione, come ha confermato Eduard J Scott, amministratore delegato dell’organizzazione ,  ancora una settimana fa.

E’ sotto gli occhi di tutti, ivi compresi quelli di chi gestisce i due tornei, come proprio solo una settimana fa le condizioni dello sviluppo del virus fossero differenti: pensiamo ad esempio ad una nazione come la Spagna, caduta nell’incubo proprio negli ultimi giorni.

E’ chiaro che la cosa apparentemente più semplice sarebbe quella di fermarsi definitivamente, cancellare la stagione ed iniziare a lavorare per la prossima, che nascerà certamente in condizioni ben differenti da quelle attuali. Sarebbe la più semplice però soltanto sulla carta, poiché si porterebbe dietro una serie di problemi di difficilissima, se non impossibile, risoluzione. Altrettanto ovvio che il termine della seconda metà di maggio per le Final 4 è del tutto impensabile, quindi un rinvio delle stesse potrebbe essere la prima scelta logica odierna.

Ne abbiamo già parlato in diverse occasioni, ma riteniamo corretto rielencare le situazioni più complicate, al fine di cercare di capire cosa succederà nelle prossime ore.

  1. Reale cancellazione della stagione, o semplice stop coi risultati attuali ed assegnazione di un titolo e relative “promozioni” dalla 7Days Eurocup secondo le regole stabilite lo scorso anno? Nel caso, come la mettiamo con le squadre che dovrebbero qualificarsi attraverso posizioni nei campionati domestici di cui non si sa ancora nulla?
  2. Non fossero assegnati quei titoli, come sarebbe composto il quadro delle partecipanti alla prossima edizione?
  3. Le wild card più o meno chiaramente già discusse per il 2020/21: confermate, e se sì a danni di chi, oppure posticipate?
  4. Ricerca di una soluzione alternativa, ad oggi non prevista dalle regole, per concludere la stagione?
  5. I contratti, ovvero lo snodo cruciale del futuro di queste competizioni e del gioco in genere. Qualora EB trovasse un accordo attraverso il dialogo con ELPA e EHCB, ovvero le associazioni di giocatori e coach di Eurolega, che valore avrebbero di fronte ai possibili ricorsi al BAT? In sostanza, che reale peso dimostreranno le due associazioni? Soluzioni che comprendessero il gioco tra giugno e luglio come verrebbero accettate? Il mercato per la prossima stagione, ovviamente, dipende in tutto e per tutto da queste situazioni.

Vi sono tantissime altre tematiche di rilevanza molto alta, tuttavia ci pare che già le 5 elencate rappresentino qualcosa di fondamentale che non fa che rafforzare la nostra idea attuale, ovvero che, stando così le cose, ci pare inutile cancellare tutto oggi, quando un rinvio alla metà di aprile potrebbe permettere di valutare meglio la globalità del problema, ben consapevoli che le probabilità di portare  atermane la stagione sono oggi minime.

La necessità di lavorare al bene comune non è certo solo di EL: senza quello ci si infila in un tunnel alla fine del quale non vi è alcuna luce.

Ma c’è qualcosa che va oltre ogni considerazione e che rappresenta l’unica base di partenza per qualsivoglia decisione logica: se le parti in causa, in primis coach ed atleti, non si rendono conto che una severa rinuncia è assolutamente necessaria, non si andrà da nessuna parte. Perché un diritto fatto valere oggi, anche legittimamente, è un perfetto suicidio per il futuro. Molto prossimo.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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