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Cronache dal basket del coronavirus pt 7. Michael Roll

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Oltre ad Andrea Cinciarini, il suo compagno di squadra Michael Roll, che ha deciso di rimanere nel nostro paese ha dialogato con Tom Haberstroh di NBC Sports.

«Sono qui con mia moglie che dovrebbe partorire il nostro primo figlio a maggio. La sua situazione ci ha impedito di partire dopo che la società ha autorizzato i giocatori a partire, quindi abbiamo deciso di restare qui. Gli ospedali in questo momento non autorizzano l’ingresso in sala parto ai familiari, quindi spero che la situazione si normalizzi così da potere assistere alla nascita di mio figlio».

E sull’Eurolega la pensa così: «Adam Silver in NBA ha fatto un ottimo lavoro, agendo rapidamente. In Europa invece le decisioni sono arrivate tardi, si è temporeggiato troppo. Dopo le partite con Real Madrid e Valencia dovevamo giocare contro l’Olympiacos, ma due giorni prima della partita il governo greco ha proibito i voli per l’Italia. Noi non volevamo giocare la partita all’estero, con la possibilità che uscendo dal paese non potessimo più rientrare, nessuno sapeva come si sarebbe sviluppata la situazione. Senza contare il rischio di un contagiato all’interno della squadra, che avrebbe portato tutti a un isolamento totale anche dai nostri familiari per due settimane. È stato un disastro, l’EuroLeague voleva farci giocare a Berlino in campo neutro per entrambe, ma nessuna delle due squadre voleva giocare. Hanno sospeso tutto quando l’Olympiacos aveva già volato su Berlino, noi avevamo deciso di viaggiare il giorno stesso della partita quindi non ci eravamo mossi. Nessuno voleva prendere una decisione anche per tutte le dispute contrattuali, e nessuno aveva una risposta. Penso che la decisione di Silver abbia tracciato una direzione anche per altre leghe nel mondo».

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