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A margine della facile vittoria del suo Efes contro il Bursaspor, un 86-55 che porta il record a 21-2, confermando la leadership assoluta nelle lega turca, Coach Ataman ha toccato temi di grande attualità, tra cui la poco condivisibile scelta di proseguire l’attività in patria, unico caso insieme alla Russia Superleague (non la VTB, attenzione…).
Il match si è giocato, come tutti gli altri, a porte chiuse.
«Fare sport in queste condizioni è difficilissimo. Il mondo si interroga, i miei giocatori sono essere umani ed è normale che psicologicamente non si pensi a giocare, vincere o perdere. Per tutto ciò voglio congratularmi con le due squadre che hanno giocato in modo professionalmente impeccabile. La speranza è che le nostre istituzioni prendano la decisone di fermare momentaneamente la lega, in considerazione della salute degli atleti e dello spirito della competizione».
«Alleno una squadra che è prima in Eurolega e nella lega nazionale. Siamo tra i principali candidati al successo finale in entrambe le competizioni. Proprio come allenatore voglio dire che non voglio vincere titoli ma superare questa crisi che minaccia il nostro paese e l’umanità intera. Sono certo che ce la faremo grazie alla leadership del nostro stato».
(Photo: anadoluefessk.org )
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