La lettera di un GM alle altre squadre di Eurolega. Chi l’ha scritta, il perché e gli scenari

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Che divenisse il caso del momento, nonché delle settimane e dei mesi a venire era facilmente preventivatile. Che esplodesse nell’immediato è forse buona cosa, perché vuol dire che i club stanno già lavorando ad una sopravvivenza gestionale, prima che sportiva, che non sarà facile. Averne pronta consapevolezza può aiutare parecchio.

Poi… poi c’è una realtà durissima che riguarda il gioco, ovvero quella parte organizzativa in eterno conflitto in cui ognuno guarda al proprio orticello, con pochissimo interesse e considerazione per quello che accade al vicino.

Non è nulla di diverso da quanto sta accadendo nella Comunità Europea, dove dopo anni di belle parole per tutti e di pessime regole che hanno favorito solo pochi, nel momento del bisogno ognuno si fa gli affari suoi, sancendo il fallimento di una struttura sovranazionale che è stata formalmente amata solo da chi ne ha tratto vantaggio.

Tornando, fortunatamente, alla pallacanestro, entriamo del dettaglio dell’accaduto recente riguardo il tema delle stagioni sospese piuttosto che chiuse, la situazione degli stipendi, degli sponsor e di un futuro mai così incerto.

I FATTI

Dopo che la lega lituana LKL ha chiuso la stagione in anticipo con tanto di titolo assegnato allo Zalgiris, il bubbone è scoppiato.

I 13 membri dell’assemblea dei club lituani hanno deciso sostanzialmente di interrompere il pagamento dei compensi al 13 marzo.  Immediate le reazioni degli agenti, pronti a scatenarsi con il BAT già protagonista annunciato.

La guerra prosegue in Lituania, ma gli effetti si fanno sentire ovunque, a partire da una lettera invita da un GM di una squadra di Eurolega ai 17 colleghi in cui si chiede di applicare lo stesso concetto alla competizione continentale. Il tutto anticipato ieri del media greco sdna.gr.

In serata abbiamo avuto modo di confrontarci con le nostre fonti e quanto ne è emerso arricchisce di particolari l’intera vicenda.

Proprio dalle suddette fonti ci viene confermato essere il GM dello Zalgiris Paulius Motiejunas il mittente di questa lettera ai colleghi di Eurolega.  In patria, al momento in cui si è permesso ai giocatori stranieri di lasciare Kaunas, si è consegnato loro un documento, richiedendone la firma, in cui si informava che non sarebbe stato più corrisposto quanto dovuto in assenza di gare di Eurolega e che nulla sarebbe poi arrivato in caso di cancellazione della stagione. La risposta dei giocatori è stata quella di fermarsi in Lituania per cercare una soluzione, attraverso il lavoro dei propri agenti.

A questo punto lo Zalgiris ha girato la questione all’intera Eurolega: non abbiamo incassi da botteghino, gli sponsor non vedono valorizzato il loro prodotto per cui hanno pagato, le televisioni non trasmettono un torneo per cui hanno pagato e quindi l’impatto negativo finanziario è insostenibile. Cosa si fa, tutti insieme?

Al momento, sempre secondo le nostri fonti, non vi sono reazioni significative da parte degli altri club, che non tarderanno comunque ad arrivare. Stiamo connessi, si decide il futuro.

L’ANALISI

Tante le questioni sui tavoli dirigenziali. Non necessariamente solo su quello di Turkish Airlines Euroleague, ovviamente. Team di legali ed agenti al lavoro, perché il diritto verrà  valutato in ogni minima sfaccettatura e quanto ne deriverà avrà un effetto storico.

Ecco i punti principali in questione.

  1. Euroleague: se i club dovessero assumere una posizione comune, derivante da maggioranze più o meno larghe, come si comporteranno i singoli giocatori? Resteranno nell’ambito delle decisioni della lega in cui giocano o se ne fregheranno rivolgendosi al BAT?
  2. Quanto incideranno le eventuali risoluzioni di contratti pluriennali decise dal BAT sui club di EL?
  3. Quale peso avranno i ritardi di pagamento, che ci sono eccome, in qualunque torneo continentale? Saranno causa di accelerazione di risoluzioni intrecciandosi con le problematiche attuali causate dal coronavirus?
  4. Che peso avrà, in tutto questo l’ELPA, associazione giocatori di Eurolega? Sarà in grado di garantire una posizione comune accettata da tutti (270 circa gli atleti che calcano i parquet di EL) oppure dovrà arrendersi a chi penserà solo ai propri interessi?
  5. A quando una primo pronunciamento  da parte sia della stessa ELPA che di EHCB, l’associazione allenatori di EL?
  6. Sponsor e TV: hanno pagato, o stanno pagando, per un prodotto che non dà più visibilità ed al momento non è trasmesso. Si può trovare un accordo transattivo temporaneo o si va allo scontro?
  7. Le decisioni riguardanti i campionati nazionali avranno un impatto incrociato e reciproco per i club impegnati in EL? Ovvero, se emergesse una posizione comune dei club della competizione guidata da Bertomeu e ne arrivasse una differente per le leghe dove queste squadre giocano, come si concilierebbero? Esempio per chiarire: se la lega X dovesse dire stop alla stagione, mentre EL dovesse riprendere a giugno o luglio, i salari verrebbero considerati da pagare o no? Nella loro totalità o parzialmente?
  8. Le eventuali riprese dei tornei domestici od europei nel mese di giugno che dovessero sfociare a luglio, se non addirittura, come prospetta la NBA, durante l’intera estate, come si comporterebbero di fronte a contratti in scadenza? Varrebbe a questo punto il concetto di contratto in scadenza a fine stagione e non al 30 giugno?
  9. Il mercato. Dovessero esserci gare in estate, avremmo l’anomalia di un mercato in cui un giocatore od un allenatore sfidano la squadra per cui hanno già firmato (questo in realtà accade già, ma in forma ovviamente minore)? Cosa possono permettere oggi i club ai giocatori in una situazione finanziariamente molto difficile, se non precaria?
  10. I club, segnatamente quelli di Eurolega. Quanti, tra quelli notoriamente più virtuosi finanziariamente, resisteranno ad un bagno di sangue come questo? Sopravviveranno solo quelli con forti iniezioni da parte di veri e propri mecenati dello sport? Come si comporteranno le sezioni calcio delle polisportive, di norma assai munifiche con le sezioni pallacanestro? Tutto ciò, in forma maledetta ed inattesa, mette ovviamente in serio pericolo il piano di sostenibilità programmato da Eurolega nell’estate scorsa.

 

 

 

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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