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Anthony Randolph: La quarantena, la trasferta a Milano e la PS4…

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In un’intervista a The Undefeated Anthony Randolph ha parlato della situazione particolare che sta vivendo, con un accenno molto equilibrato alla trasferta di Milano, penultima gara disputata dai “blancos” in Turkish Airlines Euroleague.

 

Sulla sosta forzata…

«E’ devastante, dopo tutto il lavoro fatto ed dopo essersi messi nelle condizioni di fare i PO e competere per un titolo, pensare che la stagione sarà rinviata od addirittura cancellata».

«Ma è chiaro che la salute viene prima di ogni altra cosa».

Sulla trasferta a Milano… (Randolph era assente ed ha rifiutato di commentare sul contagio di Thompkins)

«Molti dei compagni e dello staff erano preoccupati. Poi noi atleti ce lo scrolliamo di dosso pensando sempre di essere protetti, che tutto andrà bene. Sono state prese tutte le precauzioni possibile e quanto si doveva fare è stato fatto. Avevano maschere, guanti e disinfettanti per le mani».

«Sfortunatamente dopo un altro paio di gare abbiamo avuto un giocatore positivo al virus.

Sulla possibile prosecuzione della stagione…

«E’ la mia speranza, dopo il lavoro fatto da agosto, settembre. Una cancellazione ridurrebbe tutto al nulla. Ma come ho già detto, ci sono delle priorità».

Su un possibile contagio…

«Dovesse accadere qualcosa lo staff del Real è preparato ed avrebbe cura di me».

Su come stare in forma…

«Il miglior modo è giocare a Dance 2020 (PS4) con mia figlia. Siamo abbastanza in quarantena in casa: usciamo solo per comprare cibo, fare benzina o andare in ospedale».

Il giocatore ha poi concluso dicendo di essere in contatto con i parenti in Texas, ma di non avere in programma, per ora, il rientro negli Stati Uniti.

 

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