Inutile ripeterlo, è già tutto abbondantemente come previsto.
Mentre altri tornei minori, come quello di Bosnia-Herzegovina, annunciano lo stop definitivo della stagione (titolo all’Igokea), come già accaduto in Belgio (Oostende campione), dopo la più impattante decisione lituana, che è stata la miccia di un’esplosione inevitabile, la discussione arriva nelle alte sfere del basket europeo.
La Spagna, con la VTB il torneo nazionale più importante e competitivo, si interroga.
La firma di José Ignacio Huguet, dal Mundo Deportivo, ci racconta di una lega in subbuglio, in cui i club più piccoli, principalmente, sarebbero d’accordo sullo stop definitivo alla stagione.
Abbastanza ovvio, perché certamente i problemi finanziari non riguardano solo le squadre italiane che vorrebbero lo stesso, ma cosa ci si può attendere da un Real, che oggi si vedrebbe privato della possibilità di giocarsi il titolo, assegnato ad un Barça che ha una vittoria in più?
Quindi ok che Estudiantes e Fuenlabrada spingano per lo stop ed il possibile annullamento della retrocessione, ma lassù nessuno sarà d’accordo.
Sospendere può voler dire appellarsi, come già visto per la Lituania, al concetto di “causa di forza maggiore” per non pagare le 4 mensilità residue ai giocatori. Detto che gli agenti sono già sul piede di guerra in tal senso, negando che questa sia clausola esistente ed applicabile ai contratti, il problema diventa ancor di portata maggiore sui contratti pluriennali in corso.
Esempio pratico? La squadra X ha sotto contratto ancora per due anni il giocatore Y. Stagione annullata ed X che non paga più Y, il quale si rivolge al BAT, vince e chiede, oltre al risarcimento, magari a “saldo e stralcio”, la rescissione del contratto, cui avrebbe diritto. Ed ecco che quindi Y sarebbe libero di accasarsi altrove, creando un bel danno alla sua originale squadra X. Immaginate il putiferio…
La riunione in video-conferenza prevista per oggi è stata certamente un campo di battaglia. Vedremo quali truppe avanzeranno quali arretreranno…