Paura e delirio Real: Fenerbahçe assente ingiustificato

Gli uomini di Laso dominano la contesa dal primo all’ultimo minuto in quel di Istanbul

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Indecifrabile. La stagione del Fenerbahçe di coach Obradovic possiamo interpretarla con un solo incisivo e determinante termine. Sulla stessa onda del termine appena indicato, i 40 minuti di gioco messi in mostra contro il Real Madrid di coach Laso ci danno ulteriori indiciazioni sullo stato di salute della squadra turca.

Oltre i progressi della Coppa di Turchia, vinta peraltro contro il Darussafaka nel corso dello scorso weekend, questa squadra è completamente involuta.

Scelte difensive, voglia di lottare e di imporre il proprio ritmo di gioco completamente assente per tutto l’arco della partita al cospetto di una squadra sempre più compatta e bella da vedere come il Real Madrid, che passeggia facilmente in questa trasferta di Turkish Airlines Euroleague.

65-94 il punteggio finale del match, terminato sotto la lente d’ingrandimento della redazione di Eurodevotion, che analizza Fenerbahçe-Real con la consueta analisi in 5 punti.

  • Voglia di vincere. Lo abbiamo detto in apertura: il Real ne aveva di più. Primo tempo dominante e Fenerbahçe incapace di reagire ad ogni giocata madrilena. Dare fastidio nella lotta playoff passa anche da questi importantissimi scontri e Obradovic non è uno che si lascia intimorire dalle difficoltà. Ora sta al roster del Fener capire questo punto focale della stagione…
  • Concentrazione e faccia cattiva: Fener troppo soft. In correlazione al primo punto d’analisi, coach Laso e Obradovic centrano in pieno il punto al termine del match. In sintesi? Real più concentrato e cattivo su ogni palla, spietato dalla distanza e che muoveva la troppa staticità difensiva del Fenerbahçe in difesa. Un dominio più chiaro di così…
  • Primo tempo: la spallata definitiva dell’incontro. Ci sono quei momenti della stagione, che capisci alla perfezione il momento in cui certe sfide riusciranno ad avere virtualmente il proprio epilogo. Per chi scrive il match è stato già messo in cassaforte nei primi due parziali di gioco. Vero che i turchi ci hanno provato fino al -13 di metà terzo quarto, ma Campazzo in regia come al solito sublime. Garuba energico in difesa e Tavares devastante e dominante nel pitturato hanno indirizzato la via del successo per i ‘Blancos’.
  • Largo ai giovani: il Real più bello. Il progetto che più attrae il sottoscritto è quello giovanile madrileno. Vedere Nakic all’esordio in Turkish Airlines Euroleague essere pronto ai grandi palcoscenici, Garuba impattare difensivamente così bene contro gente come Veselj e Kalinic fa ben sperare. Poi da una scuola che ha allevato un All-Star Nba come Luka Doncic e un Matteo Spagnolo in arrivo sempre dalla cantera, si può solo sperare bene…
  • Walter Tavares: il fattore del dominio della sfida al Fener. 65-94 è un passivo pesante. A contribuire nel successo così importante del Real, ci ha pensato il big man Tavares. 16 punti, 8 rimbalzi e un 19 di PIR lo rendono la chiave principale della sfida con la compagine turca. Quella che porta il Real sempre più tra le candidate al trono della massima competizione continentale.

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