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Il CSKA domina il derby moscovita, spinto dallo strapotere atletico di Mike James, autore di 21 punti. La squadra di Itoudis ha dominato il match, superando anche le 20 lunghezze di vantaggio nel terzo periodo, prima del tentativo di rimonta di Shved e compagni che si spegne sul -9.
Analizziamo la gara:
- Mike James. Oggetto di discussione negli ultimi anni, sia in positivo per le sue qualità di giocatore che per il suo modo di relazionarsi, questa è senza dubbio la stagione dell’affermazione senza se e senza ma. Nel match di ieri ha dimostrato uno strapotere sul campo che ha davvero lasciato a bocca aperta. La schiacciata in testa a Booker in terzo quarto è già da Top 10 della stagione.
- Shved. Un giocatore dalla classe unica. Un talento che ha la pallacanestro che scorre nelle vene, resa ancor più efficace dall’armonia di un ballerino di danza classica. Sul parquet di gioco è poesia. Eppure, lascia sempre la sensazione di non essere di impatto ai fini del risultato finale come lo sono altri giocatori nella lega. 27 punti, 8 perse e 25 di valutazione sono la spiegazione di quanto scritto.
- Pallacanestro russa. Il tifo russo è il leitmotiv della pallacanestro sul campo: le squadre si affrontano a ritmi blandi, giocando in modo pulito e poi, d’improvviso, un picco di emozioni condensate in una giocata stratosferica e un’esultanza apollinea.
- Il passaggio. Lo ripeterò all’infinito, al costo di risultare ridondante. In questo sport vince chi sa costruire tiri: inventarli salva le partite, non le stagioni. E questo lo si è ben visto nella partita di ieri.