Il Panathinaikos passa a Kaliningrado con il Cska al termine di una gara senza soluzione di continuità. Cinque punti per analizzare il 102-106 finale.
Daniel Hackett
Il play italiano chiude l’esperienza a Kaliningrado con 26 punti di media e 11/17 da 3. Quei due canestri valgono non poco per lui, che in stagione viaggia a 8.19 di media. Non male Daniel, non male.
Kosta Koufos
Il Pana nel pitturato ha 25 punti da Kostantinos Mitoglou (massimo in carriera), nel Cska ancora una volta, dall’addio di Sasha Kaun, deve fare tutto Kyle Hines sotto canestro. Il centro Koufos gioca soli 3’ in un stagione da 8’ a partita.
Un altro errore di mercato nel ruolo?
La gara
Che gira a 2’ dalla fine del tempo regolamentare sull’87-81 per i padroni di casa. I greci infilano un 10-1 di parziale a cavallo con l’OT e si complicano la vita solo nel finale. Sostanziale il risveglio di Wesley Johnson, elemento che in casa greca non ha ancora lasciato il segno, ma che piazza una tripla che cambia il match.
Nick Calathes
22 punti con 3/5 da 2, 3/8 da 3, 17 assist e 40 di valutazione visti anche i 9 falli subiti. Tutto bene Nick?
Mike James
30 punti alla sirena con 10/23 al tiro, 5 rimbalzi e 5 assist. Numeri di un certo valore, ma come un anno fa al PalaDesio MIke James capitola al cospetto di Nick Calathes in un confronto stravinto dal play greco.
Una cosa è certa, al Cska Mike James gioca esattamente come a Milano un anno fa. Stessa centralità, stessa pretesa di isolamento nei momenti chiave. Non è un difetto nè una critica, solo la realtà dei fatti.
Dichiarazioni
Dimitris Itoudis: «Abbiamo rotto il nostro ritmo a 2.40 dalla fine sul +6. E questo non va bene. Non siamo stati efficienti quando invece dobbiamo essere presenti a noi stessi per 40’».
Rick Pitino: «Credo che il Cska sia fortunato, perchè Mike James dovrebbe essere un veterano da 15 stagioni Nba. E’ una grande guardia, come cinque o sei al massimo in Nba. Gioca come uno degli Houston Rockets».
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