Il Fenerbahçe torna a vincere nel giorno di Kill Bill

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Il Fenerbaçhe rispetta i buoni propositi promessi all’indomani del nuovo anno. I ragazzi di coach Obradovic iniziano il 2020 vincendo il match contro l’Olympiacos, tornando così alla vittoria in Turkish Airlines Euroleague dopo ben 4 sconfitte consecutive.

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Il Fenerbahçe rispetta i buoni propositi promessi all’indomani del nuovo anno. I ragazzi di coach Obradovic iniziano il 2020 vincendo il match contro l’Olympiacos, tornando così alla vittoria in Turkish Airlines Euroleague dopo ben 4 sconfitte consecutive.

La compagine turca, per certi versi arriva a dominare il match al Pireo, arrivando addirittura a 19 lunghezze di vantaggio, per poi subire il ritorno dei ragazzi di coach Kestus Kezmura, che nonostante il passivo nel punteggio contro il Fenerbahçe per 87-96, hanno comunque da festeggiare il nuovo Re della Turkish Airlines Euroleague: Vassilis Spanoulis.

Eurodevotion, come sempre, ha seguito quanto accaduto al Pireo e ha visto tutte le sfaccettature che hanno caratterizzato la sfida Olympiacos-Fenerbaçhe. Ecco a voi le 5 situazioni determinanti del Game of the Day del 17° turno di regular season continentale.

  • Il secondo quarto: è davvero #FenerBack? Per chi scrive, è la prima volta che seguo in diretta un match del Fenerbahçe in Eurolega e i recenti risultati, come tutti sappiamo, parlano di una crisi netta e profonda. Per larghi tratti è stato così, specie nella veemente risposta dei padroni di casa ad inizio secondo tempo, ma i ragazzi di Obradovic nel secondo quarto hanno cancellato dal campo l’Olympiacos. Difesa asfissiante, cinismo offensivo le chiavi che hanno portato l’inerzia della sfida in favore della squadra turca con un momentaneo +19 nel punteggio che parla da solo. Il secondo quarto da 30 punti è da #FenerBack, ma il lavoro da fare è ancora tanto…
  • La circolazione Olympiacos: non irresistibile ma la chiave per restare a contatto. Coach Kezmura trova la chiave della possibile rimonta nel cervello di un giocatore straordinario come Spanoulis. Dirige lui tutte le azioni offensive, incalzando il ritmo in difesa e scatenando in contropiede Brandon Paul. Il -6 del terzo quarto è anche opera 23 assist complessivi della squadra di casa. Questo ha messo in crisi l’involuzione difensiva del Fenerbahçe, troppo soft alla ripresa del gioco.
  • Reed vs Williams: elettricisti al lavoro al Pireo. Negli States si dice che i lunghi atletici o i giocatori dalla grande elevazione saltano fino a svitare le lampadine del Palazzo dello Sport. Il caso di Derrick Williams e di Willie Reed rispecchia questa citazione. Il primo si diverte, si dimostra atleta competente e da una mano al tandem Sloukas-De Colo in fase offensiva. Il secondo rimpiazza bene un acciaccato Milutinov e con Printezis dà la scossa al match a cavallo tra secondo e terzo quarto. E’ stata una sfida di grande spessore a dispetto della classifica, ma non sono gli unici protagonisti di una grande serata di basket…
  • Nando De Colo: lui più degli altri l’MVP. Le triple pesanti di Datome, l’ispirazione di Sloukas e il sopracitato atletismo di Williams alcune delle chiavi offensive dell’87-96 che riporta alla vittoria il Fener. In tutto ciò è sempre il buon De Colo ha far impazzire la difesa dell’Olympiacos. Il suo match al Pireo è un clinic realizzativo di cui non smetteremo mai di farne a meno di vedere e rivedere. I suoi 32 punti sono decisivi per il successo turco e possono far sperare bene per il futuro, che si preannuncia tutto in salita.
  • Bow down to King Spanoulis. Non si può non amare questo signore qui, che quest’oggi ovviamente non era escluso da celebrazioni. Quando pensi all’Olympiacos la prima cosa che ti viene in mente è lui. Un uomo dalle mille battaglie, uno che dopo il fallimento Nba si è rimesso in gioco e ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Nella serata di ieri un altro grande traguardo: Spanoulis ha superato Juan Carlos Navarro nella classifica marcatori All-Time della Turkish Airlines Euroleague. Lo fa con uno step-side a 2.37 dal termine della sfida con Derrick Williams quasi completamente addosso. Il tutto ottenuto ovviamente tenendo conto del logorio dei 37 anni che si fanno sentire sempre più, che non appaiono in campo quando lui inizia a sfornare basket illuminante e appagante. Quello che può esprimere una divinità del gioco insieme ai nuovi campionissimi, che da tempo si succedono nei massimi parquet continentali.
Vassilis Spanoulis incoronato miglior realizzatore della storia della Turkish Airlines Euroleague

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