Non si passa all`Astroballe: l`Asvel supera il Khimki con il brivido

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Non si ferma più l`Asvel all`Astroballe: superato anche il Khimki, con qualche brivido nel finale

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Partita al limite della follia, ma divertente quella in terra francese. I padroni di casa del LDLC Asvel Villeurbanne prima scappano sul +19 poi subiscono un parziale di 18-31 nel quarto periodo che riporta il Khimki anche alla parità. Determinante lo 0/2 dalla lunetta di Chris Kramer nei secondi finali, insieme ai canestri di David Lighty. È così 7-2 il record interno dei francesi in Turkish Airlines Euroleague.

Andiamo ad analizzare il 92-88 conclusivo attraverso le 5 situazioni che, a parere di chi scrive, hanno contraddistinto il confronto:

La ricerca russa del lato debole nel primo quarto

Il Khimki esce meglio dai blocchi e dà l`impressione di poter assumere il comando delle operazioni colpendo la difesa di casa laddove presta maggiormente il fianco, ovvero sul lato debole.

Importante il movimento lontano dalla palla e il sapersi spaziare dei giocatori russi. In particolare, il lettone Janis Timma buca i francesi due volte con la tripla dall`angolo mentre Jonas Jerebko va a segno indisturbato con un taglio a canestro pescato da Alexey Shved con i tempi giusti.

La squadra di coach Rimas Kurtinaitis riuscirà solo saltuariamente a esplorare una situazione che avrebbe potuto portargli grandi vantaggi, ma ciò è attribuibile per lo più ai meriti della difesa avversaria, come vedremo meglio nei prossimi punti.

50

È il dato percentuale relativo al tiro pesante dell`Asvel a fine primo tempo. Un 7/14 che è segno di netta discontinuita’ rispetto alle consuete difficoltà dal perimetro espresse fin qui.

La manovra offensiva dei ragazzi di Zvezdan Mitrovic ha quasi sempre un mezzo tempo di gioco di anticipo rispetto alle rotazioni difensive degli ospiti ed è costantemente in grado di trovare l`uomo libero per una conclusione in ritmo e i benefici si notano anche dentro il pitturato, dove il solito potente Tonye Jekiri trascina i suoi a un più che positivo 11/17 complessivo.

La qualità della pallacanestro della squadra di Tony Parker è pienamente testimoniata dalla ratio assist/perse dopo 20 minuti: superlativi i 14 assist, notevoli anche i soli 5 turnovers, considerando anche il tentativo identitario di tenere alto il ritmo e di attaccare gli avversari nei primi secondi dell`azione.

Il fattore terzo quarto

Sta diventando una costante, se non addirittura una regola: al rientro dagli spogliatoi, al termine dell`intervallo, i grigi escono letteralmente gasati e sprigionano una energia insostenibile per i malcapitati ospiti, costretti a cedere il passo.

In questa fase sono stati costruiti i recenti successi contro AX Armani Exchange Milano e Alba Berlino, contro il Khimki giunge un parziale di 24-12 che sembra chiudere definitivamente la partita sul 74-57 al 30′.

I francesi sono asfissianti nella loro pressione sulla palla, raddoppiano con una reattività assurda, mettono le mani addosso, in sostanza fanno perdere la testa ai portatori di palla in divisa blu che, non a caso, progressivamente abbassano la testa e si intestardiscono in tentativi solitari che non fanno che agevolare il compito altrui.

Se si tenta la penetrazione, infatti, si finisce per perdere il pallone al cospetto di una difesa che collassa in area, originando il contropiede tanto amato da una squadra di ottimi atleti. Non va tanto meglio cercando di girare al largo: se si eccettua la mira di Timma, cui è dedicato il prossimo punto, non arrivano grandi soddisfazioni nemmeno dalle conclusioni perimetrali. I 10 recuperi alla sirena di fine periodo sono una spia di questo sfiancante lavoro da parte dei lionesi.

Janis Timma: gran rientro!

Come se non fosse mai stato in infermeria, l`ala lettone riprende il discorso che aveva lasciato in sospeso causa infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per un paio di settimane.

È il migliore dei suoi per distacco, chiude con 20 punti in 27’33” frutto di un 7/12 dal campo nel quale vanno inserite le 6 triple (su un 11 tentate) che hanno dapprima caratterizzato la sua ormai consueta partenza lanciata nel primo quarto, da 8 punti con 3 realizzazioni su altrettanti tiri presi, e che hanno avviato la rimonta ospite negli ultimi 10 minuti di gioco.

Il 27enne nativo di Kraslava, ex di Baskonia e Olympiacos, sembra aver raggiunto la piena maturità cestistica oltre a una completezza tecnica che lo rende pedina indispensabile nello scacchiere di Kurtinaitis il quale, a parere di chi scrive, lo sfrutta fin troppo in chiave esclusivamente perimetrale, per quanto sia in grado di colpire sia costruendosi il tiro dal palleggio che “off the ball”, come direbbe il telecronista di Euroleague TV.

David Lighty: MVP con pieno merito

Concludiamo la parte individuale del nostro focus rendendo onore alla prestazione della guardia dal passato italiano, che sta vivendo una autentica seconda giovinezza in Terra d`Oltralpe.

Determinante in uscita dalla panchina, con 20 punti, 5 rimbalzi, 3 rubate e 27 di valutazione, specialista dell`apparentemente vintage arresto e tiro dalla media, è il tipico giocatore di talento esploso tardi, lasciando dietro di sé il rimpianto per non essere riuscito a esprimere le sue doti nella prima fase della sua carriera.

Nella fattispecie, le vetrine italiane di Cantù e Cremona prima e Trento-Sassari dopo il primo stint all`Asvel tra il 2014 e il 2016, sono state grosse occasioni sprecate per spiccare il volo e presentarsi ai massimi palcoscenici europei molto prima, con ancora magiori carte da giocarsi. Dentro a un roster con diversi elementi portati a offrire esplosivita’ e strappi, lui rappresenta un elemento tecnicamente lineare, quel porto sicuro che lo identifica come una certezza nonché leader silenzioso.

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