Il Khimki supera lo Zalgiris al termine di una gara sempre condotta e di altissima valenza per entrambe le squadre in campo. Per i russi è solo il secondo successo nelle ultime serre partite, per i lituani il ko ko in fila, una delle strisce più lunghe della New Era. 83-74 il finale.
Stefan Jovic
I 25 punti finale sono il massimo in carriera, con 4/4 da 2, 5/6 da 3 . Da segnalare che con Alexey Shved indirizza il match dopo il 49-49 di Lekavicius nel terzo quarto. Sono 25 anche per il russo, ma non si parli di intesa in crescita. Uno dei migliori assistman di EuroLeague, il serbo appunto, si ferma a quota 1: il gioco di Kurtinatis prevede anche per quest’anno solo isolamenti?
Jock Landale
Il Khimki non ha un assetto difensivo ed è senza un centro viste le reiterate assenze di Mozgov, ma la prova di Jock Landale è comunque degna di nota: 24 punti con 7/11 da 2 e 5 rimbalzi. Certo, in quest’ultimo fondamentale è 33-25 Khimki, ma è LeDay a mancare all’appuntamento.
La crisi Zalgiris
Inutile negarlo, quest’anno il miracolo è impossibile. Sarunas Jasikevicius cerca di tenersi un passo a lato del crollo che avviene davanti ai suoi occhi. Nigel Hayes non è all’altezza, Alex Perez è già stato salutato, Zach LeDay non è continuo, e sul mercato è arrivato solo KC Rivers.
Lo Zalgiris è una squadra senza leader, senza esempi, e a Jasikevicius non resta che sorridere davanti alla stampa. Bisogna anche qui «attendere il processo», la gestione di Jasikevicius durerà ancora per molti anni a Kaunas?
La percentuale da 3
Lo Zalgiris tira con il 30.98% da 3. E’ il peggior dato di EuroLeague quest’anno, e il peggiore per i lituani negli ultimi dieci anni. Il Khimki è invece quarto con il 39.20%. Non a caso, nel confronto, uno dice 12/23 e l’altro 5/21…
Sergey Karasev
12’ con 0/3 da 2. L’ala viaggia a 3.5 punti in 13’ di media. Nessuno ne parla, ma l’inserimento di Karasev a Mosca è terrificante. Parliamo di uno dei massimi talenti del basket russo, con alle spalle l’Nba con Cavs e Nets.
Dichiarazioni
Rimas Kurtinaitis: «Grande lavoro in difesa e a rimbalzo. E questo ci ha aiutato anche in attacco».
Sarunas Jasikevicius: «Abbiamo mancato molti tiri aperti Se ne sbagli 16 da 3, di cui 12 comodi, è facile individuare la causa di una sconfitta».