Un Wilbekin dominante è il cuore pulsante di un Maccabi vincente

Il Maccabi prima soffre, poi si prende la contesa meravigliosa contro il CSKA dopo una partita stellare. Sugli scudi Wilbekin e il grande ex Othello Hunter

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Combattere senza sosta. Questa è la ricetta del Maccabi Tel-Aviv in questa stagione. La compagine israeliana, in questa regular season continentale, non smette di stupire e nella serata della Menora Mivtachim Arena gremita di tifosi gialloblu, fa sua la contesa contro i campioni in carica, anch’essi di una bellezza stordente sotto ogni punto di vista del gioco.

Gli uomini di coach Sfairopoulos giustiziano i campioni d’Europa del CSKA Mosca per 90-80, al termine di un match ricco di passione. Uno di quei match in cui ogni situazione è stato messo in mostra tutto ciò che il basket può offrire. Lotta, sudore, determinazione, voglia di emergere oltre le difficoltà, talenti inenarrabili e motivazionali in panchina di un livello inimmaginabile.

Oltre il comando emozionale della sfida, Eurodevotion vi porta come sempre all’interno della sfida, analizzando le 5 situazioni cruciali che hanno deciso la sfida Maccabi-CSKA.

  • Gestire il momento: il confronto fra due squadre mature. La sfida nella sfida è stata prevalentemente mentale. La voglia di sopraffare l’avversario è stata evidente in tutti e 40′. Prima il gioco sublime del CSKA, poi la difesa arcigna del Maccabi e infine il testa a testa intenso fra due cannonieri come Mike James e Scottie Wilbekin. Tutto il meglio del tredicesimo turno, per chi scrive, è riassunto in questi 40 abbacinanti minuti di gioco.
  • L’energia dai possessi difensivi: l’insegnamento di CSKA e Maccabi. Da una parte la ferocia a rimbalzo (44 palloni complessivi conquistati sotto le plance dal CSKA), dall’altra l’efficienza sui cambi e sulla transizione (17 palle recuperate dal Maccabi in questa sfida). Lo spettacolo di Tel-Aviv parte proprio dalla difesa. Il credo di Itoudis e di Sfairopoulos alla massima espressione si vede in ogni possesso. Il lavoro di due coach straordinari è mastodontico in partite del genere.
  • Scottie Wilbekin: dominio con orgoglio. L’orgoglio è la parola chiave della sfida. Quello messo in scena dal grande ex Othello Hunter (career-high da 20 punti, 7 rimbalzi e 20 di PIR) ma soprattutto dal leader tecnico della squadra Scottie Wilbekin. Il talento di Florida State sopperisce ai limiti offensivi della squadra israeliana con una prova da MVP del 13° turno di Turkish Airlines Euroleague. 22 punti, 9 assist e 33 di PIR certificano il lavoro fatto sulla difesa del pick-and roll del CSKA e accendono i riflettori su un giocatore che merita tanta, ma tanta considerazione in più in ambito continentale.
  • Coraggio e consapevolezza: come e dove deve ripartire il CSKA. Una sconfitta è pur sempre dolorosa, ma il coraggio e la consapevolezza nell’essere una squadra di campioni al CSKA non manca. Mike James e la tripla dell’80-80 sono la rappresentazione di una sfida coraggiosa ma rivedibile nelle intenzioni finali. Si sente l’assenza di un giocatore straordinario come Clyburn e in sfide come queste i possessi difensivi devono essere costanti. Il 10-0 di parziale che ha chiuso il match il punto su cui ripartire al meglio nelle sfide di Turkish Airlines Euroleague.
  • Cuore e anima: il motivo per cui sostenere il Maccabi. Per chi scrive, seguo il Maccabi da una stagione e mezza e ho visto tutti i cambiamenti mentali e tecnici di una squadra con potenzialità clamorose. Le parole di coach Sfairopoulos e di tutta la squadra israeliana sono testimonianza di come il cuore e l’anima possa sopperire alle tante assenze della sfida. Con tutti i problemi fisici del caso, il Maccabi fa 90, come la paura. Non vorrei proprio che sia l’anno del ritorno alle F4… L’Europa cestistica è avvisata.

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