Il Baskonia ha sette vite e ritorna alla vitoria a Belgrado grazie a Shengelia e Staukas

Eurodevotion

Baskonia ritrova la vittoria a Belgrado alle prestazioni super di Stauskas e Shengelia

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Pesante vittoria esterna per il Baskonia di Velimir Perasovic nello scontro diretto andato in scena di fronte ai 10000 spettatori della Stark Arena di Belgrado, valido per il turno 13 di Turkish Airlines Euroleague

I baschi mettono alle spalle i recenti crolli contro Panathinaikos ed Efes e portano a casa il terzo successo consecutivo nella capitale serba, laddove non perdono dal lontano dicembre 2014. Si interrompe così la striscia di 3 vittorie consecutive per la Crvena Zvezda.

Analizziamo il 64-72 finale attraverso gli irrinunciabili 5 punti di #eurodevotion:

Fall-Diop giganti dell`area

Fondamentale la presenza dei due centroni nei primi due quarti di gioco, in cui il Baskonia riesce a limitare la vena dei serbi a rimbalzo e a concedere poche penetrazioni dirette al ferro per 16-17 minuti.

Il francese e lo spagnolo combinano per 16 punti, 11 rimbalzi, 3 stoppate e 23 di valutazione, dando l`impressione di dominare la partita a tratti, peraltro anche giocano alcuni minuti insieme con risultati apprezzabili, simbolo del buon lavoro di un Perasovic abile a fornire una veste credibile a una squadra provata dai gravi infortuni (Granger e Garino) e costretta a trovare sempre nuovi equilibri in corsa.

Prova tangibile della geninuita’ della prestazione dei lunghi ospiti sono l`impatto pressoché nullo da parte di giocatori come Derrick Brown, James Gist e Michael Ojo ognuno, a suo modo, potenzialmente letale. Il solo Ognjen Kuzmic alza la voce nel pitturato nella ripresa, ma è fuoco di paglia che non cambia la sostanza della partita.

9-0

3’33” dalla fine del secondo quarto: spettacolare alley-oop di Luca Vildoza, direttamente dal palleggio, sopra il ferro per la schiacciata bimane di Tornike Shengelia.

È massimo vantaggio ospite sul 22-32 e sembra essere il preludio a una lunga passerella rossoblu, con la squadra spagnola apparentemente in controllo totale del match. Invece, da qui alla sirena del secondo quarto non troverà più la via del canestro.

La pressione della difesa di casa si fa dominante e innesca il gioco in transizione dei suoi esterni, che guidano una riscossa che consentirà agli uomini guidati da Dragan Sakota di rientrare negli spogliatoi sul -1 e solamente perché il funambolico lay-up di Mouhammad Faye giunge oltre il suono della sirena. Affare vero per i belgradesi, che però non saranno in grado di far fruttare in due punti nel secondo tempo.

2

Sono gli uomini che fanno la differenza per i baschi nei secondi venti minuti di gioco: Nik Stauskas e il solito Tornike Shengelia.

La guardia-ala canadese da Michigan inaugura la ripresa con 6 punti e l`assist per il canestro in avvicinamento di Michael Eric che scava nuovamente il solco sul 33-42, costringendo Sakota al time-out. Da quel momento risulterà inarrestabile per la difesa biancorossa e correggera’ così il suo season high, che era precedentemente di 16 punti, siglato nel pesante rovescio interno contro Anadolu Efes Istanbul: 22 punti con 6/8 dal campo e 4 triple (terza partita consecutiva con almeno 4 canestri da 3 punti a segno) in 30 minuti di impiego.

L`altro grande protagonista di serata è il georgiano Tornike Shengelia, autore di una nuova prestazione di totale leadership, tecnica e carismatica, anche durante i time-out, nei quali capita non di rado che accompagni il suo coach nelle indicazioni da dare ai compagni.

Solamente i 4 palloni persi sporcano lievemente una partita in cui ha sostanzialmente fatto ciò che voleva quando lo riteneva più opportuno per le esigenze della squadra, ovvero una delle principali qualità dei grandi campioni e non vi è dubbio alcuno che la più completa ala forte del torneo, almeno a parere di chi scrive, faccia parte di questa cerchia speciale.

14

Le palle perse, esattamente come gli assist, della Stella Rossa in una partita in cui il Baskonia è stato bravissimo a isolare Lorenzo Brown dal resto della squadra.

Proprio questa efficace connection era stato il principale segreto del momento positivo serbo mentre ieri sera non si è visto nulla di tutto ciò, per merito di un lavoro partito sul perimetro, con la buona pressione sulla palla di Pierria Henry, uno degli esterni più dotati sotto tale aspetto, e talvolta dei raddoppi, e felicemente completato dalla opera di contenimento in area da parte dei lunghi.

Tutto questo non è bastato certamente a limitare la verve realizzativa dell`ex Toronto Raptors, fra le altre, autore di 20 punti con 14 conclusioni, ma è stato comunque felice investimento alla luce delle prestazioni dei vari Lazic (0 punti in 14 minuti), Baron (9 con altrettanti tiri), Jenkins (4), Dobric (5) e Davidovac (6 con 6 tiri tentati). E desta preoccupazione la sua uscita dal campo a 3’48” dalla sirena finale per una distorsione alla caviglia destra.

Le parole dei coach

Onesta la disamina di Sakota al termine della gara

“Bisogna dire che il Baskonia ha meritato la vittoria perché ha preparato bene la partita. Noi abbiamo avuto un solo giocatore in grado di creare gioco, loro 6 e in differenti posizioni”

Chiaramente soddisfatto della prova dei suoi Velimir Perasovic

“Vittoria molto importante dopo due sconfitte pesanti. Siamo entrati in campo concentrati e siamo riusciti a limitare i loro rimbalzi in attacco e le nostre palle perse, che era importante conoscendo la capacità della Stella Rossa di giocare con grande ritmo ed energia. Siamo stati anche bravi a eseguire in attacco, muovendo la palla contro la fisicità della loro difesa”

Il Baskonia è atteso alla duplice sfida iberica, contro Valencia e Real Madrid, nel doppio turno di settimana prossima mentre la Stella Rossa farà visita al CSKA Mosca prima di ospitare l`Olympiacos.

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