Istanbul torna Costantinopoli per una notte: l’impero di Sloukas

Il Fenerbahçe batte l’Alba Berlino all’overtime grazie a una prestazione straordinaria di Kostas Sloukas, con doppia doppia e 13/13 dalla lunetta

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Il Fenerbahçe della stagione più nera della sua storia recente sta pian piano risalendo la china. Non senza soffrire, la compagine turca allenata da Zeljko Obradovic si è imposta all’Alba Berlino per 107-102 dopo un overtime. Sfida emozionante, con i tedeschi di Aíto García Reneses ben messi in campo e capaci di rimontare dopo un inizio di partita negativo. Dopo cinque minuti supplementari i padroni di casa sono comunque riusciti a conquistare la quinta vittoria stagionale, grazie soprattutto al contributo di Kostas Sloukas.

Analizziamo quanto avvenuto alla Ülker Arena, nella parte asiatica dello stretto del Bosforo, attraverso i nostri consueti cinque punti.

  • Konstantinos “Kostas” Sloukas, MVP a tutto campo

Nel giorno del derby greco tra Panathinaikos e Olympiacos, un greco ha brillato anche nella città che unisce Oriente ed Occidente. Kostas (all’anagrafe Konstantinos) Sloukas si è infatti guadagnato il titolo di MVP della giornata grazie a 23 punti (5/6 dal campo, 13/13 dalla lunetta), 10 assist, 3 rimbalzi, una rubata, 8 falli subiti e 39 di valutazione: la più alta della sua carriera in Turkish Airlines Euroleague. Il suo PIR è stato più elevato di quello registrato da Tyrese Rice, l’eroe del derby greco, che di punti ne ha messi a segno 41. Ma la pallacanestro, si sa, non è solo ed esclusivamente buttarla dentro.

  • Zeljko e Aíto: più di un secolo di pallacanestro in panchina

Aíto García Reneses e Zeljko Obradovic sono i due allenatori più esperti della competizione. Se il serbo in forza ai turchi, nato nel 1960, aveva iniziato la carriera come giocatore professionista nel 1980 e quella da allenatore nel 1991; lo spagnolo, classe 1946, aveva calcato il primo parquet come giocatore nel lontano 1963, e intrapreso la carriera da allenatore dieci anni dopo (1973). Un secolo di pallacanestro abbondante tra i due “maestri” della lavagnetta che si sono trovati uno di fronte all’altro nella massima competizione europea 25 anni dopo le semifinali del 1994, quando il Joventut Badalona allenato da Obradovic si era imposto al FC Barcelona di Aíto per 79-65. La Penya in quell’occasione aveva poi vinto la prima Coppa d’Europa della storia da parte di un club catalano.

  • Fenerbahçe e Alba: due squadre decimate dagli infortuni

I padroni di casa e l’Alba Berlino hanno dato vita a una sfida vivace, divertente, intensa ed emozionante, e questo pur dovendo fare i conti con l’infermeria. Nel Fenerbahçe, infatti, nuovamente privo di Jan Vesely, Nikola Kalinic ha potuto incidere poco, dopo essere stato vittima di un’infortunio al setto nasale, e Nando De Colo è rientrato non al 100% della condizione dopo un mese di assenza, incidendo comunque positivamente con 18 punti. Non meglio le cose da parte tedesca: fuori Tyler Cavanaugh, Tim Schneider, Johannes Thiemann e Bogdan Radosavljevic, firmato per due mesi proprio per far fronte all’emergenza infortuni proveniente dall’Happy Casa Brindisi, e out per una distorsione alla caviglia.

  • Le triple e l’andamento del risultato

Il Fenerbahçe ha chiuso il primo quarto avanti 30-16 grazie soprattutto a un’impeccabile inizio dalla lunga distanza. Melih Mahmutoglu, Gigi Datome e Derrick Williams hanno infatti permesso ai padroni di casa di inanellare un perfetto 6/6 dall’arco a inizio partita, quindi calato per terminare sull’11/26 (42.3%). Dopo l’eloquente primo quarto, l’Alba sapeva che avrebbe dovuto eguagliare o superare questa statistica per poter rientrare in partita. E infatti così è stato: al termine della sfida i tedeschi hanno messo a segno 14/29 (48.3%) in triple. E ai padroni di casa è servito l’overtime per poter vincere il match.

  • L’importanza della precisione dalla lunetta

Fener e Alba hanno lanciato in tutto 59 tiri liberi: record in questa stagione per una partita di Eurolega. La precisione dalla linea della carità, con i padroni di casa capaci di mettere a segno 28/31 (90.3%) tiri liberi, è risultata chiave nel computo finale di una sfida decisa all’overtime. L’Alba ha infatti realizzato 22/28 (78.6%) canestri da un punto. Impeccabili in questo frangente Kostas Sloukas (13/13) e Nando De Colo (6/6). Il playmaker francese è leader stagionale della competizione con 97% in tiri liberi realizzati (32/33). Sloukas è quinto con il 92.7%. Bravo il Fener a far trovare sempre la palla in mano a uno dei due giocatori quando l’Alba Berlino è ricorsa al fallo sistematico nel corso dell’overtime. La mano dei due esperti giocatori non ha tremato, e i turchi hanno conquistato un’importantissima vittoria.

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Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
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