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Prima settimana con doppio turno di Turkish Airlines Euroleague e le squadre iniziano a far trasparire una certa stanchezza. È il caso dell’Anadolu Efes che, dopo quattro vittorie consecutive, l’ultima delle quali 48 ore prima, è caduto pesantemente ad Atene contro il Panathinaikos. 86-70 il risultato a favore della compagine greca che, magistralmente diretta da Nick Calathes, conquista la terza vittoria della stagione.
Analizziamo in cinque punti quanto vissuto all’OAKA.
Il direttore d’orchestra tiene il tempo, e al squadra esegue la sinfonia alla perfezione. Il paragone musicale ci sta. E non solo perché veder giocare Nick Calathes scatena una sorta di estasi artistica, ma proprio per la capacità che, ancora una volta, il playmaker greco ha dimostrato di avere per far scorrere la partita al suo ritmo, scegliendo lui tempo e battute. A livello statistico non è neanche stata la sua miglior prestazione, con 11 punti, 10 assist, 2 rimbalzi e 2 rubate, ma in quasi 36 minuti in campo il giocatore ha stabilito a che gioco giocare. I suoi compagni si sono attenuti al copione e i rivali non hanno potuto far nulla per impensierirlo.
Dalle stelle alle stalle. Come cambiano le cose nel giro di 48 ore! Ne sa qualcosa Vasilje Micic, osannato MVP della sfida di due giorni fa contro la Stella Rossa, con 26 punti e 29 di valutazione, e bacchettato impietosamente da Ergin Ataman in conferenza stampa dopo la scialba prova di Atene. Il playmaker serbo, evidentemente non recuperato dallo sforzo delle ultime gare, non ha brillato, con solo 6 punti, 0/6 in triple e 7 palle perse (-4 di valutazione). Una brutta giornata capita anche ai migliori… Probabilmente spropositata la reazione del coach, che ha definito la prestazione del suo giocatore “inaccettabile” e “anti-professionale”.
L’importanza della panchina greca. Se il Panathinaikos ha battuto con relativa facilità l’Efes, lo deve soprattutto all’eccellente contributo delle seconde linee. I giocatori usciti dalla panchina hanno infatti messo a segno 51 punti (degli 86 totali) e preso 21 rimbalzi per i greci, mentre la panchina dell’Efes ha contribuito con soli 15 punti e 12 rimbalzi. Tyrese Rice (18 punti con 6/8 dal campo), Ioannis Papapetrou (14 punti) e Georgios Papagiannis (10 punti e 7 rimbalzi) hanno dato una marcia in più ai padroni di casa entrando in campo a partita iniziata
Il progressivo adattamento di Wesley Johnson. Si parla spesso di quanto sia complicato per un giocatore di scuola europea adattarsi all’NBA. Anche il cammino inverso non è scontato, soprattutto de ad approdare in Europa è un cestista statunitense ultra-trentenne che ha trascorso tutta la vita oltreoceano. La pallacanestro europea è diversa: c’è magari meno fisicità, ma più tecnica, i ritmi e l’organizzazione delle squadre sono differenti. È il caso di Wesley Johnson, che a 32 anni è atterrato per la prima volta in Europa per mano del Panathinaikos dopo aver giocato in 6 franchise NBA. Dopo un inizio in sordina e con poco protagonismo, l’ala texana sta guadagnando sempre più minuti e aumentando le proprie statistiche partita dopo partita. 7 punti e 7 rimbalzi in 23 minuti per lui contro l’Efes: in crescita.
Gli assist di Calathes e la valutazione di Micic. Con i 10 assist serviti nella partita odierna, Nick Calathes incrementa la sua statistica a 9.2 passaggi decisivi a partita in Europa. Fino a due giorni fa Vasilje Micic guardava tutti dall’alto in basso nella classifica di MVP della stagione ma ora, dovuto al -4 odierno, il serbo è caduto in picchiata, lasciando l’onore momentaneo al suo connazionale Nikola Milutinov dell’Olympiacos, con 21.2 di valutazione media in cinque partite.
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