Cos’è il bello? Una domanda che ci siamo posti in diverse circostanze della vita, ma alla quale non siamo giunti a una risposta definita e assoluta. Cercando risposta in fonti più autorevoli, ci siamo imbattuti nella Treccani che ci ha fornito questa definizione:
“Sebbene molto usate nel linguaggio quotidiano, le parole bello e bellezza sfuggono a una definizione assoluta. Proprio questa indeterminatezza sembra essere il tratto che più le caratterizza e che si manifesta in modo particolare nelle opere d’arte. Non è un caso che, dall’antichità a oggi, il bello e la bellezza siano stati interpretati in modo sempre diverso. Di qui, tra l’altro, la loro inesauribile ricchezza, ossia la capacità che queste nozioni hanno di produrre, nel tempo, significati e valori sempre nuovi e diversi“.
Il bello non ha una definizione ma si presta a interpretazione: così è stata la partita tra Zalgiris e Asvel. Le due squadre non sono di certo le più forti della Lega, né le più belle, ma nel match di ieri vinto dai lituani 70-56 posso dire di aver visto il bello. Non ho la presunzione di definirlo, ma mi sento di condividere tre aspetti della gara che ho ritenuto essere davvero belli.
- Il pubblico di Kaunas. Cosa sarebbe lo sport senza pubblico? Sarebbe bello ed emozionante, ma perderebbe gran percentuale dell’appeal che ha. Il pubblico lituano emoziona, si emoziona, coinvolge e sostiene indipendentemente dal risultato: se la squadra vince è festa, se perde è stata un’esperienza vissuta insieme alla propria fede. Nella partita contro i francesi, il pubblico è stato il fattore in più che ha permesso a Jankunas e compagni di trionfare.
- Tecnica o ritmo?. In questo dubbio, dilemma direbbero i colti, è racchiusa la bellezza della pallacanestro. La tecnica non implica la mancanza di ritmo e viceversa, ma nel match di ieri è stato difficile comprendere il sottile confine tra i due aspetti; eppure proprio quella confusione precisa sulle due metà del campo è stata coinvolgente, bella e ha onorato la pallacanestro.
- Il passaggio. Quanto esalta una schiacciata? Un crossover? Sono sicuro che fanno impazzire e sono dei gesti atletici pazzeschi, ma cosa ne pensate del passaggio? Nel match di ieri il passaggio è stato il metronomo della gara: ha determinato fasi della gara tecnicamente pulite e veloci da una parte e confuse dall’altra. In questo, oltre il risultato finale del match, Zalgiris vs Asvel è stato un bel match.
Se avete l’occasione, vedetela