Zalgiris – Asvel: che cos’è il bello?

Zalgiris – Asvel: il bello di una pallacanestro fatta di passione.

0 0
Read Time:2 Minute, 2 Second

Cos’è il bello? Una domanda che ci siamo posti in diverse circostanze della vita, ma alla quale non siamo giunti a una risposta definita e assoluta. Cercando risposta in fonti più autorevoli, ci siamo imbattuti nella Treccani che ci ha fornito questa definizione:

Sebbene molto usate nel linguaggio quotidiano, le parole bello e bellezza sfuggono a una definizione assoluta. Proprio questa indeterminatezza sembra essere il tratto che più le caratterizza e che si manifesta in modo particolare nelle opere d’arte. Non è un caso che, dall’antichità a oggi, il bello e la bellezza siano stati interpretati in modo sempre diverso. Di qui, tra l’altro, la loro inesauribile ricchezza, ossia la capacità che queste nozioni hanno di produrre, nel tempo, significati e valori sempre nuovi e diversi“.

Il bello non ha una definizione ma si presta a interpretazione: così è stata la partita tra Zalgiris e Asvel. Le due squadre non sono di certo le più forti della Lega, né le più belle, ma nel match di ieri vinto dai lituani 70-56 posso dire di aver visto il bello. Non ho la presunzione di definirlo, ma mi sento di condividere tre aspetti della gara che ho ritenuto essere davvero belli.

  • Il pubblico di Kaunas. Cosa sarebbe lo sport senza pubblico? Sarebbe bello ed emozionante, ma perderebbe gran percentuale dell’appeal che ha. Il pubblico lituano emoziona, si emoziona, coinvolge e sostiene indipendentemente dal risultato: se la squadra vince è festa, se perde è stata un’esperienza vissuta insieme alla propria fede. Nella partita contro i francesi, il pubblico è stato il fattore in più che ha permesso a Jankunas e compagni di trionfare.
  • Tecnica o ritmo?. In questo dubbio, dilemma direbbero i colti, è racchiusa la bellezza della pallacanestro. La tecnica non implica la mancanza di ritmo e viceversa, ma nel match di ieri è stato difficile comprendere il sottile confine tra i due aspetti; eppure proprio quella confusione precisa sulle due metà del campo è stata coinvolgente, bella e ha onorato la pallacanestro.
  • Il passaggio. Quanto esalta una schiacciata? Un crossover? Sono sicuro che fanno impazzire e sono dei gesti atletici pazzeschi, ma cosa ne pensate del passaggio? Nel match di ieri il passaggio è stato il metronomo della gara: ha determinato fasi della gara tecnicamente pulite e veloci da una parte e confuse dall’altra. In questo, oltre il risultato finale del match, Zalgiris vs Asvel è stato un bel match.

Se avete l’occasione, vedetela

About Post Author

Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

Turkish Airlines Euroleague Round 4 : MVP - Starting 5 - Coach

Le scelte di Eurodevotion   MVP Sergio Rodriguez (Olimpia Milano) – Leader e padrone assoluto della gara contro il Fenerbahçe. 30’02” di qualità assoluta per la squadra prima che in proprio. Si è perfettamente calato nel ruolo che Messina gli ha affidato. Con una perfetta gestione dello sforzo può portare […]

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading