Olimpia vs Fenerbahçe è Messina vs Obradovic: finalmente!

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In campo al Forum domani sera alle ore 2045

 

La storia di un duello che ha fatto… la storia

Ettore vs Zele, Zele vs Ettore. C’è qualcosa di mitologico in un duello che non potrebbe essere definito diversamente in questa lega. 13 trofei in 27 anni («Sì ma lui ne ha nove ed io quattro…» ci disse il coach milanese lo scorso anno), 4 successi consecutivi e perfettamente alternati dal 2006 al 2009, un record combinato di 684 W e 283 L in quei 27 anni. Si potrebbe continuare per ore con i record di questi due fenomeni assoluti della panca…

Limitandoci a quanto accaduto nell’Eurolega riunita del nuovo millennio possiamo dire che non è stato uno scontro equilibratissimo («Obradovic è il mio Achille» disse Messina prima della finale del 2009) sull’asse Bologna, Atene, Treviso, Madrid, Istanbul e Mosca: 8-4 il record a favore del Coach serbo, ma soprattutto tre finali su tre, tutte per diverse ragioni storiche. Zele banchettò alla tavola apparecchiata per il “repeat” bolognese proprio in Piazza Azzarita nel 2002 (89-83 Pana), poi ci furono i duelli indimenticabili del 2007 (Pana-Cska 93-91) e del 2009 (ancora i greci sui russi 73-71), due gare che per molti sono il meglio prodotto dalla pallacanestro europea nella storia. Interessante e significativo notare come di quelle 12 sfide menzionate, tutte si siano concluse con uno scarto massimo di 10 punti, con l’eccezione della penultima, in stagione regolare 2013/14, quando il Fener asfaltò il Cska 86-60.

L’ultima gara è datata 6 dicembre 2013 e fu colpo esterno turco a Mosca.

Il piacere di un duello ritrovato si fa certezza di pallacanestro di alto livello perché due menti cestistiche di questo valore non possono regalarci nulla di diverso.

Nella “lega degli allenatori” non c’è “partita degli allenatori” più nobile di questa.

I numeri

Record positivo (2-1) per  Milano e specularmente negativo per il Fenerbahçe attualmente. Le squadre affrontano un calendario inizialmente ben bilanciato per i milanesi mentre terribilmente complicato è quello dei turchi.

Le difficoltà turche da oggi derivano parecchio da un “pace” che porta ad 80,7 possessi a gara, terzultimo posto in EL, mentre Milano è ad 82, non eccellente ma significativamente migliore. La qualità di quei possessi si traduce rispettivamente in 73,3 e 76 punti.

Il “net rating” (differenza tra punti segnati e subiti ogni cento possessi) è negativo per entrambe: -1,7 milanese (DRAT 94,4 e ORAT 92,7) ed un importante -7 sulla sponda asiatica di Istanbul (DRAT 97,9 e ORAT 90,9).

Il 18,2% di quei possessi si traduce in una persa (inusuale vederli ultimi) per la squadra di Obradovic, con il 19% (solo 11mi) che si chiude con un assist. Per i biancorossi molto meglio il 14,6% di perse (5ti) ma peggio gli assist a 17 (13mo posto).

120% di rapporto tra assist e perse per Messina e misero pareggio in questo dato per Obradovic. In questo caso il campione di tre gare è poco significativo.

Se il coach italiano parla di difesa a metà campo che comincia a funzionare non lo fa certamente a caso: Milano è prima nella percentuale  concessa da tre (26,3%) ed ottava da due (52,5%) mentre gli avversari concedono il 38,8% da tre (13mi) ed il 54,4% da due (14mi).

Infine il Fener conclude da tre il 39,3% (38,2% a segno) dei possessi offensivi, mentre l’Olimpia lo fa il 33,7% (40,3% la percentuale di realizzazione). A rimbalzo turchi che raccolgono il 50,5% dei palloni disponibili (70,2% difensivi e 31,3% offensivi) mentre la squadra italiana è al 47,9% (64,85 difensivi e 31,5% offensivi).

I protagonisti

Detto dei due Coach, assoluti dominatori della scena, è importante sottolineare come per la prima volta Obradovic dovrebbe avere a disposizione il roster al completo, sebbene con tanti elementi ancora non al top. Messina sarà ancora senza Nedovic e Mack, con Gudaitis ai primi passi europei.

I lunghi turchi, se in condizione almeno media, potrebbero fare la differenza, sulla base di doti tecniche superiori agli avversari, solo però se sapranno risolvere l’enigma Scola. Coprirlo anche sul perimetro ( e qui conterà molto il cambio sistematico di Obradovic) per non cadere nella trappola in cui è finito il Panathinaikos ed attaccarlo sistematicamente per caricarlo di falli. Se Milano avrà qualcosa da Tarczewski e Biligha la faccenda cambierà.

Rodriguez sarà, con Micov e Scola, la chiave offensiva milanese, anche in virtù di quanto sopra: il pick and roll tra lo spagnolo e l’argentino propone scelte al limite per la difesa e questa è la ragione per cui il Chacho dovrà sovraesporsi offensivamente.

Stesso discorso per De Colo, contro cui l’Olimpia dovrà saper difendere su nove metri, senza lasciare nulla soprattutto in quel “mid range” dove Nando è fenomeno assoluto.

Datome in crescita e Williams chiamato ad una prova finalmente di impatto anche offensivo potrebbero essere posizioni in cui Milano faticherà e chiederà un altro miracolo difensivo a Brooks in stile Oaka. Sloukas difficilmente sarà ancora la brutta copia di quello vero vista nei primi turni.

Per entrambe le squadre, ma questo è scontato per tutta la Turkish Airlines Euroleague, la precisione dei tiratori sugli scarichi farà la differenza.

Le chiavi

In un contesto tecnico molto simile, con diversi giochi riconducibili ai celeberrimi “weak” e “strong” di San Antonio, togliere ritmo alla transizione offensiva avversaria sarà senza alcun dubbio la carta determinante da giocare. Il Fener delle prime giornate è arrivato troppo spesso agli ultimi secondi del possesso in emergenza, proprio perché non è entrato nei giochi col dovuto ritmo.

 

pop zele ettore

La qualità dei blocchi, per entrambe, sarà altrettanto determinante, soprattutto in presenza di due squadre che non fanno dell’atletismo estremo (meglio il Fener quando al 100%) la loro qualità principale.

La gestione delle penalità, principalmente per Milano, è fattore di altissima importanza poiché vi sono alcuni elementi ai quali non si può rinunciare in una gara così complicata.

Il gioco in post, fondamentale in tutti e due i sistemi, se ben bilanciato con il resto delle opzioni offensive, giocherà ruolo determinante ed in quest’ottica i rientranti Gudaitis, ma soprattutto Lauvergne e Vesely peseranno tantissimo.

Il pronostico

Fenerbahçe di 4 punti con una gara presumibilmente sotto i  72-74 punti per chi la perderà.

La curiosità

Il Fenerbahçe ha vinto le ultime 10 sfide con Milano, per record totale di 11-3 nella nuova  Eurolega. L’ultimo colpo milanese è datato 2014, con la straordinaria impresa della squadra di Luca Banchi, nella notte della Ulker Arena in cui si registrò l’espulsione di Coach Obradovic.

Considerando le tre “big” Cska, Real e Fener, vincitrici del trofeo dal 2015 in poi, nelle tre stagioni della “nuova era” l’Olimpia è 0-18.

 

 

 

 

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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