David Blatt Olympiacos | Epilogo
Quel che la stampa greca contesta a David Blatt è poi un difetto di personalità. Sulla panchina del Pireo serve un duro, un coach che non abbia problemi a ribaltare uno spogliatoio.
Questo sarebbe mancato all’ex Maccabi Tel Aviv: «Non è un duro». Simpatico, amato dalla stampa e dai tifosi, ma non un duro.
Era davvero questa la carenza di David Blatt? Certamente una personalità forte sarebbe servita in un club che ha perso stabilità economica, che ha iniziato una lunga battaglia contro tutti i livelli del basket greco, abbandonando il campionato e ripartendo nell’A2 nazionale, il tutto con alle spalle il mancato accesso ai playoff di EuroLeague.
Ma un uomo simile esiste? Un coach può davvero lavorare in queste condizioni? E’ la domanda che probabilmente si starà ponendo in queste ore il primo candidato alla successione, Georgios Bartzokas.
Si dice che sia il nome giusto, che ora proprio da Boston stia prendendo in considerazione l’offerta, forte del sostegno di stampa, società e tifosi.
Sul curriculum di Bartzokas poco da dire, ma ricordiamo che al principio dell’autunno 2014 fu costretto a dimettersi. La causa? La rabbia di un popolo dopo il ko in un derby di Coppa di Grecia con il Panathinaikos. Lo stesso popolo che ora lo rivorrebbe. Stranezze di un mondo stranissimo. Il basket greco.
Stranissimo, e affascinante proprio per questo. Ecco perchè non sono da escludersi due alternative: la permanenza sino a fine stagione dell’assistente Kestutis Kemzura o la chiamata di Vangelis Angelou, già nello staff tra il 2010-2012, e alla guida dell’Efes nel 2013-2014 in attesa di Dusan Ivkovic. Attualmente, è all’Aris Salonicco.