Non poteva iniziare in un modo migliore l’avventura del LDLC ASVEL Villeurbanne nella nuova era di Turkish Airlines Euroleague. 82-63 il risultato finale per una vittoria meritata contro l’Olympiacos, spento dopo un buon avvio.
Entriamo nello specifico con l’analisi attraverso i consueti 5 punti di Eurodevotion.
26-16: se l’apertura del match è stata di marca biancorossa, l’opposto si può dire dell’ultimo quarto durante il quale le due squadre giocano con un’energia totalmente differente: l’Olympiacos sembra completamente sulle gambe e si affida alle iniziative estemporanee dal palleggio di Vassilis Spanoulis e Brandon Paul, nonché all’esperienza di Printezis. Dall’altra parte, Taylor continua a guidare un’orchestra in cui la circolazione di palla è fluida e consente a David Lighty di punire ogni ritardo delle rotazioni “reds” e a Jekiri di collezionare seconde opportunità da rimbalzo offensivo.
MILUTINOV, PRINTEZIS E..POI? nuova stagione, vecchie certezze per un Olympiacos che si è appoggiato molto ai suoi totem, che alla lunga hanno sofferto le “attenzioni” della difesa in grigio, pronta a raddoppiare concedendo qualcosa in più sul perimetro, zona da cui è arrivato un pessimo 4/17. Sappiamo che la pallacanestro di Blatt richiede degli automatismi dai tempi di gestazione piuttosto lunghi, ma questa competizione non aspetta nessuno e il coach americano ha bisogno di un contributo ben più solido dai vari Cherry, Paul e Rubit per non lasciare sole le stelle della squadra.
RAPPORTO ASSIST/TURNOVERS: anche qui c’è poco confronto, a testimonianza di una qualità di pallacanestro ben differente: 17/9 il saldo del team di Lione, 13/13 per gli ospiti. Con questo dato è pressoché impossibile vincere in trasferta in Eurolega, su qualsiasi campo.