Alba – Zenit: l’Eurolega richiede più precisione

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Sapevamo dal momento in cui sono stati stilati i calendari della nuova stagione che il match tra Alba Berlino e Zenit San Pietroburgo non avrebbe regalato uno spettacolo all’altezza della più esaltante competizione d’Europa, ma quello che abbiamo visto nel match di ieri tra le due neo entrate ha dimostrato che c’è ancora tanto da fare per stare a livello delle altre.

Alba v Zenit è durata 8 minuti, il tempo che Berlino prendesse le misure sugli avversari e iniziasse a prendere il controllo del match in entrambe le metà del campo da gioco, dettando i ritmi e cercando di seguire le indicazioni di coach Garcia per dare solidità al proprio sistema, anche in caso di avversari più strutturati dello Zenit. Il match termina 85-65.

Due temi importanti che sono emersi da questo incontro sono stati le rotazioni difensive e l’intensità del gioco, sia in attacco che in difesa.

Le rotazioni difensive sono necessariamente da migliorare per entrambe le squadre. Le crisi difensive sulla circolazione di palla delle squadre in attacco è giustificata se la circolazione stessa è di livello e di lettura, perciò ieri non era questo il caso. Le difese non hanno comunicato bene tra di loro e questo è il primo aspetto da migliorare (anche velocemente) per poter competere in Eurolega.

L’intensità è tanto in questa Lega, unita a capacità tecniche e tattiche è devozione. Nella partita di ieri, complici anche le belle partite che ci ha regalato il primo giovedì di Eurolega, l’intensità nelle giocate è stata troppo bassa, quasi da EuroCup.

È stata interessante la prestazione di Nnoko, centro dell’Alba che ha alzato notevolmente il livello di intensità sul campo da gioco e, con un buon margine di crescita tecnica, può regalarci molte emozioni.

Migliorare è necessario per entrambe, per Zenit e Alba, se vogliono poter competere in questa Lega. Noi ce lo auguriamo, affinché l’Eurolega ci regali uno spettacolo di livello ancora più alto!

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Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
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