3 squadre per 3 scopi differenti: alla scoperta della stagione di Real, Maccabi e Zenit

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Primi tornei nazionali già assegnati e stagione in Europa ufficialmente al via nei massimi campionati già dalla settimana appena trascorsa. A tutto ciò manca l’inizio della Turkish Airlines Euroleague. Giovedì 3 ottobre è la data cerchiata in rosso da tutti gli appassionati del basket continentale, quella che sancisce l’inizio di una lunga stagione di palla a spicchi europea.

Quest’oggi, il quarto appuntamento di Eurodevotion vi porta alla scoperta di altre tre grandi realtà cestistiche pronte a darsi battaglia nei 18 campi d’elite in Europa.

3 squadre, 3 obiettivi, 3 scopi differenti nella prossima stagione: quest’oggi vi portiamo alla scoperta di Real Madrid, Maccabi Tel-Aviv e la novità Zenit San Pietroburgo.

REAL MADRID

Insieme al Fenerbaçhe di Obradovic e al CSKA di Itoudis, il Real Madrid parte ai nastri di partenza come una delle favorite della massima competizione continentale.

5 F4 consecutive, di cui 2 concluse in gloria certificano il lavoro certosino e impeccabile sul piano tecnico-tattico di un coach capace, competente e soprattutto vincente come Pablo Laso pronto a guidare ancora una volta i Blancos sul tetto d’Europa.

Dal possesso decisivo (in questo caso in senso negativo del termine) contro la corazzata russa alle Final Four della Fernando Buesa Arena alla vittoria della SuperCopa de Espana della settimana scorsa, l’ “Armata Blanca” ha scelto la squadra e sopratutto la strada della continuità nel segno di un grande alto tasso tecnico per riprovare a vincere in Europa con le migliori forze a propria disposizione, senza disdegnare la volontà nel voler puntare a giovani interessantissimi dalla propria fucina di talenti, che vede protagonista anche il nostro Matteo Spagnolo.

Ai saluti Klemen Prepelic e Gustavo Ayon (discorso che sarà ripreso tra pochissimo), il Real ha battuto il colpo Jordan Mickey come sostituto di Walter Tavares nel ruolo di big-man. Successivamente dalla Joventud Badalona arriva la sorpresa dell’ultimo Mondiale: Nicolas Laprovittola, attore protagonista in cabina di regia con lo straordinario Facundo Campazzo.

Il roster poi tutto completamente confermato: da Causeur, Rudy Fernandez a Llull in guardia, passando da Anthony Randolph, Jeffery Taylor e l’argentino Gabriel Deck ad aggiungere fisicità nel front-court. In più il jolly Jaycee Carroll e i due giovani Garuba e Nakic, pronti all’esordio con i più grandi.

Roster di livello e coaching staff d’eccellenza dunque, come garanzia certificata di voglia di continuità e perseveranza nel raggiungere successo e gloria europea. Il Real Madrid anche in questa stagione promette battaglia. Chissà se questa volta sarà il terzo “anello europeo” in 6 anni per i Blancos...

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MACCABI TEL-AVIV

Con lo spauracchio delle squadre greche apparentemente senza rivali in chiave nazionale, un Baskonia che potrebbe rivelarsi più ostico del dovuto, la massiccia rivoluzione targata Olimpia Milano, uno Zalgiris che non va mai sottovalutato e il Khimki additato da tutti come papabile rivelazione della prossima Turkish Airlines Euroleague, a Tel-Aviv l’entusiasmo non manca.

Il Maccabi Tel-Aviv, dopo la seconda parte di passata stagione incredibile messa in scena in campo nazionale e continentale, ha davvero grande chance in questa stagione di poter entrare ufficialmente tra le prime 8 forze del Vecchio Continente, dopo aver accarezzato il sogno Playoff fino all’ultima giornata.

Dopo il deludente Spahija-bis della passata stagione, il Maccabi sceglie ancora la continuità con coach Ioannis Sfairopoulos. La differenza sostanziale è che le idee del coach ellenico ex Olympiacos ripartono dall’aggressività in difesa messa in mostra nella passata stagione.

Chiavi in mano in cabina di regia a Scottie Wilbekin, atteso alla stagione di riscatto insieme a Nate Wolters arrivato per rinforzare il ruolo di playmaking per la compagine israeliana. Sandy Cohen e Elijah Bryant le novità più interessanti nel ruolo di guardia guidati dalla garra difensiva del capitano John Di Bartolomeo.

Poi i pezzi forti del mercato: il ritorno di Omri Caaspi aggiunge grande qualità dall’arco ed esperienza su più fronti difensivi. Quincy Acy deve dimostrare di non essere la classica meteora alla nuova ricerca di sé stesso. La conferma di Tarik Black nello spot di big man aumenta la profondità e le rotazioni a disposizione di coach Sfairopoulos visto l’arrivo del campione d’Europa Othello Hunter a garantire fisicità ed esplosività sotto le plance.

Infine grande curiosità per i giovani Tyler Dorsey (prospetto interessantissimo come lo è stato Johnny O’Bryant III nella passata stagione), Yovel Doosman e Dani Avidja: anche loro davvero possono essere decisivi nelle rotazioni e possono influire molto bene nel sistema di gioco richiesto da coach Sfai.

La chiave per essere tra le prime otto forze d’Europa? Restare sul pezzo. Vero che in patria le rivali non sono così competitive, ma disconnettersi nei momenti chiave del match è sempre stato un difetto per la compagine israeliana per tutta la stagione. Con la stessa intensità difensiva messa in mostra i Europa e un leggero miglioramento per quanto concerne le scelte offensive potrebbe portare ai Playoff. In questo caso,però, non si parla di vera e propria impresa, ma di obiettivo raggiunto con successo.

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ZENIT SAN PIETROBURGO

La vera novità, la vera scoperta di questa stagione di Turkish Airlines Euroleague ormai al via.

Lo Zenit San Pietroburgo arriva come una delle realtà tutte nuove a questo palcoscenico dopo la wildcard ottenuta al termine della passata stagione. Assieme al Khimki e ai più quotati avversari del CSKA di coach Itoudis avrà da lottare su due fronti, con lo svantaggio di non avere le stesse risorse a propria disposizione a livello di profondità.

Andrew Albicy in guardia, reduce dallo strepitoso mondiale cinese culminato con la medaglia di bronzo con la Francia di Rudy Gobert&Co., coadiuvato dalla stella assoluta della squadra Gustavo Ayon arrivata dal Real Madrid, forma la spina dorsale di una squadra piena zeppa di giocatori russi di media/bassa fascia di livello in Eurolega. Nonostante ciò i vari Ponkrashov, Pushkov, Zubkov, Voronov e compagnia cantante saranno guidati da Alex Renfroe, Colton Iverson e Will Thomas per un cammino europeo che li vede come i rookies più temibili della competizione.

A guidarli tatticamente ed emotivamente un coach che il palcoscenico europeo della palla a spicchi lo conosce benissimo e con minuziosa cura potrebbe rivelare ogni piano partita estremamente interessante: Joan Plaza. L’ex head coach di Malaga e Zalgiris sarà chiamato a dar filo da torcere contro tutto e tutti, ma sopratutto nel cercare di rendere ancor più una mina vagante una squadra all’esordio nella massima competizione cestistica continentale.

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