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Stagione ormai alle porte: Focus su Efes, Zalgiris e Baskonia

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Secondo appuntamento di presentazione delle squadre che parteciperanno alla Turkish Airlines Euroleague 2019-20.

Il focus di oggi si occuperà dei seguenti team: Efes, Baskonia e Zalgiris.

Le tre squadre si sono qualificate ai play-off nella passata stagione ed una di questa, l’Anadolu Efes, si è addiritura “arrampicata” fino alla finale persa contro il CSKA Mosca.

ANADOLU EFES

La compagine di Ergin Ataman ha soltanto un modo per poter migliorare la propria campagna europea rispetto alla scorsa stagione: vincere la massima competizione.

Obiettivo difficile, forse impossibile, ma quanti avrebbero pensato di vedere la squadra di Istanbul nella finale di Vitoria?

Continuità e solidità sono stati gli elementi chiave del roster che ha raggiunto l’atto conclusivo nella passata edizione.

Linearità dimostrata anche nelle operazioni di mercato in cui, una volta confermato il nucleo chiave, vi sono stati sostanzialmente soltanto due cambiamenti con gli arrivi di Singleton e Peters.

Ataman, fresco campione di Turchia, è ancora il timoniere per una squadra con ancora voglia di stupire e che personalmente colloco tra le prime cinque nel prossimo ranking di Euroleague.

 
ZALGIRIS KAUNAS

I lituani sono il classico esempio di un sistema in grado di esaltare le individualità che ne fanno parte.

Coach Jasikevicius è da alcuni stagioni il direttore d’orchestra di un gruppo che, nonostante lo scetticismo in fase di pronostici, si qualifica puntualmente per i play-off.

Pangos, Toupane sono due classici esempi di giocatori cresciuti nell’orchestra lituana.

L’estate è stata accompagnata da alcuni addii dolorosi (White, Davies, Westermann, Walters) ma anche dalle solite scommesse.

Due su tutte: Alex Perez , 26 anni ex Banvit, e Zach LeDay reduce da una stagione non semplice all’Olympiacos.

Giocatori che sembrano perfetti per essere esaltati dal sistema Jasikevicius.

Prospettive? A costo di fare l’ennesima brutta figura non mi sento di considerare i lituani tra le magnifiche otto ma sottovalutare il team di Kaunas potrebbe essere assai pericoloso.

BASKONIA

Il Baskonia, per la seconda estate consecutiva, ha cambiato molto.

L’inopinata eliminazione ai quarti di finale del campionato ACB (0-2 contro il Saragozza) ha cancellato quanto di positivo fatto in Europa favorendo una nuova mini rivoluzione.

Le partenze sono state decisamente pesanti: Poirier su tutti, ma anche Hillard, Voigtmann e Huertas sono state colonne portanti della squadra basca.

Perasovic potrà contare su alcune interessanti novità.

La più “eccitante” è rappresentata da Nik Stauskas, rookie in Europa, dopo essere stato ottava scelta assoluta al draft del 2014 dai Sacramento Kings.

Sotto canestro, per sostituire Poirier e Voigtmann, sono arrivati Michael Eric, uno dei più positivi del Darussafaka nella passata stagione, e da Sassari Achille Polonara, atteso al definitivo salto di qualità.

Gli argentini Garino e Vildoza, galvanizzati dall’ottimo mondiale, Shengeila, Granger e Shields sono i confermati di maggiore spessore per una squadra che insieme a Maccabi, Olimpia Milano e le greche mi sento di collocare un gradino sotto le mie personalissime magnifiche sei (Cska, Fenerbahce, Efes, Real Madrid, Barcellona, Khimki)

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