Sfairopoulos: Crescere come sistema difensivo di squadra è la nostra sfida più importante

0 0
Read Time:2 Minute, 15 Second

Ioannis Sfairopoulos, coach del Maccabi Tel Aviv, ci ha dedicato minuti importanti dopo la fine della gara in cui il suo Maccabi ha battuto, abbastanza nettamente, i padroni di casa del Panathinaikos. Oggi sarà finale con l’Olimpia di Ettore Messina per aggiudicarsi il prestigioso Pavlos Giannakopoulos Tournament.

Sempre in controllo e dimostrando già una buonissima organizzazione, gli israeliani hanno spesso mostrato il grandissimo livello di talento di cui dispongono.

E’ proprio da questo talento che abbiamo voluto partire con il Coach, che ringraziamo per la grandissima disponibilità, educazione e rispetto mostrato dedicandoci così tanto tempo.

– Coach, noi abbiamo imparato a conoscere ed ammirare la tua organizzazione difensiva al Pireo. Ritieni che allenando una squadra come questo Maccabi, con tantissimo talento a disposizione, il passo avanti più importante sia una crescita sia individuale che di squadra nella metà campo difensiva?

Assolutamente sì. Abbiamo alcuni che sono ottimi difensori, altri meno, ma dobbiamo imparare a farlo di squadra. Se cresciamo lì allora si potrà parlare di vera crescita.

Sempre riferendoci a quel talento, che noi pensiamo sia tantissimo e molto ben distribuito tra i ruoli, credi che se si arriverà ad una transizione offensiva a buon ritmo, abbinata a quella difesa di squadra di cui si è parlato, il tuo Maccabi possa ambire a competere con le migliori 4 di Eurolega?

(Sorriso… ndr) E’ presto, sappiamo bene quanto sia lungo e duro il percorso. Dobbiamo lavorare giorno dopo giorno ed attraverso questo lavoro capire dove siamo e cosa ci manca per fare un passo in avanti ulteriore. E sappiamo bene anche  quanto forti siano le favorite.

So che voi coach non mate parlare dei singoli ma ho alcune cosette che vorrei sapere su due tuoi atleti…

OK, vai.

Deni Avdija, che abbiamo imparato ad amare durante un’estate per lui importante: cosa possiamo spettarci già alto livello da lui?

(il sorriso, quando para di Deni, è splendido… ndr) E’ un giocatore a pieno titolo del nostro roster e  può già fare bene, ma dobbiamo lasciargli il tempo di cui ha bisogno senza esagerare. Oggi magari non lo hai visto benissimo perché ho dovuto sacrificarlo da 4, ruolo in cui non si è allenato. Avevo fuori Casspi, Acy e Caloiaro in quel ruolo, ma Deni si è applicato ed è cosa apprezzabilissima.

Tyler Dorsey, la cui carriera universitaria è sufficiente a pensare che possa fare grandi cose in Europa e che mi pare avere tutto per poterlo fare.  Dove deve crescere?

Deve comprendere molti meccanismi del gioco europeo di alto livello, integrare bene il suo talento con la squadra e crescere nella metà campo difensiva: così il futuro può essere ricco di soddisfazioni.

Grazie Coach, io domani “romperò” ancora…

Nessun problema, a domani.

 

 

About Post Author

alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

Ottima Milano, buon Maccabi: Oaka ci regala due protagoniste di Turkish Airlines Euroleague.

La cornice era importante, il torneo era importante e le valutazioni, più che il risultato, sarebbero certamente state importanti. L’Olimpia di Ettore Messina sapeva tutto ciò ed ha giocato la due giorni ateniese nel migliore dei modi attualmente possibili, aggiudicandosi il prestigioso Pavlos Giannakopoulos Tournament. Finale tirata con un Maccabi […]

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading