Site icon Eurodevotion

Scrimmage serio e di classe: #italbasket a valanga sulle Filippine

Annunci

Doveva essere la gara spauracchio per tante ragioni. Perché l’esordio è sempre delicato, perché c’era una preparazione a singhiozzo per due uomini chiave e perché, se mai non fosse bastato tutto ciò, Petrucci ci aveva messo un carico di pressione ulteriore con quel «voglio la finale» il cui significato e la cui utilità  francamente nessuno ha nemmeno lontanamente capito.

Poi a volte la notte è meno buia di quanto te l’hanno descritta ed allora ecco che le Filippine restano… le Filippine, un paese appassionato di basket alla follia, fin dagli anni in cui il giovedì sera il Palalido era “sold out” per i tornei tra tutti i cittadini asiatici che vivevano nel capoluogo milanese e non solo. Ma per un Mondiale ci vuole di più.

108-62: poco da dire. Azzurri che fanno il proprio dovere al meglio.

Exit mobile version