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Ettore Messina tra carisma, leadership ed una comunicativa straordinaria.

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Incontro informale con i media, prima dell’allenamento pomeridiano del mercoledì, ed una volta di più emerge tutta la personalità di un uomo che ha già fatto la storia della pallacanestro europea e che è prontissimo a scriverne altri capitoli di assoluta rilevanza.

Come da nostra consuetudine, proviamo a valutare le parole di Coach Messina nell’ottica di quanto si vuole costruire a Milano.

Evidente la chiarezza di idee e la motivazione che sta dietro alle decisioni. Noi di Eurodevotion lo abbiamo sostenuto per due mesi, su Mike James si tirava tutti a indovinare. Quel che conta è che lo staff abbia deciso e lo abbia fatto con totale consapevolezza e condivisione di motivazioni ed intenti. Spazio per i fraintendimenti non ce n’è grazie ad una chiarezza di comunicazione notevolissima.

Ottimismo che si mischia perfettamente al realismo. Le cose stanno così, inutile dirne altre senza senso.

Risposta secca a noi che domandavamo se il giocatore fosse mai stato sul radar biancorosso in virtù delle sue grandi doti di passatore dal post eScegliere non solo, ruolo che nel sistema di Messina è  sempre stato importantissimo.

Assunzione di responsabilità legate al proprio ruolo e condivisione delle stesse con gli uomini chiave. Di solito nelle grandi organizzazioni si fa così.

Si torna al realismo di prima ed alla chiarezza di intenti.

Nessuno spazio a voci od insinuazioni di alcun tipo. Le scelte sono fatte.

Le chiavi dell’autobus sono in tasca a questi due.

Ci sono 5 favorite, ma sarà il concetto di squadra a vincere. “Messiniana” al 100% come idea.

A nostra domanda, Ettore conferma che i russi non vogliono più essere soltanto i moscoviti “di scorta”.

Il legame con “il più bravo di tutti” resta ed un nuovo capitolo di una già scintillante carriera come quella di Messina ricomincia arricchito da un’esperienza unica. C’è umiltà e voglia di rimettersi in gioco facendo tesoro di quanto appreso.

Il giusto valore dato sia alla “preseason” ed uno sguardo più in là, visto da chi sa come vanno queste cose.

La conferma dei valori, ben oltre il cestistico, di Gigi e la conferma che tra uomini di un certo spessore si accettano le scelte altrui. Senza raccontarsi balle inutili.

Fattore esperienza confermato come importante, ma soprattutto il grande “vecchio” valore di scegliere cercando di conoscere a 360 gradi il mondo dei giocatori, per quel che danno in campo e fuori. Quando Milano dominava in Europa, Toni Cappellari i giocatori li sceglieva così.

Stimolato da noi sulla necessità di un QI cetstistico di alto livello per la sua pallacanestro, Ettore usa l’ama dell’ironia che però è molto, molto reale.

Qui c’è tutto Messina. Chiaro, diretto e “Popoviciano” come nessun altro. Nessuna possibilità di male interpretare alcun concetto, ancora il già citato realismo su giocatori ed infortuni e spiegazione completa di ogni scelta.

Questo è stato fattore determinante in negativo nel recente passato milanese. Ettore ha idee anche qui molto chiare che, con parecchia umiltà,  vuole mettere alla prova di un calendario ancor più complicato che nella stagione scorsa.

Per un uomo che non ha lesinato critiche senza fronzoli al movimento italiano si tratta di un’importante apertura. Dobbiamo lavorare tutti insieme per tornare importanti.

Punto da non sottovalutare. Un grande Coach come Ettore arriva da un mondo dove gli attuali problemi di Eurolega sono all’ordine del giorno da anni. Non è vantaggio da poco e qualche scelta ci lascerà a bocca aperta, come quello di Pop, anche quando multato…, in NBA. Uno staff di alto livello è fondamentale in questa competizione. Nel nostro piccolo lo indichiamo da sempre, anche come pesante criticità passata milanese.

Il nucleo italiano… Chiaro che Melli e Datome sarebbero stati il top, ma costruire per crescere con il meglio disponibile è chiave assoluta in Eurolega ed ovunque. L’esempio citato dell’Oly, così come il Real, sono lezione da seguire per tutti. In fondo anche un Mantzaris, che non è Spanoulis, ha scritto pagine decisive.

La grande incognita Olympiacos, che ci porta direttamente ad un pensiero a David Blatt ed alla sua straordinaria e drammatica lettera aperta recente.

Umanità e forza d’animo. Preferiamo non aggiungere altro se non #blattstrong.

Due cose. Ettore ci concederà che questo è un grande cambio comunicativo rispetto al passato: si guarda avanti e si valuta con oggettività un vantaggio rispetto agli altri. Molto interessante quel «li troverò stanchi, mentalmente e fisicamente». Altri Coach sostengono che dopo le Nazionali i giocatori arrivano in piena forma e molto pronti. Sarà  molto istruttivo valutare questa difformità di vedute.

Ettore Messina, non ci stancheremo mai di dirlo, è un “upgrade” clamoroso per tutto il movimento europeo, non certo solo per Milano. Una delle ragioni in più per cui ci attendiamo l’Eurolega più bella di sempre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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