Come (e se…) cambiano i rapporti di forza tra le big di Eurolega

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Cska, Real e Fenerbahçe. Sempre loro, da anni al vertice del basket europeo ed assolute dominatrici in Turkish Airlines Euroleague.

L’ultima squadra a strappare il trofeo che non appartenesse a questa ristretta è stata il Maccabi  di David Blatt nel 2014 a Milano, dopodiché la sequenza è stata Real, Cska, Fenerbahçe, Real e Cska.

Tutte le finali sono state giocate da questi club, fatta eccezione per il recente episodio di Vitoria, dove l’Efes si è seduto al tavolo delle grandi. Nelle ultime 5 edizioni dell’atto finale tutte e tre le superpotenze si sono sempre qualificate, tranne il caso del 2016 a Berlino, dove il Real fu assente a causa della sconfitta (0-3) con lo stesso Fenerbahçe nei Playoff.

Come si stanno muovendo i tre club di Mosca, Madrid ed Istanbul in vista della prossima stagione?

CSKA MOSCOW

Per i campioni in carica si sapeva sarebbe stata un’estate di duro lavoro, visti i ben nove contratti in scadenza, a seguito dei quali sono stati diversi gli addi, decisamente pesanti. Del tutto da ricostruire il reparto guardie, il migliore dell’intera lega. Via Cory Higgins (Barcelona), via De Colo (Fenerbahçe), praticamente via pure Sergio Rodriguez (ricercato da mezza Europa), è stato riconfermato solo Daniel Hackett.

Dentro Darrun Hilliard (Baskonia), praticamente fatta per Janis Strelnieks (Olympiacos), è stata presentata un’offerta importante a Malcolm Delaney, straordinario condottiero del Kuban da Final 4 nel 2015. Se il giocatore non avrà il contratto che cerca in NBA, avremo un CSKA nuovo di zecca e con caratteristiche assai differenti dal passato. Stazza e centimetri da vendere nel reparto arretrato ed una nuova sfida per Itoudis, un uomo che ha già portato ben 15 giocatori al primo trionfo europeo, tra il 2016 ed il 2019.

Importantissimo anche l’arrivo di Johannes Voigtmann (Baskonia), ala-pivot tedesca di grande rendimento che può dare una dimensione perimetrale del tutto nuova al reparto lunghi moscovita.

Ufficiale anche l’addio di Alec Peters, che pare molto vicino all’Efes.

Tra i rinnovi, fondamentale quello di Will Clyburn, MVP delle F4, al pari di quello di Kyle Hines. Al momento “free agent” Othello Hunter.

REAL MADRID

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Poche mosse ma assai ben calibrate per un club che è reduce da una stagione tecnicamente molto positiva. Due sconfitte all’ultimo respiro in Copa del Rey ed in Eurolega non sono certo a parlarci di negatività: se è vero che Real deve fare rima con successo, è altrettanto vero che la competitività di Laso ad alto livello non ha eguali nell’ultimo decennio, in particolare negli ultimi cinque anni.

Rinnovi eccellenti quelli di Fabien Causeur, di Walter Tavares e di Jeffery Taylor, nonché di grande importanza l’anno aggiuntivo di Felipe Reyes, che allungherà la sua serie di record come leggenda “blancos”.

Gustavo Ayon ha dato l’addio ufficiale, alla ricerca di una nuova esperienza NBA, così come Ognjen Kuzmic è tronato alla Stella Rossa, dopo due anni in cui non ha mai praticamente giocato con la “casa blanca”.

Nel reparto lunghi è attesa l’ufficialità dell’arrivo di Jordan Mickey, colpo che potrebbe avere un impatto devastante sul torneo, sottovalutato da troppe parti.

Ad inizio giugno Marca, fate sempre attendibilissima, aveva parlato di un accordo con Nicolas Laprovittola, reduce da una stagione fenomenale in ACB con Badalona: non se ne è saputo più nulla. Probabile si tratti di attesa di sviluppi sull’eventuale futuro di Campazzo.

Klemen Prepelic, chiuso dalla straordinaria longevità di Jaycee Carroll, potrebbe andare in prestito.

Di certo si cerca un 1-2 che possa dare respiro alla coppia Campazzo-Llull: soprattutto quest’ultimo necessita di un utilizzo meno pressante dopo il grave infortunio di due stagioni fa, mentre per l’argentino sembravano suonare sirene NBA, al momento meno intense rispetto a qualche settimana fa. Chiaro che un eventuale partenza del fenomenale playmaker lancerebbe Madrid sul mercato dei nomi pesanti, anche se oggi, a livello europeo, quelli maggiori sembrano già avere contratti.

FENERBAHCE BEKO

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L’epilogo difficile dopo Vitoria e la sconfitta in gara 7 di finale nazionale, sempre contro l’Efes, ha dato il via ad una situazione di profondo rinnovamento che è diventata “forzata” dalla partenza in direzione NBA di Melli e Guduric. Tra rinnovi ed estensioni importanti, si è mantenuto intatto il cuore della squadra, sull’asse Sloukas-Datome-Vesely, nonché allungando il rapporto con gente del calibro di Dixon, Mahmutoglu e Duverioglu.

Si cercavano sostanzialmente tre profili base: un 1-2 con punti nelle mani in grado di creare dal palleggio, un altro giocatore nel ruolo che desse profondità al reparto (Sloukas troppo solo dopo l’infortunio di Ennis) ed un 4 che coprisse il buco lasciato da Nick Melli.

E’ arrivato il capolavoro con la firma di Nando De Colo, mentre è in essere un discorso con lo Zalgiris per Leo Westermann (la fonte, sempre molto attendibile, è Donatas Urbonas).

Pierria Henry resta pista percorribile che interessa, mentre l’iniziale discorso su Chris Singleton sembra non avere basi di fondamento.

Da valutare la posizione di Joffrey Lauvergne, assente da fine febbraio, che ha contratto ma le cui condizioni fisiche sono ovviamente oggetto di grandi attenzioni da parte del club.

 

In sostanza si può tranquillamente dire che tutte  tre le superpotenze europee stanno lavorando molto bene sui propri roster, anche in presenza di rivoluzioni necessarie dovute a scadenze ed addii importanti. Difficile pensare che per arrivare in fondo non si debba, come sempre, fare i conti con loro. Lo straordinario Efes del 2018/19 ed il Barcellona dal mercato clamoroso sono lì a bussare. Ma questa è storia di “contender” che tratteremo separatamente.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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