Venezia va sul 3-2 e fa un passo verso lo scudetto

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Tra le mura amiche del Taliercio, l’Umana Reyer Venezia si aggiudica gara 5 ed ottiene il primo match point per vincere il tricolore. Infatti tra due giorni in quel di Sassari, i lagunari se dovessero vincere si cuciranno ufficialmente lo scudetto sulle canotte. Dopo un primo quarto in cui i padroni di casa rimangono sempre avanti senza però allungare in modo importante, nel secondo periodo i veneziani volano sul +12, ma la Dinamo non ci sta ed accorcia al 20′ sul 38-34. Venezia in avvio di ripresa però, trova il massimo vantaggio della serata (48-34), ma il cuore dei sardi è infinito ed infatti nei primi minuti dell’ultima frazione, sono solo tre i punti da recuperare. Gli uomini di coach Walter De Raffaele non si fanno intimorire e nel finale riallungano sulla doppia cifra di vantaggio e mettono definitivamente la parola fine.

78-65 il punteggio finale della sfida che andiamo ad analizzare  attraverso i soliti cinque punti.

The Austin Daye Show

Se Venezia dovesse vincere lo scudetto, uno dei principali candidati per aggiudicarsi il titolo di MVP delle finali è proprio lui. Infatti, anche ieri sera il classe’88 si è reso protagonista di un’altra grande prestazione. Austin Daye ha chiuso 20 punti (4/5 da 2, 3/4 da 3 e 3/3 dalla lunetta) 7 rimbalzi, 22 di valutazione in 20′. Insomma c’è poco da dire, Daye vuole vincere il tricolore e vuole farlo da protagonista.

Rashawn Thomas e Marco Spissu

Non bastano le ottime performance fornite dai due giocatori in maglia bianco blu ad evitare il terzo k.o nella serie. Per il lungo di Oklahoma City (20 punti e 10 rimbalzi)e 19 di valutazione, mentre per il playmaker sardo 17 punti con (2/3 da 2, 3/5 dalla lunga distanza e 4/6 a cronometro fermo). In vista di gara 6, coach Gianmarco Pozzecco avrà bisogno di più protagonisti se vorrà forzare la serie a gara 7.

Sotto le plance

Nonostante il successo, anche in gara 5, l’Umana Reyer Venezia ha sofferto nella lotta a rimbalzo. Infatti, i padroni di casa hanno catturato 34 rimbalzi di cui (5 in attacco e 29 in difesa).

La compagine ospite invece, ne ha conquistati 43 di cui (12 offensivi e 31 difensivi). Da evidenziare gli 11 di Dyshawn Pierre e i 10 di Rashawn Thomas. 

La conferenza del Poz

Nella conferenza post partita coach Gianmarco Pozzecco decide di togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo le dichiarazioni fatte dal presidente di Venezia, Federico Casarin su il Gazzettino. Il numero uno dei veneziani aveva parlato del diverso numero di falli fischiati nelle partite giocate in Sardegna. Di seguito le parole del coach della Dinamo: «Qualcuno di voi ha mai giocato una finale scudetto? No, io si. C’è qualcuno che di voi che ha mai giocato una finale da infortunato ? Io, si. Sapete quanto mi è girato il c…? Ditemi voi cosa devo fare? Devo cambiare il mio modo di essere? Devo piangere. Andatevene affanculo. Quelli che piangono se ne vadano affanculo tutti. Io non piango. Non piango. Gioco da quando ho quattro anni. Non piango. L’unica cosa che esigo è che i miei giocatori non si facciano male. Perché sono miei figli. Perché Stefano Gentile è figlio di Nando ed anche figlio mio. Viviamo in un mondo di m….. Abbiamo una cultura sportiva in questo c…. di paese che fa schifo. Ho vissuto cento volte più felice di tutti quelli che piangono. Avete visto Venezia-Trento? Bella, bella, bella. Giochiamo in un catino. E cosa faccio? Non mi lamento. Qua dentro non si può giocare a pallacanestro. Una finale non si può giocare. Sapete perché tiriamo più tiri liberi? Perché sono quattro mesi che andiamo sempre in area. Haynes ha tirato quattordici tiri da tre punti, noi tutti insieme diciassette. Allora lasciatemi in pace. E vi dico. L’unica cosa che mi dispiace, non me ne frega nulla di vincere o perdere lo scudetto. Non voglio che ci sia nessuno di voi che si permetta di scrivere che io sono nervoso per la partita. 
Spero solo una cosa. Di perdere anche la prossima».

Win or go home

Sarà questo il motto della Dinamo Sassari in vista di gara 6. In questo momento si trova sotto 3-2 nella serie ed è con le spalle al muro, ma occhio a pensare che sia già finita, perché nel basket tutto può accadere. Se i sardi vorranno ritornare al Taliercio dovranno fare la partita della vita e sbagliare il meno possibile, cercando di coinvolgere più uomini possibili. Dall’altra parte c’è Venezia, che sa quanto sarebbe importante vincere la partita per potersi cucire sul petto un altro scudetto. Chi vincerà? Difficile dirlo. Noi amanti della pallacanestro speriamo solo che possa essere una bella partita, giocata da tutte e due le squadre con rispetto e correttezza nei confronti degli avversari perchè sennò il tutto si trasforma in una e vera bagare e non ne vale la pena.

 

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