Venezia vs Sassari: le anti-Milano per eccellenza in campo, chi riuscirà a ripetersi?

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Il tempo dell’attesa è finalmente terminato ed è tutto pronto per la finale scudetto 2019. Da una parte l’Umana Reyer Venezia guidata da coach Walter De Raffaele, che per arrivare a giocarsi un’altra finale ha dovuto sudare ben più di sette camice. Infatti, i lagunari hanno eliminato sia la Dolomiti Energia Trentino che la Vanoli Cremona dopo cinque partite.

Dall’altra invece, la Dinamo Sassari di coach Gianmarco Pozzecco, che per ritornare in finale ha trovato sul proprio cammino prima la Happy Casa Brindisi e poi l’Armani Exchange Milano, entrambe eliminate con un secco 3-0

Attraverso i consueti cinque punti vi presentiamo la sfida

I precedenti di questa stagione

In questa annata le due squadre si sono incontrate in tre occasioni: due volte in Regular Season e nei quarti di Coppa Italia a Firenze.

Il bilancio è di 2-1 in favore dell’Umana Reyer Venezia, che in entrambi i confronti in campionato ha avuto la meglio, vincendo di misura in Sardegna (83-86) e di otto lunghezze in casa (98-90).

Nel capoluogo toscano l’esito fu diverso, con la Dinamo Sassari del “Poz” (all’esordio sulla panchina dei sardi), che vinse al foto finish in rimonta con una magia di Cooley (88-89).

Tra Walter De Raffaele e Gianmarco Pozzecco lo score è in perfetta parità sull’1-1 perché, nella gara di andata in campionato sulla panchina di Sassari sedeva coach Vincenzo Esposito. Per l’allenatore livornese è la seconda finale, mentre per il nativo di Gorizia la prima da allenatore dopo le tre disputate da giocatore.

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Per l’Umana Reyer Venezia e la Dinamo Sassari è la seconda finale a distanza di pochi anni.

Se si guarda in casa dei lagunari bisogna ritornare alla stagione 2016-2017, quando sul parquet di Trento, gli uomini di coach De Raffaele vinsero lo il tricolore chiudendo la serie sul 4-2.

Mentre in terra sarda quando si pensa alla parola scudetto, i ricordi risalgono all’annata 2014-15, quella del famoso “triplete”, culminato con la vittoria decisiva in gara 7 al PalaBigi di Reggio Emilia.

Mitchell Watt vs Jack Cooley

Tra le tante chiavi di questa serie ci sarà sicuramente la sfida tra i pivot delle due squadre. Infatti, Mitchell Watt e Jack Cooley sono tra i principali terminali offensivi delle due compagini.  Il centro veneziano dopo aver chiuso in crescendo la serie contro Trento, è stato di vitale importanza in quella contro i lombardi. Finora è riuscito a limitare Dustin Hogue e Mangok Mathiang, ma ora se la vedrà con Jack Cooley, che dopo aver dominato contro i pugliesi e i milanesi è pronto a punire anche i veneziani.

Il nativo di Goodyear (Watt) ha una media di 12.9 punti a partita, mentre Il classe ’91 (Cooley) viaggia a quota 13.8.

Insomma, ci sono tutti gli elementi per fa si che sia un bella lotta tra due, non ci resta che metterci comodi e gustarci il duello.

Occhio al fattore campo 

Si dice che, chi abbia il fattore campo a proprio favore parte leggermente avvantaggiato, ma attenzione perché non è sempre stato così. Su undici finali a sette sfide, in nove occasioni è stato così, ma in due no.

Il primo esempio fu la Montepaschi Siena di coach Luca Banchi che nella stagione 2012-13 contro la Virtus Roma ribaltò il fattore campo vincendo la serie 1-4 conquistando il settimo scudetto consecutivo.

Il secondo caso fu proprio quello della Dinamo Sassari nell’annata 2014-15, che contro la Grissin Bon Reggio Emilia vinse 3-4. 

Come due anni fa i veneziani hanno il fattore campo a proprio favore, ma occhio per i sardi sanno come si fa ad eliminare questo piccolo vantaggio e in questa post season non hanno avuto troppe difficoltà a vincere lontano dalle mura amiche.

Le condizioni delle due squadre 

A distanza di soli tre giorni, dopo il successo ottenuto in gara 5 contro Cremona, questa sera Venezia ritorna in campo  per giocarsi il primo atto della finale playoff 2019 (ore 20.45). I veneziani arrivano a questa sfida con tanta stanchezza fisica e mentale, ma con la consapevolezza che giocarsi una finale non capita proprio tutti i giorni e che il bello deve ancora venire.

Sassari, invece ritorna a riassaporare il profumo del parquet a distanza di una settimana, dopo aver eliminato in gara3 l’Olimpia Milano al PalaSerradimigni, con l’obiettivo di centrare la ventitreesima  vittoria in fila e di provare a conquistare quello scudetto che all’inizio dei playoff sembra solo un sogno, ma ora non più…..

 

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