Venezia è in finale, ma Cremona esce a testa alta

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Umana Reyer Venezia e Dinamo Sassari saranno queste le due squadre che si sfideranno al meglio delle sette partite per conquistare il tricolore della stagione 2018-19.  Infatti, in gara 5 tra Vanoli Cremona e l’ Umana Reyer Venezia è la compagine veneziana ad uscire con la vittoria. Nonostante la sconfitta i cremonesi escono a testa altissima da questo confronto, con la consapevolezza di aver disputato una stagione straordinaria. Dalla vittoria della Coppa Italia, al secondo posto in stagione arrivando alla prima semifinale playoff: un’annata che non verrà dimenticata così facilmente ed infatti i tifosi della Vanoli, i quali hanno ringraziato i propri beniamini con una meritata standing ovation.

In casa Venezia, invece si festeggia per la seconda finale raggiunta negli ultimi tre anni sotto la guida di coach Walter De Raffaele. Fin dalle prime battute i lagunari dimostrano di essere più lucidi e chiudono il primo tempo in vantaggio sul +16 (33-47). Nella ripresa gli ospiti allungano il gap sulle ventitré lunghezze di vantaggio, ma nell’ultimo periodo con orgoglio i ragazzi di coach Meo Sacchetti provano la disperata rimonta arrivando al -7, ma non basta perchè è Venezia a vincere il match ed andare in finale.

69-79 il punteggio finale dell’incontro che andiamo ad analizzare attraverso i cinque punti

La chiave

A fare la differenza tra le due squadre è stata la lucidità e la durezza mentale mostrata dall’Umana Reyer Venezia, che ha condotto per tutti i 40′ il ritmo della gara. La Vanoli Cremona ha giocato con la pressione di essere davanti al proprio pubblico e di non essere abituata a giocare partite di questo genere. Inoltre da sottolineare la differenza a livello numerico di giocatori tra le due squadre.

Michael Bramos ed Austin Daye 

Non c’è bisogno di fare presentazioni per questi due giocatori, che quando cominciano a giocare come sanno sono davvero molto pericolosi. Per quanto riguarda Michael Bramos (22 punti in 32′). E’lui che dà il via alla fuga della sua squadra nel primo tempo, ed è sempre lui, che nel momento decisivo realizza la tripla della vittoria. Oltre al giocatore greco bisogna anche parlare di Austin Daye (20 punti in 28′). Entrambi hanno disputato un match di grande solidità e per vincere questo tipo di partite c’è bisogno di giocatori di questo genere.

Il tiro dalla lunga distanza di Cremona

Andando a dare un’occhiata alle statistiche non si può non notare la bassa percentuale al tiro da tre punti della Vanoli Cremona, che si affida molto al tiro dalla linea dei 6.75. Nella sfida di ieri, i lombardi hanno chiuso il 16% (4/25), davvero troppo poco per poter pensare di vincere una gara 5. 

Meo Sacchetti 

Nel post partita, il coach della Vanoli Cremona analizza così il k.o: «Non siamo riusciti a capire dopo cinque partite che se si lascia giocare una squadra come l’Umana Reyer Venezia, non si può vincere. E’ normale che rimanga l’amarezza per questa sconfitta, seppur contro una squadra di livello. Da domani penseremo al cose positive di quest’annata, ma oggi é giusto che rimanga un po’ di amarezza in particolare modo per il primo quarto. Nella mia testa, mi aspettavo di aggredire la partita dall’inizio e di avere problemi di falli dopo pochi minuti; invece é stata la Reyer ad esaurire il bonus prima di noi. Ha vinto con merito Venezia, e visto quanto hanno esultato, penso che per loro non sia stato semplice spuntarla. Ora andrò a casa, mi berrò una Ichnusa, se la trovo, entrando sùbito in clima finale. E non chiedetemi per chi farò il tifo perché tanto lo sapete benissimo.  E’ stato un piacere trascorre la stagione con questi ragazzi che l’hanno resa molto bella, e a cui rimarrò sempre legato».

Walter De Raffaele 

Un sorridente e soddisfatto Walter De Raffaele commenta così il successo che vale la finale «Abbiamo giocato la miglior partita della stagione, proprio nel momento più difficile. Desidero evidenziare i 41 punti della panchina, in una partita controllata per l’intera durata, in cui abbiamo difeso con grande intensità. Stasera MarQuez Haynes non ha segnato, ma ci ha dato una grande mano in difesa. Michael Bramos ha indirizzato la partita e l’ha chiusa con l’ultima tripla; in mezzo tanta sostanza. Ho chiesto alla sua mamma se ha un fratello gemello, ma ha detto che li ha finiti. Nell’ultimo periodo della stagione, abbiamo tagliato parecchi difetti, e ribadisco che dalla partita contro Brescia ho ritrovato la mia squadra, anche attraverso scelte forti, come l’esclusione di Daye dopo la partita contro Bologna, che ci ha restituito il miglior DayeRaggiungiamo la seconda finale in tre anni, risultato che rispecchia la qualità del lavoro. Ringrazio i miei giocatori, i miei assistenti, il club, i tifosi, specie quelli che ci sono sempre, ma anche quelli che ci sono solo quando fa loro comodo. Ringrazio la mia famiglia perché negli ultimi sei mesi non ho fatto far loro vita. Desidero fare i complimenti a Cremona tutta per la stagione intera: ai giocatori, al club, all’allenatore, al pubblico uno dei più corretti in assoluto. Ora affrontiamo Sassari dell’amico Gianmarco Pozzecco, a cui colgo l’occasione per trasmettere i miei complimenti; non perde da parecchio tempo, l’ultima l’ha persa con noi. Speriamo…»

 

 

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