Scacco matto dell’Efes al Fenerbahce

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Non succede, ma se succede….. è stato questo il motto di coach Ergin Ataman prima di affrontare la semifinale contro i rivali del Fenerbahce. Alla fine è successo ed ora manca solo un ultimo sforzo per vincere la Turkish Airlines Euroleague 2019 e diventare campione d’Europa, coronando cosi un’ottima stagione. Dopo un primo tempo all’insegna dell’equilibrio chiuso in vantaggio dall’Efes (40-45), nel secondo non c’è stata più partita. La banda di coach Ataman, trascinata dalle giocate del duo Larkin – Micic ha mandato in tilt un Fenerbahce privo di energia.

73-92 il punteggio finale della gara che come di consueto andiamo ad analizzare mediante i 5 punti

Shane Larkin – Vasilije Micic

Sono loro due gli eroi e gli artefici del successo ottenuto sulla compagine di coach Obradovic. Larkin dopo aver chiuso la stagione regolare con 10.1 punti di media ed raggiunto quota 19.6 ai playoff, è riuscito a fornire una prestazione davvero molto spettacolare. La Fernando Buesa Arena non è rimasta indifferente a tutto ciò e a fine gara lo ha omaggiato con una vera e propria standing ovation. L’ex Baskonia e Boston ha messo a referto ben 30 punti (4/5 da 2, 5/9 da 3, 7/8 TL), 7 assist, 7 rimbalzi e 43 di valutazione. L’altro grande protagonista di serata è proprio Micic, il quale ha realizzato 25 punti (7/9 da 2, 3/6 dalla lunga distanza, 2/3 dalla lunetta) con 27 di valutazione, confermando cosi i progressi visti durante tutta l’annata.

Differenza a rimbalzo 

Tra i tanti dati statistici non si può non evidenziare la netta superiorità dell’Efes sotto canestro, rispetto alla truppa di Obradovic. Gli uomini di Ataman hanno catturato ben 43 rimbalzi di cui 31 in difesa e 12 in attacco. Il Fenerbahce invece, ha chiuso con 25 (19 difensivi e 6 offensivi). 

Jan Vesely

Dopo aver dominato la regular season ed aver giocato la serie contro lo Zalgiris Kaunas  con qualche acciacco, Vesely ha vissuto la vigilia delle F4 con un grosso dilemma: giocherò oppure no? Alla fine è riuscito a farcela, ma nonostante ciò la sua squadra ha sentito e non poco la mancanza di Jofrey Lauvergne e Gigi Datome. Se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno, il numero ventiquattro in maglia Fenerbahce ha disputato una buona gara. Il pivot ceco ha segnato 14 punti (6/7 da 2, 2/4 a cronometro fermo) e 14 di valutazione in 30′. Non si può dire invece lo stesso in difesa dove ha sofferto e non poco la fisicità degli avversari, in modo particolare quella di Bryant Dunston (10 rimbalzi catturati). 

La delusione di Zejiko Obradovic 

Un amareggiato Obradovic commenta così il k.o: «Voglio congratularmi con l’Efes per la splendida partita che ha disputato stasera ed ha merito di giocarsi la finale di domenica. Sono molto dispiaciuto per la mia squadra per come è finita. Il principale problema di oggi è stata la nostra difesa e in modo particolare l’uno contro uno. Nonostante i soli 13 assist di squadra hanno chiuso con ben 92 punti segnati. Concludo con ringraziare tutti i nostri tifosi che come al solito ci hanno sostenuto fino alla fine. Dopo aver giocato davvero un ottimo basket per tutta la stagione, questa sconfitta mi fa molto male».

La soddisfazione di Ergin Ataman

Un entusiasta coach Ataman si presenta in sala stampa con il suo solito carisma: «In tutte le partita che abbiamo giocato non è mai mancata l’intensità e anche stasera lo abbiamo fatto vedere. In particolare voglio elogiare la difesa fatta su Sloukas, Dixon e Vesely. Inoltre, siamo stati bravi a correre con Micic e Larkin e questo ci ha permesso di trovare tiri aperti. Questa è la nostra pallacanestro e cosi si gioca nel basket moderno. Da evidenziare anche la grande prova difensiva di Bryant Dunston. Manca una sola partita per vincere il trofeo. Shane Larkin? Spettacolare». Il coach turco conclude con ironia: «Non ho bisogno di comprare i biglietti per Ibiza per l’amministratore della Turkish Airlines è un mio amico e se io faccio una promessa la mantengo. Se vinciamo tutti a Ibiza».

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