Cory Higgins: Adoro le sfide, al CSKA ce ne sono di nuove ogni giorno. La mia crescita è merito di Itoudis

Eurodevotion

Grande protagonista del percorso stagionale compiuto dal CSKA Mosca, Cory Higgins si è raccontato ai microfoni di Eurodevotion a pochi giorni dal via della Final Four.

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Grande protagonista della stagione del CSKA Mosca, Cory Higgins è uno dei giocatori di maggiore talento a disposizione di Dimitris Itoudis. Cresciuto molto nel corso dei suoi quattro anni in Russia, fino a diventare – insieme a Clyburn – una risorsa unica in uscita dalla panchina, il giocatore americano si appresta a disputare la quarta Final Four di Turkish Airlines EuroLeague consecutiva.

A pochi giorni dall’evento di Vitoria, Higgins ha parlato ai microfoni di Eurodevotion, analizzando e contestualizzando la sua crescita all’interno di un sistema eccelso come quello moscovita, soffermandosi poi sul percorso di avvicinamento del CSKA alla Final Four.

-Hai raggiunto la quarta Final Four consecutiva con la maglia del CSKA Mosca: quali sono le sensazioni nell’arrivare alla fase finale del torneo?

Ci sono grande motivazione, un po’ di gioia ma anche la consapevolezza che la nostra missione non è finita perché vogliamo chiudere la stagione vincendo il trofeo.

-Contro il Baskonia avete giocato due gare molto dure in trasferta, vincendole. Quanto è importante, da un punto di vista sia tecnico sia mentale, arrivare alla Final Four producendo una grande pallacanestro?

È stato molto importante per noi, perché siamo andati a giocare due partite molto difficili in trasferta: in particolare la terza partita è stata una vera e propria ‘do-or-die game’. Essere andati avanti 2-1 ci ha portato dei benefici a livello mentale; inoltre abbiamo mostrato di sapere lottare in una gara simile a quelle che ci troveremo ad affrontare nel corso della Final Four.

-Nei tuoi anni al CSKA hai spesso agito da sesto uomo. Ti piace questo ruolo?

Non ho preferenze nel partire dalla panchina o in quintetto, è importante fare le cose di cui ha bisogno la squadra nel momento in cui entro in campo facendomi trovare pronto in ogni circostanza.

-Negli ultimi due anni sei cresciuto come realizzatore, all’interno di un platoon system come il CSKA. Cosa sono le cose più importanti da fare per giocare in una squadra così forte?

La cosa più importante è essere efficienti in allenamento e in partita, dobbiamo essere in grado di convivere con altri grandi giocatori sul parquet sapendo cosa vuole l’allenatore.

-Il CSKA ha una grande mentalità vincente: riferendoti a te, ti piace questo tipo di mentalità? E quanto è dispendiosa?

Mi piace molto questa mentalità perché amo le sfide e qui ogni giorno ce ne sono di nuove. Non ci sono giorni facili nel nostro lavoro, ma amo vestire questa maglia consapevole delle alte richieste. Mi piace tutto ciò.

-Sei un grande difensore e le squadre vincono spesso i titoli partendo dalla difesa. In un sistema così forte offensivamente è più facile avere un buon impianto difensivo?

Penso che con tanti giocatori in campo devi essere in grado di fare diverse cose per rimanere in campo più a lungo. Essere un buon difensore mi differenzia da tanti giocatori che ci sono in Europa.

-Quanto è stato importante avere un coach come Dimitris Itoudis per la tua crescita?

Il coach è stato molto importante per la mia crescita, mi ha voluto qui. Dai miei primi anni a ora sono cresciuto molto in quello che faccio in campo e molto di questo è suo merito, perché mi ha messo in condizione di eseguire e dimostrare che posso essere molto efficace in diversi aspetti del gioco.

-Qual è la chiave per passare dall’essere una squadra che raggiunge la Final Four a una squadra che vince la Final Four?

Ci sono molti dettagli, in ogni partita di pallacanestro ci sono tante cose che possono accadere. Ogni giocatore può essere decisivo e quindi bisogna essere sempre al meglio delle proprie possibilità in ogni momento della partita.

 

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