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La notte dei verdetti in Turkish Airlines Euroleague. Sarà anche quella dell’Olimpia Milano?

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La premessa deve essere chiara: Milano è dove doveva essere a livello di risultati. Si chiedeva di lottare per i Playoff e così è stato. Altrettanto chiaro che lo sviluppo tecnico della stagione milanese sia stato largamente insufficiente per il livello di pallacanestro offerta, molto spesso sotto il minimo sindacale che ti aspetti da un roster così ricco di talento.

Inutile parlare ora di se e di ma: dovessero arrivare i Playoff, si tratterebbe di un ottimo e meritevole risultato, che non sarebbe impresa solo poiché questa squadra poteva, ma soprattutto doveva giocare meglio. Le grandi individualità l’hanno portata ad essere ancora in lotta e non sarà una palla che danza sul ferro, per entrare od uscire, a cambiare un’opinione tecnica che si basa su tutta una stagione.

Gara particolare quella del Sinan Erdem Dome: la sensazione è che se si giocasse con entrambe le squadre in lotta per qualcosa le speranze milanesi sarebbero ridotte al lumicino, visto il rendimento degli uomini di Pianigiani contro le migliori. Impossibile però pensare ad una partita “facile” grazie ad un Efes comunque quarto: Ataman ha chiaramente dimostrato di giocare “fair” sempre e comunque proprio nel successo recente a Vitoria. Con tutto ciò è ovvio che una squadra che si gioca tutto stasera dovrebbe avere dieci volte la voglia e la grinta di chi deve invece gestire soltanto la preparazione ad una serie Playoff col Barcellona che si preannuncia fantastica. Vuol dire Milano favorita? Sì, nemmeno di poco, se gioca a basket, cosa nemmeno lontanamente fatta nelle ultime gare, fatta eccezione per Madrid. E conterà non poco la presenza, difficile, di Bryant Dunston, nonché l’occhio di riguardo a Tibor Pleiss, uno che può fare male a qualsiasi difesa, come dimostra la prova da 21 e 12 a Vitoria.

Ma vediamo qualche numero e qualche curiosità su questa partita, alcuni decisamente poco ipotizzabili.

“Let’s play ball”, si dice di là. perch tutti questi numeri, pane quotidiano degli staff, devono essere ben presenti, ma una partita come quella di stasera è questione principalmente di “huevos”. Che devono essere “grandes” sin dalla palla a due.

Godiamoci lo spettacolo.

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