What The Fact – Da Ataman a Milutinov, da Pianigiani a Rudy.

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  1. 18/32 da tre punti per il Darussafaka nella vittoria col Bayern. Il modo onorevole di abbandonare la Turkish Airlines Euroleague per una squadra che non è mai parsa appartenere a questo livello.
  2. 113,5 è il miglior defensive rating (???) di un giocatore dell’Olimpia Milano nella disastrosa prova contro il Fenerbahce. Effettivamente Kaleb Tarczewski è l’unico che prova a difendere, ma gli esterni gli arrivano da tutte le parti perché i suoi non tengono lo straccio di una penetrazione.
  3. Luca Vildoza è un giocatore semplicemente fantastico. Ad ogni gara sembra aggiungere qualcosa al suo repertorio, che si basa su quella voglia di migliorare di continua che tantissimi “gauchos” ci hanno insegnato ad apprezzare negli anni.
  4. La tripla di Rudy è straordinaria, come è pure una straordinaria botta di c… Al pari di Llull, “Mr Clutch” per eccellenza, è l’immagine di un basket che vince sempre perché “tiene huevos grandes”.
  5. 3 giocatori di quintetto fuori, asse play-pivot stravolta? Nessun problema, le soluzioni Fenerbahce arrivano dalla panchina. Dominio tecnico e gestionale assoluto. Differenza tra i due staff abissale, dal capo a tutti gli altri. Il post basso di Kalinic è la sintesi di una semplicità di dominio senza alcuna opposizione.
  6. Milutinov, ancora una volta eccellente, è da tenere in considerazione come MVP. Se cercate motivazioni per il disastro Olympiacos, molto vicino alla resa definitiva, è bene andare a chiederle alla società ed alle follìe gestionali di tutta una stagione in cui non si è capito nulla, mettendo giocatori e coach in una situazione impossibile. Secondo voi un professionista è contento di non giocare un derby col Pana e trovarsi un tanga sulla propria panchina?
  7. 500 assist in Eurolega per Daniel Hackett, alla miglior stagione in carriera. Chapeau! Il play azzurro è diventato un tassello insostituibile del mosaico di Itoudis, che pare essere molto più concentrato sull’approdo, piuttosto che sul dominio del cammino.
  8. «Mi spiace per il Baskonia, ma abbiamo rispettato il gioco ed il nostro impegno, anche dando tanto spazio a chi ne aveva avuto meno ed ha risposto benissimo. Siamo candidati alle Final 4, spero di tornare qui a maggio. Quando hai già una classifica certa, di solito i giocatori mollano, ma noi non lo abbiamo fatto. L’Eurolega è una competizione al top, diversamente dalle leghe nazionali». Mai banale Ergin Ataman.
  9. Maccabi quarto ed Efes quinto come “defensive rating”. La classica dimostrazione che gli allenatori validi sanno andare molto oltre le caratteristiche dei propri giocatori attraverso un sistema vero.
  10. «Non potremo essere al meglio con energie nelle prossime due-tre settimane». Mi perdoni, coach Pianigiani, ma si può ascoltare una cosa del genere a sette giorni da una partita che vale una stagione? «A dicembre-gennaio non potevamo avere energie, oggi non possiamo averle…». Quando la sua Milano potrà giocare per sei mesi in Eurolega? Quale sarebbe il bizzarro impedimento ad avere quelle benedette energie?

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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