La presenza di Tyus e Black mantengono vivo il sogno Playoff del Maccabi

La Sinfonia Gialla domina letteralmente la partita contro Gran Canaria e a 40′ dal termine della regular season può sognare ancora i Playoff.

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Doveva essere vittoria e così è stata. Nell’ultima gara di regular season di Turkish Airlines Euroleague tra le mura amiche della Menora Mivtachim Arena di Tel-Aviv, il Maccabi di coach Sfairopoulos supera agevolmente l’esame Gran Canaria. Troppo debole la resistenza degli iberici, completamente fuori dalla partita sin dai primi minuti di gioco e incapaci di resistere sotto tutti i punti di vista al dominio della Sinfonia Gialla, ancora aggrappata ad un sogno Playoff che con i risultati degli altri campi anche questa sera può essere definitivamente possibile.

Senza ulteriori indugi andiamo ad analizzare la situazione Maccabi, subito dopo il match dominato con l’Herbalife Gran Canaria per 90-55, con l’ausilio della consueta analisi in 5 punti targata Eurodevotion.

Tyus e Black: la solita sostanza a rimbalzo targata Maccabi

Differenza fisica notevole. Si era già vista nel corso del match d’andata i tanti gap presenti tra la compagine israeliana e quella iberica, e in un match a senso unico come detto poc’anzi, il Maccabi ha fatto la differenza e il vuoto ancora una volta sotto i tabelloni. Sono 55 i rimbalzi conquistati dai padroni di casa in questo match e il pick-and-roll del Maccabi con i due big man Alex Tyus e Tarik Black ha aperto la difesa del Gran Canaria come un burro. Poi la solita difesa e la solità aggressività hanno fatto ovviamente la differenza contro il front-court del team iberico di coach Martinez, che ha dovuto soccombere senza aver la possibilità di reagire. Buone prove generali per coach Sfairopoulos in vista della partita della vita della prossima settimana in quel di Istanbul.

21-9: Il parziale che ha deciso la partita

Che fosse una partita da W assicurata lo sapevano anche i muri della Menora Mivtachim Arena di Tel-Aviv, ma tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo un mare. In questo caso, però, gli uomini di coach Sfairopoulos non staccano la spina e restano concentrati sin dall’inizio dell’incontro. Da questa concentrazione determinante i padroni di casa danno lo strappo definitivo al match con difesa organizzata e aggressiva e ripartenze fulminanti. Il risultato? 21-9 di parziale e partita in discesa sin dall’inizio. Controllo e gestione negli altri 3 quarti con la concessione di spazio e fiato per tutti i membri del roster israeliano in vista della sfida con  il Fenerbache di ‘Zele’ Obradovic.

La difesa chiude i tiri: che triste serata per Gran Canaria

Coach Sfairopoulos si è confermato anche in una serata molto agevole uno dei migliori tecnici in Europa specie dal punto di vista della transizione difensiva. Il Maccabi senza questi miglioramenti non sarebbe ancora in corsa per i Playoff e non dominerebbe agevolmente partite che potevano essere più ostiche del previsto. Ieri sera, infatti come ha confermato anche Albert Oliver di Gran Canaria (unico a parlare della debacle incassata in terra israeliana), gli iberici hanno sbagliato quei pochi tiri aperti che il Maccabi aveva concesso nei primi 10′ per poi crollare definitivamente in termini di qualità e fiducia già al termine del primo tempo. Il risultato si vede nelle percentuali bassissime: segnare 55 punti totali con il 32,5% da 2 e 28% da 3 è davvero deludente. La resa c’è stata, ma è stato un vero crollo quello vissuto da Gran Canaria nei restanti 30 minuti di gioco.

La fiducia di Wilbekin e Pargo: il back-court israeliano è pronto alla partita della vita

Uno realizzatore, l’altro regista. Ora più che mai il Maccabi ha bisogno dei suoi due esterni con più qualità a disposizione. Oltre all’apporto considerevole del rookie Johnny O’Bryant, la ‘Sinfonia Gialla‘ ha bisogno dei migliori Scottie Wilbekin e Jeremy Pargo per sopravvivere alla giungla della Ulker Sports Arena di Istanbul. Nella serata israeliana il talento di Florida ha saputo rispondere presente con ottime percentuali al tiro, mentre Pargo si è rivelato essere metronomo importante nel primo e decisivo strappo all’incontro. Con l’aiuto della passione e della fede dei tifosi ma anche di tutto il roster ora siamo ai 40′ della vita. Con questa facile vittoria il miracolo israeliano è ancora possibile.

Fenerbache, Milano e tanti altri fattori: gli ultimi 40 minuti del Maccabi oltre Istanbul

Già il Fenerbaçhe di ‘Zele’ Obradovic. Nome e squadra altisonante per centrare l’obiettivo Playoff del Maccabi, appeso ora al filo di questa partita e non solo. Oltre ad affrontare la giungla della Ulker Sports Arena, rimasta ancora inespugnata ad una giornata dal termine della regular season, ci sono le avversarie da tenere d’occhio. Il Panathinaikos è stato trafitto al cuore da Rudy Fernandez nella giungla dell’Oaka. L’Olimpia Milano ha mollato al cospetto di un Bobby Dixon (o Muhammad Ali che dir si voglia) esaltante. In attesa di Olympiacos e Bayern impegnate stasera e con lo spettro Zalgiris sempre da tenere sott’occhio, la corsa Playoff non è chiusa. Poi all’ultima sarà questo il calendario: Efes-Milano, Fenerbaçhe-Maccabi, Panathinaikos-Buducnost, Olympiacos-Darussafaka e Bayern Monaco-Gran Canaria. Tutto ovviamente in attesa di stasera. The Game is officially ON. Il Maccabi ha solo spettri e la partita più importante degli ultimi due anni davanti. Mica male…

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