EuroCup: Valencia Basket vs Alba Berlino, in gioco coppa ed EuroLega

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Sarà Valencia Basket contro Alba Berlino la finale di 7DAYS Eurocup 2018-19. Entrambi i duelli di semifinale si sono infatti risolti in due partite, senza dover ricorrere alla ‘bella’ della prossima settimana. I taronja hanno sconfitto per 2-0 l’Unics Kazan (69-64 lunedì a Valencia e 73-79 in Russia), mentre la compagine tedesca, allenata dallo spagnolo Aíto García Reneses, ha avuto la meglio sul MoraBanc Andorra di Michele Vitali (102-97 in Germania e 81-87 nel principato). Non ci sarà quindi nessun rappresentate italiano nel round finale della seconda competizione europea. In palio, oltre ad alzare al cielo un ambito trofeo, c’è anche un posto per disputare la prossima edizione della Turkish Airlines EuroLeague.

Analizziamo in cinque punti quanto avvenuto nella doppia sfida di semifinali e quello che ci possiamo attendere dalla finale che, come tutta la fase finale dell’EuroCup, si disputerà al meglio delle tre partite.

  • Il Valencia Basket e la ‘sua’ coppa

Il Valencia Basket si è qualificato per la sesta volta per la finale di EuroCup da quando questa competizione esiste con questo nome, e cioè dal 2002. La compagine spagnola è quella che, oltre ad aver disputato più finali, ha anche conquistato più volte il trofeo: tre fino al momento (2003, 2010, 2014). Nel 2010 i taronja avevano sconfitto in finale proprio l’Alba Berlino, suo avversario anche in quest’edizione 2018-19, mentre nel 2014 la squadra sfidante era stata la stessa battuta quest’anno in semifinale, l’Unics Kazan, allenato in quell’occasione da Andrea Trinchieri. Considerando come l’anno scorso la squadra taronja aveva ‘perso’ la possibilità di giocare nuovamente in EuroLega perdendo incredibilmente ai quarti dei Playoffs di ACB contro Gran Canaria, viene da chiedersi se questa situazione non sia stata cercata, una sorta di ‘tanking’ europeo…

  • Una squadra ‘camaleonte’ che in casa non ha mai perso

Il Valencia Basket di questa stagione non convince al 100% i suoi tifosi e l’ambiente, ma il gioco messo in campo dai ragazzi allenati di Jaume Ponsernau è comunque effettivo, soprattutto in Europa. Sebbene non sempre brillante, fluida e divertente come la squadra che due anni fa aveva vinto il titolo di Campione di Spagna, la compagine spagnola si è saputa adattare praticamente a tutti i rivali che si è trovata di fronte. Solo due ininfluenti sconfitte in trasferta nel corso della regular-season (sui campi di Zenit San Pietroburgo e ASVEL), poi un filotto di vittorie nel TOP-16 e in occasione dei Playoffs. Per trovare l’ultima sconfitta taronja tra le mura amiche bisogna tornare a Gara 3 della finale di due anni fa, quando l’Unicaja si era imposta alla Fonteta facendo sua la Coppa.

  • Nel segno di Aíto 

Non ci sarà un derby del campionato ACB in finale di EuroCup, perché l’Alba Berlino ha sconfitto l’Unicaja Malaga ai quarti e il MoraBanc Andorra in semifinale, ma comunque anche tra i tedeschi si parla spagnolo. L’allenatore è infatti Aíto García Reneses, uno dei coach storici e più vincenti in Spagna. Classe 1946, Aíto ha vinto 9 campionati spagnoli e 4 coppe del Re quando allenava il FC Barcelona, vincendo la Coppa anche con il Joventut Badalona, nonché diverse competizioni internazionali. L’attuale allenatore dell’Alba ha anche diretto la nazionale spagnola nel 2008 e 2009, prima dell’avvento di Sergio Scariolo, conquistando la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Pechino. L’esperienza di Aíto è contrapposta alla freschezza di Jaume Ponsernau, che ha 25 anni di meno e si trova di fronte alla prima finale internazionale della sua carriera di allenatore.

  • Peyton Siva, il catalizzatore dell’Alba

Nel Valencia Basket è difficile individuare un chiaro MVP, perché praticamente ogni partita finisce con protagonisti diversi, frutto di un gioco corale. A volte emergono i pivot come Bojan Dubljevic o Mike Tobey, a volte i Thomas (Will o Matt), altre sono i playmaker ad avere più protagonismo, come a Kazan, dove l’MVP è stato San Van Rossom. Nell’Alba Berlino, invece, ci sono pochi dubbi su chi sia il cestista più determinante. La point guard americana Peyton Siva, infatti, è il giocatore con l’index più alto della competizione, con 18.6 di valutazione di media. Siva, che anche nella doppia sfida contro l’Andorra è stato il top-scorer sia all’andata (18 punti) che al ritorno (21), sta facendo registrare una media di 15.3 punti con uno stratosferico 51.7% in triple e 8.5 assist. Il gioco dell’Alba passa soprattutto dalle sue mani, e il ragazzo di Seattle sembra particolarmente in forma.

  • Pericolo trasferta da incubo scampato in Eurolega

Lasciando da parte i meriti di Valencia Basket e Alba Berlino, l’eliminazione di Unics Kazan e MoraBanc Andorra avrà fatto tirare un sospiro di sollievo alle varie partecipanti all’Eurolega, che temevano un altro “effetto Gran Canaria” proprio nella stagione nella quale la massima competizione europea passerà a 18 squadre e con quindi ben 9 settimane con doppio turno. Le difficoltà logistiche affrontate questa stagione con l’Herbalife sarebbero state addirittura peggiori in caso di dover viaggiare a Kazan, 800 Km a est di Mosca, nella gelida Russia, con temperature medie invernali di -10ºC e picchi di -40ºC. Kazan dista ad esempio 3.000 Km da Milano e 5.000 da Madrid… Ma almeno ha un aeroporto! Cosa che invece non ha Andorra… Per giocare nel principato le squadre sarebbero dovute atterrare a Barcellona, Lleida, Perpignano o Tolosa e poi affrontare almeno 2 ore e mezza di pullman in salita per raggiungere la cittadina capitale dello stato pirenaico situata a 1.000 metri di altezza. Quasi come se il Livigno giocasse in Serie A ed in Europa… Valencia e Berlino sono indubbiamente destini più agevoli.

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Antonio Mariani

Laureando in Lettere presso La Sapienza di Roma e appassionato di Sport Business, viaggio ossessivamente per studiare le culture sportive nel mondo. Amante della narrazione, la studio, la ammiro e la pratico in ogni sua forma.
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