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What the fact #12 – Da Cory Higgins a Thomas Heurtel, con un pensiero strano su Nunnally e Gudaitis

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  1. 6 squadre in due partite che dopo il prossimo turno potrebbero perfino essere separate da una sola gara. La tonnara Playoff non è mai stata così appassionante. Incredibile ed impronosticabile che le maggiori difficoltà possa averle Blatt, anche se ora il calendario sorride ai “reds”.
  2. 79,5 di “defensive rating” del Barça contro l’attacco del Real Madrid. Spaventoso! Ora i catalani sono la seconda forza difensiva di Turkish Airlines Euroleague dopo gli stessi madrileni. Sarà d’accordo Obradovic?
  3. Esaltare i coach quando vincono è abbastanza comodo. Valutare come fanno giocare le squadre anche quando perdono, a causa di scarso talento e stagioni più sfortunate, è un dovere intellettualmente onesto. Sarunas Jasikevicius ha una squadra che vale la metà di quella dello scorso anno (vedi Pangos e Micic su tutti), ma la sua pallacanestro resta di livello superiore. Diversi possessi nella sconfitta di Vitoria sono un trattato di pallacanestro vera.
  4. La nuova arena in costruzione del Panathinaikos è seriamente candidata ad ospitare le Final 4 2020. Definitivamente accantonata l’intrigante idea del vecchio stadio olimpico ateniese “outdoor”.
  5. Prova di forza straordinaria del Fenerbahce nel derby. L’Efes spauracchio è solo un ricordo. 50% da due e 56% da tre senza forzare mai. Un sistema che va oltre ogni difficoltà e sa gestire qualsiasi situazione al meglio. Obradovic? Al solito, unico: «Dobbiamo lavorare su alcuni dettagli dove siamo mancati».
  6. Thomas Heurtel e Cory Higgins: così diversi, così dominanti. Numeri da capogiro ed un’efficienza totale. Quando la loro squadra ha bisogno, loro ci sono. Il francese gioca una gara da 96,3 di “offensive rating” e 71,7 di “defensive”. La combo ex Colorado Buffaloes sbaglia solo 3 tiri in 27 minuti, praticamente senza voci negative nel suo score.
  7. «La cosa più affascinante ed incoraggiante per noi sono gli infortuni che abbiamo avuto. Abbiamo schierato giocatori in ruoli diversi dal loro e tutti hanno risposto in modo intelligente. Sapevamo che segnando 85 punti non saremmo stati battibili». Rick Pitino, da leggenda quale è, non potrà mai e poi mai essere banale.
  8. L’ultimo possesso difensivo del secondo quarto del Darussafaka a Tel Aviv è il manifesto di quanto non si debba fare su un campo di basket. Non cercate il video, basta vedere una ruota di riscaldamento qualunque e troverete la risposta al quesito “come ha segnato Roll?”.
  9. Più che gli scontri diretti, saranno le partite contro le ultime tre e contro le prime tre a caratterizzare la lotta per i Playoff. Un passo falso piuttosto che un’impresa, oggi vogliono praticamente dire postseason o meno.
  10. Una domanda che mi ronza in testa insistentemente da qualche giorno. E’ più forte e funzionale a Pianigiani l’Olimpia di oggi con Nunnally o quella di prima con Gudaitis? Oh, non si scherza, Gudaitis è super, uno dei migliori 5 del torneo ed inoltre avrebbero dovuto giocare insieme. La domanda riguarda il ricorso allo “small ball” e quanto possa essere più nelle corde del coach senese.
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