Il Cska ha il miglior quintetto di EuroLeague? Le tante colpe di David Blatt

Eurodevotion

La nostra analisi sul successo del Cska al Pireo

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Il Cska passa 81-97 in casa dell’Olympiacos e, oltre ai playoff, si conquista anche il fattore campo per la post season. Non certo una notizia, quindi andiamo in profondità.

La gara

Per 28’ nessuna delle due squadre in campo supera i 5 punti di vantaggio. L’Olympiacos tocca l’ultimo vantaggio sul 60-58, quindi il crollo. 26-7 il parziale che decide il match, con i greci che riescono nell’insolito record di non recuperare una singola palla in 40’. Non gli capitava dall’ottobre 2009, a Malaga.

Semplicemente Kyle Hines

Con 4 stoppate il centro diventa uno dei quattro giocatori di sempre a superare le 200 nella competizione. Per il grande ex, anche 15 punti e 5 rimbalzi in 20’. Dimitris Itoudis può stare tranquillo nel pitturato: Othello Hunter dice 10 e 8 in 18’, e anche nei piccoli momenti di «small-ball» non dispiace la prestazione del giovane Joel Bolomboy.

Cambio di passo

Che il Cska abbia il miglior roster di EuroLeague è tutto da vedere, con tanti “se” e tanti “ma”. Forse, però, a livello di quintetto non ha eguali, per impatto fisico, produzione offensiva, e presenza difensiva lungo l’arco. Detto di Kyle Hines, il Chacho comanda le operazioni con 12 assist (e un solo turnover), Nando De Colo produce 16 punti, Cory Higgins guida con 18, Will Clyburn domina con 14 punti e 8 rimbalzi. Impressionanti.

Il record individuale

Vassilis Spanoulis tocca la 300esima presenza in EuroLeague. Prima di lui solo Juan Carlos Navarro, Felipe Reyes, Paulius Jankunas e Nikos Zisis. Leggenda.

Le colpe dell’Olympiacos

Ci siamo arrivati. Attenzione alla posizione di David Blatt, ovviamente in estate. Il mercato estivo, condotto dal bostoniano, è stato un flop. Nigel Williams-Goss? Un Andrew Goudelock potenziale, senza dimensione difensiva quindi. Axel Toupane? Meno di un mestierante. Janis Timma? Un flop. Sasha Vezenkov? Un comprimario. Zach Leday a parte, l’Olympiacos non è riuscito a cambiare volto, ripartendo infine dai soliti Spanoulis, Milutinov, Printezis, Papanikolaou e Mantzaris. E David Blatt ha rifiutato anche ogni intervento a stagione in corso, Briante Weber (ma chi è?!) a parte. Fortuna vuole che anche il Panathinaikos non rida, ma in caso di sconfitta nelle finali scudetto…

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