Langford e l’anima “indigena” danno ancora una speranza post season al Panathinaikos

Il Panathinaikos vince nelle Canarie regalandosi ancora qualche speranza di raggiungere la post season

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Il Panathinaikos mantiene vive ancora speranze di play-off imponendosi contro un Gran Canaria che in Turkish Airlines Euroleague non sa più vincere. Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato i “verdi ateniesi” allungano nella seconda parte di gara uccidendola, in maniera definitiva, con un parziale di 26-14 nel quarto conclusivo. Risultato finale, alla Gran Canaria Arena, 80-99 per gli ospiti.

Come consuetudine di Eurodevotion analizziamo, in cinque punti, la partita della ventiquattresima giornata disputata nelle Canarie.

LANGFORD: entrato dalla panchina, sul finire del primo quarto, ha fornito subito un importante contributo con un buzzer beater. Alla seconda partita dal suo rientro in Eurolega ha prodotto in 21 minuti 18 punti. I quasi 36 anni hanno sicuramente fatto perdere un po’ di esplosività al giocatore americano ma la carta d’identità non ha minimamente inciso sul suo talento cristallino

SPROFONDO GIALLO: l’ultima vittoria, in Turkish Airlines Euroleague, dei “canarini” allenati da Victor Garcia risale al 28 dicembre contro lo Zalgiris di Kaunas in occasione dell’ultima giornata del girone di andata. Da allora 9 sconfitte consecutive e l’impressione che la squadra, almeno in ambito europeo, abbia un po’ mollato. Per l’Herbalife continua così la “dieta” di punti in questo 2019 europeo

PERCENTUALI: il 76,6% da due punti del Panathinaikos è il nuovo record stagionale, in Eurolega, della voce statistica in una partita che ha cambiato il suo corso dopo un parziale di 16-0, nel secondo quarto, degli ellenici. Curioso sottolineare come i giocatori protagonisti del break siamo stati principalmente Calathes, Antetokoumpo, Papagiannis e Papapetrou, l’anima indigena della squadra

NUOVI: nella partita di ieri sera contro il Panathinaikos hanno fatto l’esordio in Eurolega i due nuovi arrivati Jacob Wiley e Cory Jefferson. Buono l’impatto del primo, subito in quintetto, con 16 punti e 4 rimbalzi in 29 minuti di impiego. L’ex Olimpia Milano Jefferson ha avuto invece poco spazio e negli otto minuti disputati non ha inciso

VITTORIA ESTERNA: gli ateniesi di Pitino non si imponevano in trasferta dal 2 novembre. La sofferta vittoria di Podgorica rappresentava, fino a ieri sera, l’unica gioia in trasferta del Panathinaikos. Un lacunoso rendimento esterno che ha pesantemente condizionato il cammino europeo. La prossima partita, ad Istanbul, contro il fanalino di coda Darussafaka è altra gara lontana da Oaka in cui Calathes e compagni non possono fallire per cullare ancora il sogno post season. L’impressione è che la partita del 22 marzo, a Desio contro l’Armani Exchange, possa essere il crocevia della stagione europea del team campione di Grecia

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