Il ritorno prepotente di Kaleb Tarczewski e l’energia di Brooks: l’Olimpia Milano ribalta il Maccabi

L’Armani Exchange Milano fa sua la partita più importante della sua stagione. Con grande caparbietà viene battuta al Forum la resistenza del Maccabi Tel-Aviv.

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È la vittoria più importante della stagione per l’Olimpia Milano in Eurolega. Dopo la disfatta di sette giorni fa contro la Virtus Bologna al Nelson Mandela Forum di Firenze, l’Armani Exchange Milano ottiene il successo più atteso della settimana post-Final Eight di Coppa Italia. Al Forum, per la ‘Game of The Week‘ del 23° turno di Turkish Airlines Euroleague, viene sconfitto il Maccabi di Ioannis Sfairopoulos diretto concorrente per un posto in zona Playoff.

Una W in casa Olimpia di fondamentale importanza, che vista anche la sconfitta del Baskonia sul campo del Barcelona Lassa di Pesic e l’attesa per il risultato della rivelazione Bayern Monaco, proietta la compagine milanese al sesto posto al pari dell’Olympiacos di coach David Blatt uscita con le ossa rotte dallo scontro diretto di Istanbul con l’Anadolu Efes.

Senza ulteriori indugi, andiamo ad analizzare il match Olimpia Milano-Maccabi Fox Tel-Aviv con la nostra consueta analisi in 5 punti.

La vittoria della lotta e della perseveranza: obiettivo Playoff sempre più possibile

Milano vince la partita nel momento più difficile dell’anno. Dopo l’ennesima scialba e magra figura messa in scena in quel di Firenze, sembrava difficile per gli uomini di coach Pianigiani saper contrastare i punti di forza di un Maccabi, in formissima e pronto davvero a centrare l’aggancio definitivo alle prime otto forze del campionato. Milano conquista il suo successo perseverando nella sua filosofia di gioco e affidandosi a quel Mike James croce e delizia di una stagione europea che ha visto anche il suo primo sussulto dal supporting cast. Aspettando il miglior Nemanja Nedovic, l’Olimpia ora può davvero cominciare a sperare bene per i Playoff.  James Nunnally e Curtis Jerrells dalla panca sono un toccasana in questo momento delicato della stagione e il rientro di Kaleb Tarczewski ora aumenta finalmente le chance di competitività per le posizioni della classifica.

Intensità difensiva e istinto di sopravvivenza: i pro e i contro del match di Milano

Che Milano in difesa debba decisamente alzare il livello del so gioco ormai lo sanno anche i muri del Forum. D’altro canto la voglia e l’istinto di saper resistere in attacco ai colpi mandati a segno dagli avversari può essere una chiave importante per le partite più attese del Rush Finale di regular season continentale. Milano incassa 83 punti dal Maccabi sempre più guidato da Scottie Wilbekin e Johnny O’Bryant (prestazione combinata da 34 punti, 10 rimbalzi e 4 assist), ma resta sempre a contatto della partita anche senza la miglior prestazione stagionale del ‘Professor’ Vlado Micov (4 punti, 4 rimbalzi e 3 assist). La difesa sul pick-and roll contro Tarik Black era tutta da rivedere e Micheal Roll è riuscito a fare il bello e il cattivo tempo in una partita che è stata decisa dalla lotta di nervi.

Kaleb Tarczewski: ritorno convincente

Dopo gli esperimenti in versione Golden State Warriors, l’Olimpia può finalmente tornare nel match più importante della stagione con la formazione più forte a propria disposizione. Nonostante l’assenza di Amedeo Della Valle per la finestra FIBA con la nazionale azzurra, il rientro del big man Kaleb Tarczewski è stato di fondamentale importanza. Più che un fattore quando è stato impegato da coach Pianigiani nella lotta sotto le plance e ferma tutte le scorribande offensive della squadra israeliana con timing difensivi ottimi. Scende giù 4 rimbalzi ed esegue 4 stoppate nei momenti più importanti della partita, riuscendo ad essere di fondamentale importanza in attacco con una prestazione da 8 punti e ben 6 falli subiti in ben 24′ di utilizzo.

Jeff Brooks: impatto e aiuto fondamentale in uscita dalla panca

Il protagonista che non ti aspetti. Jeff Brooks, partito inizialmente in quintetto dopo la buona prestazione di Firenze, spacca la partita e da sostanza e aiuto in tutti i termini alla causa milanese in un matche che vale una stagione. 15 punti e ben 7 rimbalzi tirati giù si 40 totalizzati dai padroni di casa lo hanno reso una spina nel fianco per la compagine di Ioannis Sfairopoulos, incapace di chiuderlo da perimetro in quelle poche occasioni in cui è stato protagonista, ma sopratutto in situazione di rimbalzo offensivo dove il sovracitato O’Bryant e DeAndre Kane sono stati sovrastati fisicamente e psicologicamente dall’ex Cantù e Sassari.

Mike James: sempre più l’uomo della svolta continentale di Milano

Ineccepibile. Incontenibile. Inarginabile. Inarrestabile. Si può dire di tutto ma sopratutto Mike James è capace di fare o disfare una partita anche nel periodo più delicato della stagione. È dalle sue mani che costruisce pian piano il successo della lotta paziente di Milano contro l’intenso ritmo difensivo imposto dal Maccabi di Sfairopoulos. Insieme a Curtis Jerrells e al sovracitato Jeff Brooks prende in mano le redini della partita in attacco e la decide alla sua maniera con una tripla mozza fiato in step-back in faccia a Wilbekin a 2 minuti e 40 secondi dal termine. Il suo bottino finale recita 19 punti, 5 rimbalzi, 5 assist, 6 falli subiti e 26 di valutazione in quasi 31 minuti di gioco, che ribaltano la differenza canestri con il Maccabi rispetto al match d’andata e mandano in paradiso tutta Milano. Manca ancora tanto e un calendario che non promette benissimo, ma il sogno Playoff ora è più concreto che mai.

 

 

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