La notte del Forum tra record, panchina e prospettive future

Milano batte il fanalino di coda Darussafaka grazie ad un grande Kuzminskas. Prezioso il contributo nel quarto periodo di Curtis Jerrells.

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Vittoria doveva essere e vittoria è stata per l’Armani Exchange Milano nel ventiduesimo turno di Turkish Airlines Euroleague. I padroni di casa si sono sbarazzati per 90-78 del fanalino di coda Darussafaka Istanbul. Il risultato finale però non deve ingannare. La partita è stata complessa e decisa soltanto negli ultimi dieci minuti da una parziale di 30-17 per gli uomini di coach Simone Pianigiani.

Analizziamo, come sempre, attraverso i cinque punti di Eurodevotion la sfida del Forum di Assago tra l’Olimpia e i turchi.

MIKE JAMES: l’americano, con i 18 punti messi a segno ieri sera, ha raggiunto quota 444 punti in una singola stagione di Eurolega con la maglia dell’Olimpia Milano stabilendo il nuovo record di “franchigia” che apparteneva, in precedenza, a Keith Langford che nella stagione 2013-14 conquistò l’Alphonso Ford Top Scorer trophy realizzando 439 punti. Nonostante non sia stata la partita migliore dell’ex Panathinaikos, come da lui stesso dichiarato al termine della gara, resta l’impressione che il futuro in Eurolega di Milano sia inevitabilmente legato alle prestazioni di uno dei giocatori più talentuosi dell’era Armani. Nel suo tabellino in 33 minuti anche 5 assist, 8 falli subiti e 3 rimbalzi

SMALL BALL: “Con tutte queste assenze siamo costretti a giocare in modo differente, di fatto è come se fossimo una squadra nuova. Essere oggi al 50% di vittorie era una cosa su cui avrei messo una grande firma questa estate, anche con la squadra al completo“. Un estratto della conferenza stampa di Simone Pianigiani ci inquadra in maniera precisa l’attuale situazione del roster milanese che ha costretto, soprattutto a causa delle assenze di Gudaitis e Tarczewski, a modificare il modo di giocare affidandosi molto spesso allo Small Ball, marchio di fabbrica da alcuni anni, ad esempio, dei Golden State Warriors. Uno stile che prevede un basket veloce e che non può prescindere da percentuali balistiche importanti e da una difesa aggressiva. La parte finale della partita contro il Gran Canaria e quella di ieri hanno dato segnali positivi ma saranno necessari test più importanti per giudicare meglio, anche se sarebbe ingeneroso, non segnalare, il buon lavoro fatto ieri sera a rimbalzo contro una delle squadre che, nonostante la classifica deficitaria, è ai vertici nelle classifiche di specialità

MINDAUGAS KUZMINSKAS: uno dei maggiori beneficiati del cambio di filosofia di gioco è il ragazzo di Vilnius. Un quintetto piccolo, veloce, aggressivo sembra perfettamente disegnato per esaltarne le caratteristiche e mostrare finalmente al pubblico milanese il giocatore ammirato con altre casacche. 19 punti, il 100% dalla lunga distanza e tante cose preziose sotto canestro sia in difesa che in attacco. Il giocatore è in fiducia e va assolutamente cavalcato in questo periodo. Il salto di qualità, non soltanto tecnico ma soprattutto mentale, è sotto gli occhi di tutti

SECOND UNIT: il biondo lituano è la faccia da copertina di una panchina milanese che nella partita di ieri sera ha fatto ampiamente il proprio dovere. Nunnally, dopo la settimana agitata per il caso Pistoia, ha proseguito nel suo processo di inserimento nel roster dimostrando la sua utilità e duttilità. Due canestri importanti e la presenza nel quintetto che ha spaccato la gara del quarto periodo sono a testimoniarlo. Amedeo Della Valle ha prodotto 8 minuti solidi in cui è piaciuto non soltanto per alcune iniziative in attacco ma principalmente per la sua applicazione e dedizione difensiva. Curtis Jerrells è stato invece bravissimo, dopo un secondo quarto con qualche errore di troppo, a resettare tutto disputando un quarto periodo perfetto con 11 punti e tre canestri pesanti. “The Shot” non sarà mai più l’atleta che il pubblico di Milano ama dalla notte del 25 giugno 2014 ma contro squadre non di primissimo piano è tutta la stagione che dimostra di poter fare ancora la differenza

21 NOVEMBRE 2018: la data in cui Milano, contro il Baskonia, ha battuto per l’ultima volta una delle squadre che si trova nelle prime otto posizioni in classifica. L’attuale bilancio, complessivo, con le compagini di vertice è 3-8. Un dato da non sottovalutare e che necessariamente obbliga a spegnere gli entusiasmi per queste tre vittorie consecutive. L’Armani Exchange, infatti, non ha un calendario amico nelle ultime 8 partite dovendo affrontare ben 5 team che sono davanti a lei in classifica (CSKA, Real Madrid, Efes a domicilio, Olympiacos e Fenerbahce in casa). Una prospettiva complicata che fa assumere una importanza vitale alle prossime due partite, al Forum contro il Maccabi e a Mosca contro il Khimki. Due vittorie diventano condizione fondamentale per continuare a sperare di salire nel treno play-off mentre anche solo una sconfitta potrebbe risultare letale. E a quel punto i rimpianti per le due inopinate cadute interne contro Gran Canaria e Bayern sarebbero ancora maggiori.

Concludendo un dato statistico. Milano ha ottenuto l’undicesima vittoria nella nuova Eurolega. Un traguardo mai raggiunto nelle due precedenti stagioni in cui i biancorossi si erano fermati rispettivamente a quota otto e dieci in trenta partite. Un segnale che evidenzia la crescita europea dell’Armani e che va meritatamente sottolineato.

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