Il Real Madrid vince soffrendo contro Gran Canaria

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Nella 17° giornata della Turkish Airlines EuroLeague i campioni d’Europa del Real Madrid ottengono la vittoria numero quattordici in stagione, la sesta nella ultime sette gare disputate. Per i ragazzi di coach Pablo Laso infatti, arriva un successo in rimonta sul parquet di una buonissima Gran Canaria. Dopo un primo tempo favorevole ai padroni di casa (34-27) al 20′, nel secondo in casa Real la musica cambia e con diversi protagonisti,  i blancos riescono a conquistare altri due punti in classifica, che permettono cosi di accorciare ad un sola vittoria di distanza sui primi della classe del Fenerbahce vista la sconfitta subita contro il Khimki. 

67-75 il risultato finale della gara che come di consueto andiamo ad analizzare mediante i nostri cinque punti.

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E’ una cifra emblematica nella serata del Real Madrid. Infatti, questo numero equivale  prima ai punti segnati dai campioni d’Europa nel solo secondo quarto, ma anche a quelli subiti nell’ultima e decisiva frazione che ha permesso a Llull e compagni di uscire vittoriosi da questa gara.

Le palle perse

Nonostante la netta differenza di palle perse tra le due squadre, il Real Madrid è riuscito a conquistare il successo. Gran Canaria ha chiuso con solo 3 palle perse, mentre i blancos ne hanno perse ben 13, di cui 12 solo nei primi due quarti, riuscendo così a migliore sotto questo aspetto nel secondo tempo.

Professor Sergio Llull

Ormai non ci sono davvero più aggettivi per descrivere il talento di questo giocatore. Quando decide di travestirsi da leader per gli avversari è davvero impossibile fermarlo. Nel primo tempo fatica insieme ai suoi compagni e chiude al 20′ con soli sei punti. Nei due quarti successi ne segna 10, dando il via alla rimonta madrilena. Llull chiuderà la gara con 16 punti 3/3 da 2, 3/7 da 3, 1/1 TL, 18 di valutazione in 22′. Ecco le parole del giocatore nel post partita: «Sono contento per la vittoria perché in trasferta sappiamo che non è mai facile. Ora torniamo a Madrid e poniamo la massima attenzione alla gara con l’Olympiacos ».

La prestazione di Albert Oliver 

La carta d’identità dice anni 40, ma il classe ’78 gioca con l’anima di un ragazzino. Quando c’è in campo lui, Gran Canaria riesce a mettere in difficoltà il Real Madrid e soprattutto limita Sergio Llull in zona offensiva con una grande difesa. Non si può dire lo stesso del suo compagno di reparto Josh Magette, che fatica sia in attacco che in difesa. Per Oliver 12 punti in 21′, mentre per Magette solo 2 in 18′. 

 

Il carisma di coach Pablo Laso

L’identità e la mentalità di una squadra dipendono anche e soprattutto dall’allenatore. Dal 2011 sulla panchina del Real Madrid il coach spagnolo è sempre più un punto fermo di questa squadra. Il suo carisma incide davvero tanto e la sua forza è quella di saper gestire i nervi nei momenti di difficoltà dei suoi ragazzi. Nel match di ieri si è trovato in un paio di occasioni in doppia cifra di svantaggio, ma non hai smesso di credere nei suoi giocatori e in diverse situazioni gli ha incitati dicendo un semplice: Vamos !!! Probabilmente è questo il vero segreto dei successi ottenuti in queste stagioni da parte del Real Madrid, 

Nel prossimo turno Gran Canaria sfiderà il Baskonia, mentre il Real Madrid i greci dell’Olympiacos. 

 

 

 

 

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