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Il Khimki chiude la storica striscia del Fenerbahce: Bost e Mahmutoglu, il gregariato che piace

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E’ grande impresa per il Khimki in Turkish EuroLeague. Senza Alexey Shved, arriva un successo tutto cuore sul Fenerbahce capolista.

La striscia

Dodici vittorie in fila. Era la striscia di vittorie più lunga della New Era. Ma sicuramente Zeljko Obradovic non sarà contrariato per la fine di un record in sè.

La gara

I turchi si illudono dopo il 13-26 dei primi 11’. Da lì incassano un parziale di 11-0 che rimette la gara su un binario di equilibrio che non si romperà più. Eccellente la forza proposta dal Khimki in overtime: energie al lumicino, ma contro un roster più lungo arrivo lo strappo decisivo dopo 2’.

Dee Bost

Bocciato allo Zalgiris Kaunas, era prossimo ai saluti anche a Mosca. La risposta sono i 19 punti contro il Darussafaka, i 20 contro Gran Canaria, e i 9 nel primo tempo con il Fenerbahce, che tengono la sua squadra incollata alla partita. Senza Shved, giocatore che è emerso non poco.

Melih Mahmutoglu

A Istabul, per il popolo gialloblù, è capitano e leggenda, guida di ogni momento di festa e condivisione. Ma occhio ai suoi numeri: 12 punti al Pireo, 16 con il Darussafaka, 18 contro il Khimki, con 10 nel solo primo tempo. La forza della squadra di Obradovic è anche nel coinvolgimento di tutti. Ennis rotto? Il capitano e Bobby Dixon hanno alzato il loro rendimento.

Nicolò Melli

Rimbalzo offensivo strategico nel finale, ma 1/2 dalla lunetta che manda la gara all’overtime. Prestazione solida per l’ala azzurra (25 di valutazione per 35’ di gioco) che tuttavia sta producendo la stagione a livello statistico peggiore dal suo addio a Milano: 7.5 punti per 4.4 rimbalzi, contro gli 8.9 per 5 della prima stagione a Istanbul.

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